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Cambiato il tracciato TAV a Firenze!
- Subject: Cambiato il tracciato TAV a Firenze!
- From: "Idra" <idrafir@tin.it>
- Date: Thu, 3 Jul 2003 16:11:05 +0200
Associazione di volontariato Idra
Tel. e fax 055.233.76.65; e-mail: idrafir@tin.it; web:
http://associazioni.comune.firenze.it/idra/inizio.html;
http://idra.dadacasa.supereva.it/
COMUNICATO STAMPA Firenze, 3.7.'03
IL VICESINDACO MATULLI A IDRA: E' CAMBIATO IL TRACCIATO SOTTERRANEO
DELL'ALTA VELOCITÀ A FIRENZE.
Durante l'incontro ieri mattina a Palazzo Vecchio con il vice sindaco di
Firenze Giuseppe Matulli, l'associazione ecologista Idra ha avuto notizia
di una importante modifica al progetto di sottoattraversamento di Firenze
per i treni ad Alta Velocità.
Il presidente dell'associazione Girolamo Dell'Olio ha sottoposto al vice
sindaco la questione della possibile interferenza della cantierizzazione
TAV con gli scavi per l'interramento di Viale Strozzi, attualmente in corso
nella stessa identica area, e ha sottolineato il rischio idrogeologico che
può derivare al prezioso manufatto della Fortezza medicea da questo doppio
intervento. Secondo gli stessi progettisti Italferr, infatti, fra gli
edifici presenti nell'elenco di quelli soggetti a differenti classi di
rischio la Fortezza riporta gli indici più alti di vulnerabilità. E'
inoltre perfino banale ricordare, ha aggiunto Dell'Olio, che già sul lato
Romito la massiccia presenza di acqua di falda legata al paleoalveo del
Mugnone (*) ha costretto a ridimensionare il progetto di parcheggio
sotterraneo.
Idra ha illustrato anche al vice sindaco Matulli le preoccupazioni
formalizzate a suo tempo dai due consulenti geologi del Comune di Firenze
Giulio Pazzagli e Sandro Travaglini, in una relazione (del cui testo cui
Idra dispone) datata 14.7.'98 e trasmessa all'Amministrazione Primicerio, a
proposito del doppio sottoattraversamento TAV (sono infatti due i tunnel
programmati) di ben due bastioni della Fortezza da Basso. In particolare,
Pazzagli e Travaglini scrivevano: "Si segnala che il progetto sottopassa
zone della città abitate o sedi di monumenti storici quali la zona
monumentale della Fortezza da Basso dove il tracciato, contrariamente a
quanto previsto nell'atto aggiuntivo del 28.01.1998, sottopassa ambedue i
bastioni lato Viale Spartaco Lavagnini: in tali casi non sono ammissibili
cedimenti significativi". Lo stesso documento divulgativo della TAV
intitolato "Speciale Linea veloce, La Nuova Firenze", del febbraio 2000,
conferma del resto a pag. 5 che "il tracciato delle gallerie sottopassa i
bastioni Cavaniglia e Rastriglia".
Rispondendo, il vice sindaco Matulli ha riferito a Idra un'importante
novità: l'assessore all'Urbanistica del Comune di Firenze arch. Gianni
Biagi gli avrebbe riferito che "la TAV passa tangente ai due bastioni", e
non sottoattraversa più dunque in alcun punto il corpo della Fortezza.
"Dunque c'è una modifica progettuale di cui ancora una volta la città non è
a conoscenza", ha protestato garbatamente Dell'Olio, chiedendo che si
provveda a colmare quanto prima questo ennesimo gap informativo.
La notizia fornita dal vice sindaco, qualora confermata, introduce nuovi
significativi elementi di riflessione.
Prima considerazione. Se si modifica il tracciato della linea ferroviaria
TAV nella curva a 90° che immette nell'area Macelli il doppio tunnel
proveniente dal sottosuolo di Piazza Libertà, appare evidente che il
tracciato si dovrà modificare sia a monte sia a valle, e che il
sottottraversamento del Viale Lavagnini (finora programmato sotto la sede
stradale) andrebbe a interessare invece numerosi edifici, in particolare
quelli del lato sinistro (dove ha sede anche la Procura della Repubblica).
Ne sono stati informati i cittadini e le attività residenti?
Seconda considerazione. La modifica del tracciato riguarderebbe un'area
alquanto esterna alla stazione TAV, per la quale è stata già preannunciata
la riapertura della Conferenza di servizi, in occasione dell'accordo
bi-partisan che la Regione Toscana ha firmato il 18 aprile scorso col
governo Berlusconi per la penetrazione TAV di Firenze. Ma se il tracciato
del tunnel approvato il 3 marzo '99 non è più considerato praticabile,
allora anche la Conferenza di servizi per l'intero sottoattraversamento TAV
di Firenze va riaperta. Sembra addirittura lecito domandarsi se tutte le
opere di sconvolgimento urbano finanziate con il pacchetto TAV (sottopasso
di Piazza Vittorio Veneto, raddoppio del sottopasso di Viale Belfiore,
nuove piste di asfalto in area Piazzale Montelungo - Romito, ad esempio)
conservino piena legittimità una volta che si debba riconsiderare in
Conferenza di servizi il pacchetto TAV nel suo complesso (stazione AV,
doppio tunnel di sottoattraversamento e opere connesse, tranvia inclusa).
In ogni caso Idra preannuncia che rinnoverà la richiesta di costituzione
nella Conferenza di sevizi per il nodo ferroviario TAV di Firenze.
(*)
In una lettera inviata il 23 giugno '99 al neo-eletto sindaco Leonardo
Domenici e rimasta come tante altre senza risposta, il presidente
dell'associazione di volontariato Idra Girolamo Dell'Olio aveva chiesto un
incontro urgente sul progetto di sottoattraversamento TAV di Firenze. Nella
nota Idra poneva a Domenici questa domanda: "Se cedimenti del suolo come
quello verificatosi a Luco di Mugello, o allagamenti di gallerie come
quelli di San Giorgio e di Osteto, o abbassamenti della falda come quelli
di Castelvecchio dovessero verificarsi anche a Firenze, chi potrebbe
giustificare l'approvazione frettolosa di un progetto controverso e
oneroso, come quello approvato il 3 marzo scorso?". E faceva presente che
"là dove il tracciato del doppio tunnel sotterraneo descrive una curva a 90
gradi sotto le residenze di centinaia di cittadini, e poi una seconda curva
a 90 gradi sotto la Fortezza medicea di San Giovanni Battista, la storia ci
insegna che giaceva fino al '500 l'alveo del Mugnone, se è vero che anche
il Calandrino del Boccaccio, attirato nella trappola dell'elitropia da
Bruno e Buffalmacco, "in sul far del dì si levò, e chiamati i compagni, per
la porta a San Gallo usciti e nel Mugnon discesi, cominciarono ad andare in
giù, della pietra cercando". Ma non è solo l'area di piazza della Libertà a
essere interessata da una consistente falda acquifera. Non occorre risalire
al Trecento per trovare testimonianze di abbondanti acque sotterranee anche
nella zona di Piazza delle Cure e di Viale don Minzoni".