UE/salute: L'inquinamento da
sostanze chimiche sta costando miliardi
Con il regolamento sulle sostanze chimiche
proposto dalla Commissione Europea, la sola Gran Bretagna potrebbe risparmiare
75 miliardi di euro di spese sanitarie nei prossimi 17 anni, e l'Europa intera
ben 260 miliardi di euro. L'industria chimica teme di essere danneggiata e si
dice allarmata per i posti di lavoro, ma non ci sono evidenze che sostengano le
sue tesi, dice il WWF.
Fonte: WWF International
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@ecquologia.it *************** Se volete ricevere queste news, mandate una email vuota a mailto:econotizie-subscribe@yahoogroups.com e replicate al messaggio di conferma che vi viene inviato *************** 14 Luglio 2003 - Un nuovo rapporto commissionato dal WWF
rivela che la sola Gran Bretagna potrebbe risparmiare 75 miliardi di euro
in spesa sanitaria nei prossimi 17 anni grazie alla riduzione degli impatti
delle sostanze chimiche sul nostro benessere nel caso che l'Unione Europea
approvi il sistema per la registrazione e l'autorizzazione delle sostanze
chimiche (REACH) proposto dalla Commissione Europea.
Gli autori del rapporto sostengono che l'UE nel suo insieme
potrebbe risparmiare 260 miliardi di euro entro il 2020, anche prendendo in
considerazione i costi di implementazione sostenuti dalle aziende.
Recentemente l'industria chimica ha prodotto due rapporti sui
possibili danni economici che potrebbe subire il settore a causa
del regolamento Europeo. Tuttavia, il regolamento avra' vantaggi ben
maggiori per la salute umana e degli animali come per l'ambiente. Se si
considerano tutti i costi e i benefici non c'e' dubbio che il REACH garantira'
alle generazioni future e alle altre specie un futuro piu' sicuro e sano.
Anche senza tenere in conto i benefici ambientali, il rapporto
afferma che i veri benefici per l'Europa in termini di salute e produttivita'
potrebbero superare di ben 10 volte i costi di implementazione.
Il rapporto sottolinea l'assenza di significativi impatti sui posti di lavoro e sul mercato: ci sono poche prove che i regolamenti ambientali abbiano effetti negativi significativi sull'occupazione, e non esiste alcuna prova che le aziende si trasferiscano altrove in reazione al regolamento. Altri costi ben piu' importanti di quelli stabiliti dal regolamento sono tenuti in conto per decidere il trasferimento. Questo rapporto e' un colpo duro alle affermazioni dell'Associazione dell'Industria Chimica. La tesi secondo cui il regolamento potrebbe causare danni critici all'industria e a migliaia di posti di lavoro in Europa e' semplicemente allarmista. Cio' che e' veramente allarmante, dice il WWF, e' che le sostanze chimiche stiano contaminando intere famiglie senza esse che lo sappiano. Il WWF chiede il divieto dell'uso di certe sostanze pericolose prodotte dall'uomo. Il WWF e' particolarmente preoccupato per le sostanze chimiche persistenti che si accumulano nel nostro organismo e le sostanze che danneggiano il sistema endocrino e quindi tutto il sistema ormonale. E' possibile scaricare il rapporto da questo URL: Articoli correlati:
UE: WWF: Le proposte della Commissione sulle sostanze
chimiche sono un passo avanti
ONU: La ricerca sulle sostanze chimiche deve essere una
priorita'
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