Walter Scotti accusa PeaceLink: ecco la nostra replica

[Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>]

Al Quotidiano

Leggo sul Quotidiano di oggi un intervento di Walter Scotti in cui mi si 
muovono due accuse:

1) "Perché Alessandro Marescotti non si preoccupa di meno dell'Ilva e più 
della pace nel mondo, visto i "venti di guerra" che continuano a soffiare?"

2) la seconda accusa è sostanzialmente quella che dà il titolo 
all'articolo: "Non mettete in giro notizie false; Scotti replica a 
PeaceLink"; secondo Scotti l'Ilva non ha potuto produrre di più "a causa 
delle ordinanze della magistratura" e sarebbe una nostra invenzione la 
"crisi dell'acciaio".

Avvalendomi del diritto di replica a Walter Scotti (che per quanto mi 
riguarda non ho mai citato nei comunicati inviati anche al Quotidiano), 
vorrei dire quanto segue:

1) il 12 settembre - mentre Scotti stava "pensando" di scrivere quella nota 
polemica - ero a Bari nella piazza di Molfetta; sul palco - di fronte a 
centinaia di persone - ho tenuto un discorso contro la guerra in Irak 
insieme a padre Alex Zanotelli e ad altri testimoni di pace provenienti dal 
Brasile e dal Sudafrica; forse Walter Scotti non ha letto le cronache 
regionali dei giornali; padre Alex Zanotelli mi aveva infatti chiesto di 
realizzare un dossier sulla militarizzazione in Puglia, che lui ha 
presentato in una affollata conferenza stampa a Bari; mercoledì prossimo 
sarà la volta di Taranto e alla Chiesa Valdese ci incontreremo per lanciare 
lo stesso messaggio: no alla guerra;

2) l'impegno di PeaceLink è un impegno ecopacifista, il futuro della pace 
non è slegato dal futuro dell'ambiente; realizziamo la nostra attività 
cercando e diffondendo informazioni corrette e verificabili; le "notizie 
false" (secondo Scotti) sulla crisi dell'acciaio le abbiamo tratte dalle 
dichiarazioni di Fabio Riva (vicepresidente della Federacciai e membro del 
consiglio di amministrazione del Gruppo Riva), di Romolo Vescovi 
(responsabile dei rapporti internazionali del gruppo Ilva) e 
dell'International Iron and Steel Institute (IISI), che fornisce le 
statistiche a livello mondiale per il settore siderurgico e che stimava che 
- alla fine del 2001 - i produttori di acciaio avessero prodotto 827 
milioni di tonnellate a fronte di un consumo mondiale di 722 milioni di 
tonnellate registrato lo scorso anno" (Ansa 19 aprile 2002).

L'ex portavoce dei Verdi di Taranto Walter Scotti - che ora si porge alla 
città nelle vesti di portavoce informale di Riva - ha tutto il diritto di 
essere in disaccordo con PeaceLink. Ma perché deve definire "notizie false" 
i dati del nostro Dossier Ilva (che attesta una crisi causata dal mercato e 
dai dazi Usa e non dalla magistratura di Taranto) quando tali informazioni 
sono tratte dalla banca dati DEA dell'ANSA, da cui peraltro si servono 
quasi tutti gli analisti ed i giornalisti che scrivono di economia?

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
a.marescotti@peacelink.it

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