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Appello petroliera a Monfalcone
martedì 7 gennaio 2003. Sono le 18:38
CARI AMICI,
VI RINGRAZIAMO DELLE ADESIONI ALL'APPELLO CONTRO LA PETROLIERA MOSKOVSKI
FESTIVAL APPRODATA NEI GIORNI SCORSI A MONFALCONE.
UNA BUONA NOTIZIA E' CHE GRAZIE ALLA MAILING-LIST NO-OCSE BOLOGNA L'APPELLO
E' ARRIVATO AL SENATORE DEI VERDI SAURO TURRONI CHE SUL CASO HA PREPARATO
UN'INTERROGAZIONE AL MINISTRO DELL'AMBIENTE.
ANCHE IL GIORNALE IL PICCOLO DI TRIESTE-EDIZIONE DI MONFALCONE CHE RIPRESO
QUESTA NOTIZIA CON BEL RISALTO (SEGUE L'ARTICOLO).
QUESTO NON RISOLVE IL PROBLEMA MA E' UN PICCOLO PASSO NELLA GIUSTA DIREZIONE.
WWF, LEGAMBIENTE, VERDI, PRC, CGIL-CISL-UIL E COMITATO DEGLI ABITANTI DEL
RIONE ENEL CONTINUANO A SEGUIRE LA FACCENDA (DOMANI CI TROVIAMO NELLA SEDE
DELLA FIOM).
A CHI E' INTERESSATO FACCIO UN PICCOLO INQUADRAMENTO DELLA NOSTRA SITUAZIONE.
A MONFALCONE ABBIAMO UNA CENTRALE TERMO-ELETTRICA, CHE APPARTENEVA ALL'ENEL
E CHE - CON LA PRIVATIZZAZIONE DEL SETTORE - E' STATA VENDUTA ALLA SPAGNOLA
ENDESA (PARADOSSALMENTE LA PETROLIERA IN QUESTIONE NON PUO' APPRODARE IN
SPAGNA MA RIFORNISCE LA CENTRALE DEGLI SPAGNOLI QUI DA NOI).
LA CENTRALE HA 4 GRUPPI DI COMBUSTIONE: 2 A CARBONE E 2 AD OLIO COMBUSTIBILE.
UN DECRETO MINISTERIALE DEL GOVERNO D'ALEMA IMPONEVA LA CONVERSIONE DELLA
CENTRALE A GAS.
LA SNAM VOLEVA FARE A MONFALCONE UN TERMINAL DI RIGASSIFICAZIONE, CON LA
PROMESSA (MA SOLO UNA PROMESSA) DI CONVERTIRE LA CENTRALE A GAS, MA LA
PROPOSTA E' STATA BOCCIATA DA UN REFERENDUM COMUNALE (GLI AMBIENTALISTI SI
SONO FEROCEMENTE DIVISI TRA FAVOREVOLI E CONTRALI AL TERMINAL DI
RIGASSIFICAZIONE).
OGGI GLI SPAGNOLI VOGLIONO CONVERTIRE I DUE GRUPPI AD OLIO COMBUSTIBILE A
CARBONE IN MODO DA AVERE TUTTI 4 GRUPPI A CARBONE.
TUTTI SONO CONTRARI, AMBIENTALISTI, PARTITI DI TUTTI I COLORI (SOLO FORZA
ITALIA TENTENNA MENTRE TUTTO IL CENTRO-SINISTRA, PRC, AN E LEGA E SONO
CONTRARI), COMITATO DEL QUARTIERE ENEL (CIOE' GLI ABITANTI CHE VIVONO SOTTO
AL CAMINO).
INTANTO IN REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA MANCA TOTALMENTE UNA POLITICA
ENERGETICA (DI PIANO ENERGETICO REGIONALE SI PARLA DA UN SACCO D'ANNI E NON
S VEDE MAI) E SORGONO NUOVE CENTRALI DA OGNI PARTE: TURBOGAS A TORVISCOVA
DELLA CAFFARO, COGENERAZIONE CON IL CIP6 A TRIESTE DELLA FERRIERA LUCCHINI
(COGENERAZIONE AL 50% FINCHE' DURA IL CONTRIBUTO STATALE CIP6 MA POI
DIVENTERA' 100% METANO), ALTRI PROGETTI SEMPRE TURBOGAS ALLA PERIFERIA DI
UDINE, FOGLIANO (PROV.GORIZIA VICINO A MONFALCONE), UN'ALTRA DELL'ACEGAS
SPA (EX-MUNICIPALIZZATA DI TRIESTE) SEMPRE A TRIESTE, ACCANTO ALL'ALTRA
CENTRALE GIA' ESISTENTE.
LA REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA E' GIA' AUTOSUFFICIENTE PER FABBISOGNO
ENERGETICO (DATI UFFICIALI DELLA REGIONE RIPRESI DAL WWF REGIONALE).
INUTILE DIRE CHE IN FATTO DI ENERGIE RINNOVABILI SI FANNO SOLO CHIACCHIERE
E KYOTO E' SOLO UNO SLOGAN, MA PENSO CHE NON VI DICIAMO NIENTE DI NUOVO.
VI ABBIAMO FATTO UNA SOMMARIA FOTOGRAFIA DELLA SITUAZIONE GENERALE DELLA
REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA, DOVE C'E' UN VUOTO TOTALE NON SOLO NELLA
POLITICA ENERGETICA MA ANCHE - SOPRATTUTTO - NELLA PIANIFICAZIONE
TERRITORIALE (SIAMO A STATUTO SPECIALE MA NON ABBIAMO NIENTE DA INVIDIARE
AL MALGOVERNO DELLA SICILIA).
PERCIO' VI GRAZIAMO DELLA COLLABORAZIONE E DELLA PAZIENZA,
UN CARO SALUTO.
CLAUDIO SINISCALCHI 0481-46637
PAOLA BARBAN 339-2640850
martedì 7 gennaio 2003. Sono le 18:38
IL PICCOLO - CRONACA DI MONFALCONE
Interrogazione dei Verdi sul caso della nave carica di olio per la
centrale: servono regole più severe
La Moskovskiy approda al Senato
Chiesto per il mare Adriatico lo stato di «area sensibile»
Il caso-Moskovskiy approda in Parlamento. La vicenda della petroliera
carica di 16.800 tonnellate di olio combustibile arrivata a Monfalcone dopo
essere stata oggetto della protesta ambientalista ad Ancona viene infatti
riassunta in un'interrogazione presentata dal senatore dei Verdi Sauro
Turroni al ministro dell'Ambiente. «La petroliera, che è priva del doppio
scafo e ha 17 anni — scrive l'onorevole Turroni —, durante il suo tragitto
in prossimità dell'Andalusia è stata intercettata e allontanata dalla
Marina militare spagnola in quanto è vietato l'ingresso in una fascia di 20
miglia dalla costa alle navi con scafo unico più vecchie di 15 anni. Ha
potuto attraversare lo stretto di Gibilterra solo perché gli Stati che vi
si affacciano non possono esercitare limitazioni alla libera circolazione
navale, in base a una convenzione Onu». La nave al suo arrivo a Monfalcone
è stata comunque sottoposta ai controlli della Capitaneria di porto, che ha
verificato la sua regolarità rispetto alle normative vigenti. Non esiste
infatti attualmente alcun obbligo di doppio scafo per questo tipo di
imbarcazioni; la «Moskovskiy Festival» è dotata inoltre di un doppio scafo
che corre lungo tutta la nave tranne dove si Trovano due cisterne destinate
a contenere il residuo dei lavaggi delle cisterne di carico, che però non
vengono mai utilizzate».
Tecnicamente la nave risulta a scafo unico, anche se in pratica è dotata di
doppia protezione. Nonostante tutte le rassicurazioni, comunque, le
preoccupazioni rimangono. «Le navi senza doppio scafo con 15 anni di
anzianità adottando bandiere di comodo come quella maltese possono eludere
le normative più restrittive. Navi con oltre 15 anni di vita come la
«Moskovskiy» vengono noleggiate a prezzi stracciati», continua il senatore
Turroni. Per questo nell'interrogazione vengono chiesti l'adozione di
regole più ferme, come quelle già adottate da Francia e Spagna, e l'impegno
per il riconoscimento formale dell'Adriatico come «area particolarmente
sensibile», che porrebbe il nostro mare sotto il controllo internazionale
dei traffici marittimi.
e. o.