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contro l'informazione controllata: rompiamo il silenzio



Care/i sorelle e fratelli, compagne/i,
quello che segue è un esempio palese del controllo spregiudicato dell'informazione che risponde ai suoi padroni ed ai loro interessi.
Rompiamo il muro del silenzio colposo, diffondiamo questa notizia e chiediamo ai media di rispondere del loro TACERE.
Hasta siempre
Margherita
 
 
quale informazione nel nostro paese e nel mondo? chi decide e chi controlla gli articoli? a quali interessi economici rispondono i media? quanto contano le pubblicità sui giornali, ormai strapieni di annunci ammiccanti?
a questo rispondete voi, ma voglio offrirvi un ulteriore elemento di riflessione.
Ieri per la prima volta nel nostro paese una forza politica istituzionale, i Verdi, ed il movimento dei disobbedienti e l'associazione Ya basta hanno occupato la sede centrale dell'Eni, individuando nella multinazionale petrolifera la reponsabile di devastazioni ambientali certificate, violenze documentate, sfruttamento dei lavoratori, soprusi, corruzione ed arresti e deportazioni illegali....(personalmente mi ricordo qualcosa....).
I cancelli erano stranamente già chiusi quando abbiamo iniziato il blitz (sarà un caso? chi ci controlla? come sapevano? e perchè ci controllano ed a chi le forze di polizia passano le informazioni?); a quel punto abbiamo scavalcato in settanta, compreso la presidente onoraria dei verdi Grazia Francescato, che incurante dell'altezza delle sbarre si è arrampicata ed è entrata all'interno. Con noi c'erano le telecamere del TG3 ed in seguito quelle del TG1. Le agenzie di stampa hanno battuto immediatamente la notizia, essendo un fatto senza precedenti nel nostro paese. Nessuna forza istituzionale aveva mai occupato una multinazionale e si era posta degli obiettivi così precisi. Abbiamo ricordato all'Eni le sue responsabilità nel progetto di morte dell'OCP (di cui fa parte), l'arresto e la deportazione illegale di De Marzo che aveva come unica colpa quella di difendere la vita, le devastazioni in Ecuador, in Val D'Agri, in altri sud del mondo, ecc..
In Italia gli ecologisti ed il movimento hanno finalmente individuato i veri responsabili della catastrofe umana, sociale ed ambientale del nostro pianeta: le multinazionali, vero governo della globalizzazione. La politica delle multinazionali è inconciliabile con la pace, la giustizia sociale ed il rispetto della natura.
A conferma di questo, infatti, il governo della globalizzazione ha deciso di oscurare una notizia dirompente come questa e fatti salvi i media indipendenti dal controllo delle multinazionali (il Manifesto, Carta e vari siti), la notizia è stata censurata.
Questo esercito di schiavi ha avuto la faccia tosta di difendere i veri criminali, come l'eni, e di impedire all'opinione pubblica italiana di sapere e di conoscere la verità e di schierarsi dalla parte di chi difende la vita.
VERGOGNA. Se pensano di scoraggiarci hanno compiuto un enorme errore; le nostre iniziative continueranno incessanti e senza tregua.
Giuseppe De Marzo