[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

DOSSIER ILVA - parte 4/7 a cura di PeaceLink




15 marzo 2002

Documento: 20020315 03054 ZCZC0478/SXA R ECO S0A R64 XQKI ACCIAIO: UE-USA, BRUXELLES APRE IL FRONTE DEI JEANS / ANSA IN GUERRA DELLA SIDERURGIA SI PROFILANO DAZI ANCHE SUL TESSILE (ANSA) - BRUXELLES, 15 MAR - (di Rodolfo Calo') - Magliette e jeans entrano nella guerra dell'acciaio fra Stati Uniti ed Europa. L'Ue infatti sta pensando di colpire gli Usa con dazi non solo nel settore siderurgico, ma anche in quello tessile, per ritorsione alla chiusura protezionistica del mercato statunitense dell'acciaio. Lo si e' appreso oggi a Bruxelles dove si stima in circa due miliardi di dollari (2,26 miliardi di euro) il danno che l'industria siderurgica europea - tra cui quella italiana - subira' dai dazi americani anche del 30% su alcuni tipi di prodotti a partire da mercoledi' 20 marzo prossimo. In base alle regole dell'Organizzazione mondiale per il commercio (Wto), e' proprio quindi di due miliardi di dollari l'entita' dei dazi o altri ostacoli alle importazioni che l'Ue puo' imporre agli Usa sul proprio mercato dell'acciaio e del tessile. Questa ''potenza di fuoco'' commerciale dell'Ue per dissuadere gli Stati Uniti dal proteggere con dazi doganali la la loro industria siderurgica in crisi potrebbe inoltre essere accresciuta dall'arsenale in formazione su altro fronte: quello della disputa in sede Wto sul sistema di esenzione fiscale per le esportazioni ''Fsc'', che comunque Bruxelles si sforza di considerare separato e distinto. Il 29 aprile il Wto deve stabilire l'entita' delle ritorsioni che l'Ue potra' effettuare per ripagarsi del danno subito: potrebbero essere 'solo' un miliardo di dollari, come vorrebbero gli Usa, ma non e' escluso che venga accolta la richiesta europea da quattro miliardi. ''Siamo in un quadro ancora ipotetico'', ha precisato il portavoce del Commissario Ue al commercio, Pascal Lamy, senza smentire l'indiscrezione sull'inclusione del settore tessile fra gli obiettivi delle ritorsioni europee. E' certo comunque che Bruxelles non vuole precludersi questo diritto qualora, come e' molto probabile, gli Usa non acconsentano a fornire ''compensazioni'' ai danni provocati dai dazi sull'acciaio: questi colpiranno la meta' dei quattro milioni di tonnellate di acciaio l'anno che l'Ue esporta negli Usa e soprattutto rischiano di 'deviare' verso l'Europa flussi di prodotti a basso costo provenienti da altre parti del mondo. Per tener ''bassa la temperatura'', Bruxelles parla di ''sospensione delle concessioni'' su acciaio e tessile. In pratica intende dazi doganali e quote di importazioni, che sono ancora tutti da definire. Potrebbero pero' scattare gia' tra maggio e giugno nel caso in cui Washington non acconsentira' a ''compensare'' in qualche modo l'industria siderurgica europea colpita dai dazi a partire dal 20 marzo, mercoledi' prossimo. Quella delle compensazioni e' solo uno dei tre assi su cui si articola la strategia europea. Le altre due direttrici sono un formale ricorso al Wto per far ritirare i dazi americani (ma la procedura rischia di durare un anno e mezzo) e le cosiddette ''misure di salvaguardia'': anche in questo caso di tratta di dazi e quote che devono proteggere il mercato europeo dai flussi di acciaio deviati nell'Ue dalle barriere doganali innalzate dagli Usa. (ANSA). CAL 15-MAR-02 18:48 NNNN

Documento: 20020315 03049
ZCZC0363/SXA
R ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO: UE-USA, DANNI A EUROPA PER DUE MILIARDI DOLLARI
(V. ''ACCIAIO: UE-USA, BRUXELLES VALUTA ...'' DELLE 13:00 CIRCA)
   (ANSA) - BRUXELLES, 15 MAR - E' di circa due miliardi di
dollari l'impatto che le misure protezionistiche statunitensi
avranno sul settore siderurgico europeo. Lo ha confermato oggi
un comitato di rappresentanti degli stati
Ue riunitosi a
Bruxelles a livello ''assai elevato'' (direzione generale dei
ministeri e della Commissione).
   ''Gli Stati dell'
Ue, sulla base delle proprie analisi, hanno
potuto confermare che l'impatto delle misure americane sara'
molto forte - ha riferito un portavoce della Commissione europea
- e la cifra che si conferma e' nell'ordine di due miliardi di
dollari''.
   Sul fronte della ''sospensione delle concessioni'' che
renderebbe piu' difficile per gli Usa esportare vari prodotti
''sul nostro mercato'' se non vi sono ''compensazioni''
sull'
acciaio, il portavoce ha precisato che ci si muove in
''quadro ancora ipotetico''. Ma entro il 20 maggio (ossia 60
giorni dopo l'entrata in vigore delle misure americane), l'
Ue
deve presentare domanda al Wto per una sospensione delle
concessioni. ''Non bisogna pero' giungere subito alla
conclusione che imporremo le restrizioni - ha detto il portavoce
del Commissario
Ue al commercio Pascal Lamy -  ma dobbiamo
tutelare i nostri diritti''.
(ANSA).
     CAL
15-MAR-02 16:58 NNNN


Documento: 20020315 03248
ZCZC0322/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: WTO, ANCHE CINA PROTESTA PER SUPERDAZI USA
   (ANSA) - GINEVRA, 15 MAR - Anche la Cina ha denunciato al Wto
i superdazi doganali sulle importazioni di
acciaio annunciati
all'inizio del mese dagli Stati Uniti a titolo di misure di
salvaguardia: Pechino - si e' appreso oggi a Ginevra dove ha
sede l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) - ha chiesto
l'avvio di consultazioni con gli Usa per ottenere
''compensazioni''.
    Prima della Cina, neo-membro del Wto, anche l'
Unione
europea
, il Giappone, l'Australia, la Nuova Zelanda, il Brasile,
la Norvegia e la Corea del sud hanno chiesto in sede Wto l'avvio
di consultazioni con Washington per denunciare i superdazi su
alcune importazioni d'
acciaio annunciati dal presidente Bush lo
scorso 5 marzo. Tali consultazioni sono state richieste in
virtu' dell'accordo Wto sulle misure di salvaguardia. Secondo
l'
Ue, l'accordo consente ai paesi lesi dalle misure
protezionistiche decise dagli Usa di decidere rappresaglie
commerciali entro tre mesi se non ottengono compensazioni per i
danni subiti. Questa lettura e' contestata dagli Usa, secondo i
quali solo i meccanismi del Wto per la soluzione delle dispute
con la creazione di un gruppo di esperti puo' eventualmente
giungere all'autorizzazione di ritorsioni. Le prime
consultazioni Usa e
Ue sono previste martedi' prossimo a
Ginevra.
   Sempre sul fronte dell'
acciaio e parallelamente alla
procedura avviata in virtu' dell'accordo sulle misure di
salvaguardia, l'
Ue e' il solo paese membro dell'Organizzazione
ad aver fatto ricorso anche ai meccanismi del sistema della Wto
per la soluzione delle dispute.(ANSA).
     XBV
15-MAR-02 16:11 NNNN

16 marzo 2002

Documento: 20020316 02337 ZCZC0244/SXA R ECO S0A R64 QBXC ACCIAIO: USA, O'NEILL CONTRO I DAZI ALL'IMPORT (ANSA) - WASHINGTON, 16 MAR - Il segretario al Tesoro americano Paul O'Neill prende posizione contro la decisione dell'Amministrazione repubblicana di George W. Bush di imporre dazi sull'import di una decina di prodotti siderurgici. Il 'New York Times', che da' la notizia con risalto in prima pagina, scrive che O'Neill, che viene dal mondo dell'industria metallurgica, ha dichiarato il proprio dissenso sulla decisione presidenziale. In un discorso di fronte un gruppo di circa 200 visitatori stranieri, destinato a restare off-the-record, O'Neill, riferisce il 'NYT', citando testimoni diretti, ha affermato la convinzione che imporre dei dazi mette a rischio la posizione degli Usa di leader mondiale del libero scambio. Inoltre, O'Neill pensa che i dazi, vivacemente contestati da tutti i partner commerciali degli Stati Uniti colpiti dalle misure, e in particolare dall'Ue, finiranno per costare piu' posti di lavoro agli Usa di quanti non ne preservino. Il 'NYT' osserva che O'Neill non ha mai fatto mistero della sua opposizione 'filosofica' alle barriere commerciali e ricorda che aveva espresso il suo parere con chiarezza nelle consultazioni interne all'Amministrazione preliminari all'annuncio delle decisioni. I dazi, dall'8 al 30%, entreranno in vigore il 20 marzo per tre anni. Il giornale ipotizza che la presa di distanza pubblica di O'Neill, per quanto destinata a restare riservata, potrebbe avere delle conseguenze, perche' l'Amministrazione Bush ''da' grande valore alla lealta' e alla discrezione''. (ANSA). GP 16-MAR-02 18:29 NNNN


Documento: 20020316 00991 ZCZC0033/SXA R ECO S0A S91 R46 QBXB
UE: BARCELLONA; ACCIAIO, MISURE USA NON CONFORMI A REGOLE WTO (ANSA) - BARCELLONA, 16 MAR - L' Unione europea esprime ''grande preoccupazione'' per le misure adottate dagli Stati Uniti nel settore dell' acciaio. In una bozza del documento finale del vertice di Barcellona, i Quindici affermano che queste misure ''non sono conformi con le regole del Wto''. Per questo, i Quindici appoggiano l' intenzione della Commissione europea di iniziare una procedura per ''possibili'' misure di salvaguardia europee, dopo consultazioni in ambito Wto. (ANSA). PST 16-MAR-02 09:47 NNNN

18 marzo 2002

Documento: 20020318 02394 ZCZC0515/SXA R ECO S0A QBXC ACCIAIO: DA VERTICE TOLEDO MISURE UE CONTRO USA RICORSO A WTO, DAZI DISSUASIVI E RITORSIONI PER 2 MLD DOLLARI (ANSA) - TOLEDO (SPAGNA), 18 MAR - ''La posizione dell' Ue nei confronti degli Usa sara' ferma, immediata e graduale''. E' quanto ha dichiarato il viceministro delle Attivita' produttive, Adolfo Urso, nel corso del vertice informale dei ministri del Commercio estero, che ha preso il via oggi a Toledo, portando subito alla ribalta la questione dell' aumento dei dazi sull' acciaio stabilito dagli Usa. ''Adotteremo misure ferme e determinate per evitare una vera e propria guerra commerciale, che avrebbe anche conseguenze politiche'' ha detto Urso, aggiungendo che l'obiettivo e' di salvaguardare la produzione siderurgica europea e convincere gli Stati Uniti a recedere dalle iniziative adottate in violazione delle norme del Wto. La prima misura adottata e' stata la presentazione del ricorso al Wto, che pero' non potra' emettere una sentenza prima del giugno 2003. Come seconda mossa, invece, i ministri del Commercio estero hanno deciso di accogliere le indicazioni della Commissione europea, adottando gia' dalla fine di marzo la clausola di salvaguardia con dazi dissuasivi sulle quote in eccedenza. ''A questo proposito - ha spiegato Urso - l'Italia ha proposto un incremento del 25%-30% dei dazi sulle importazioni di materiali siderurgici in eccesso, che arriveranno in Europa da Paesi che non esporteranno piu' negli Stati Uniti''. In base alle previsioni dell' Ue, infatti, e' previsto l'ingresso in Europa di 8-9 milioni di tonnellate di prodotti in piu', destinati inizialmente al mercato americano. Urso ha comunque precisato che non cambieranno le quote per l'importazione di acciaio nell' Ue. Entro il 20 maggio, invece, la Commissione europea presentera' al Wto la lista di misure e prodotti compensativi. L'ultima carta a disposizione dell' Europa e' ''la ritorsione vera e propria''. Il regolamento del Wto, infatti, consente ai Paesi danneggiati di applicare ritorsioni per la stessa entita' del danno subito, che - nel caso dell' acciaio - e' stata stimata in due miliardi di dollari. E il Wto potrebbe anche decidere politicamente di applicare prima della meta' del 2003 questi ritiri compensativi. ''Questo pero' e' solo un avvertimento - ha sottolineato Urso - perche' non vogliamo aggravare i rapporti bilaterali con gli Usa, ma solo far capire che non siamo disposti ad accettare violazioni degli accordi. Per questo siamo decisi a difendere i nostri mercati da misure illegittime e infondate''. A proposito della multa salata (quattro miliardi di dollari) che il Wto ha gia' comminato agli Usa per non aver rispettato le norme sui sussidi alle imprese esportatrici, l'Ue chiedera' agli Stati Uniti tempi certi sull' adozione delle riforme per tornare alle regole previste dall' organizzazione mondiale del commercio. Un segnale distensivo nei confronti degli Usa e' rappresentato infine dalla decisione presa oggi dai ministri del Commercio estero dell' Ue di proporre un'agenda positiva: tra le questioni da affrontare a 'quattro mani' c'e' il rilancio del trasporto aereo, la guerra al riciclaggio del denaro sporco, il miglioramento delle procedure doganali e le etichettature ambientali. (ANSA). KMR/FV 18-MAR-02 20:36 NNNN

Documento: 20020318 02334
ZCZC0208/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: URSO, UE PREPARA RITORSIONI CONTRO USA
LA
UE NON INTENDE ACCETTARE VIOLAZIONI ACCORDI
   (ANSA) - TOLEDO (SPAGNA), 18 MAR - Le eventuali ritorsioni
contro la decisione degli Stati Uniti di aumentare i dazi sull'
acciaio sono al centro del vertice informale dei ministri per il
Commercio Estero, che ha preso il via questo pomeriggio a
Toledo. Lo ha anticipato ai giornalisti il vice ministro alle
Attivita' Produttive con delega al Commercio Estero, Adolfo
Urso, precisando che ''l'
UE non intende accettare violazioni
degli accordi''.
   ''Oltre al ricorso al WTO - ha spiegato Urso - valuteremo le
ipotesi di aumentare del 25-30% i dazi per le importazioni di
acciaio in eccedenza e, soprattutto, di applicare da subito le
ritorsioni in merito alla condanna che il WTO ha gia' emesso nei
confronti degli Usa, per un valore di quattro miliardi di
dollari, per non aver rispettato le norme sui sussidi alle
imprese esportatrici''.
   Nel corso del vertice verranno affrontate anche le questioni
legate ai rapporti tra
UE ed i Paesi dell' America Latina, con
particolare attenzione alla crisi Argentina. ''L' Italia - ha
detto Urso - chiedera' che venga aumentata la quota dell' export
della carne, accogliendo cosi' la richiesta giunta dal governo
di Buenos Aires''.
   Domani, invece,  si parlera' dell' allargamento dell' area
del libero scambio nel mediterraneo. In questa occasione
dovrebbero sedere allo stesso tavolo anche i ministri del
Commercio Estero di Israele e Palestina.(ANSA).
     KMR/IAT
18-MAR-02 15:11 NNNN

19 marzo 2002

Documento: 20020319 03445
ZCZC0371/SXA
R ECO S0A QBXC
ACCIAIO: USA-UE, NIENTE DI FATTO A CONSULTAZIONI DI GINEVRA
USA CONFERMA ENTRATA IN VIGORE SUPERDAZI DOMANI
   (ANSA) - GINEVRA, 19 MAR - Gli Stati Uniti hanno confermato
oggi l'entrata in vigore domani dei superdazi sulle importazioni
di alcuni prodotti d'
acciaio: l'Ue ha quindi formalmente chiesto
adeguate compensazioni per un valore corrispondente al danno
subito.
   Riunite in consultazioni oggi a Ginevra, nell'ambito dei
meccanismi previsti dall'Organizzazione mondiale sul commercio
(Wto) le delegazioni degli Stati Uniti e dell'
Unione europea non
sono riuscite a placare la crisi
acciaio ed hanno
sostanzialmente ribadito le loro posizioni, si e' appreso da
fonti vicine alle trattative.
   Per la delegazione americana i superdazi fino al 30% che
colpiranno le importazioni d'
acciaio in Usa sono compatibili con
le regole della Wto: secondo Washington, tali misure sono
infatti previste dall'accordo sulle misure di salvaguardia e
giustificate dalla difficile situazione interna sul fronte
dell'
acciaio.
   L'
Ue deplora questa situazione ed ha formalmente chiesto
adeguate compensazioni per gli effetti negativi che le misure
Usa avranno sulle economie dei paesi dell'Unione. In base
all'accordo sulle misure di salvaguardia, gli Usa e l'
Ue
dispongono di trenta giorni per raggiungere un'intesa sulle
compensazioni (ad esempio una lista di prodotti per i quali i
dazi doganali sarebbero ridotti). Oggi gli Usa non hanno
risposto alla richiesta europea, ma non l'hanno bocciata.
   Se ci sara' un'intesa sulle compensazioni, la guerra
dell'
acciaio potrebbe placarsi, ma se tale non sara' il caso,
l'
Ue potrebbe ricorrere ai meccanismi di ritorsioni e chiedere
che il caso
acciaio sia giudicato da un gruppo di esperti della
Wto (panel) nell'ambito dell'organo per la soluzione delle
dispute.
   L'Ue ha calcolato in 2 miliardi e 530 milioni i danni
all'economia dei quindici per i superdazi fino al 30% sulle
importazioni di alcuni prodotti d'
acciaio che resteranno in
vigore per tre anni. Gli Usa stimano i danni in 2 miliardi e 270
milioni. (ANSA).
     XBV
19-MAR-02 18:00 NNNN


Documento: 20020319 01716 ZCZC0006/SXA R EST R0A ST3 S91 QBXB ACCIAO: DAZI USA; DECISIONE DIFFICILE MA NECESSARIA, LARSON (ANSA) - MONTERREY (MESSICO), 19 MAR - La decisione del governo Usa di imporre dazi sulle importazioni dell'
acciaio e' stata ''difficile, ma necessaria'', secondo il sottosegretario all'Economia statunitense, Alan Larson. Nel corso della prima giornata della Conferenza Onu sul finanziamento ai Paesi in via di sviluppo in corso a Monterrey, Larson ha pero' sottolineato che l'imposizione dei dazi sull'acciao decisa dal presidente George W. Bush ''non colpisce i Paesi in via di sviluppo'', che sono esenti dalla decisione. ''Stati Uniti ed Unione Europea devono concentrarsi sugli aiuti ai Paesi poveri e non perdersi in inutili discussioni sul libero commercio'', ha detto Larson, secondo il quale ''l'Europa dovrebbe abbassare i propri dazi sulle importazioni dei prodotti agricoli'' per aiutare i Paesi in via di sviluppo. (ANSA). BRN 19-MAR-02 00:48 NNNN


20 marzo 2002

Documento: 20020320 03468 ZCZC0760/SXA R ECO S0A R64 QBXC ACCIAIO: UE-USA, SCATTANO I DAZI MA EUROPA E' PRONTA ANCHE L'ASIA ALZA LA VOCE (ANSA) - BRUXELLES, 20 MAR - Sono scattate oggi le misure protezionistiche statunitensi sul mercato dell'acciaio e l'Ue ribadisce di essere pronta a reagire seguendo le regole del Wto. E proprio in seno all'Organizzazione mondiale per il commercio, anche l'Asia comincia a muoversi in maniera concreta contro gli Usa. ''Saremo pronti, e' questione di giorni'', ha detto oggi un portavoce dell'esecutivo Ue riferendosi alle cosiddette ''misure di salvaguardia'' che dovranno proteggere il mercato siderurgico europeo. ''E' del tutto probabile che le misure saranno operative immediatamente'', ha precisato il portavoce del Commissario Ue al commercio Pascal Lamy senza precisare l'entita' dei dazi e delle quote di importazione europei. E' certo che i dazi americani anche del 30% devieranno verso l'Europa ingenti flussi di acciaio. Nel tentativo di evitare una 'guerra' commerciale, come noto l'Ue ha chiesto agli Usa compensazioni per i danni causati. In un primo incontro svoltosi ieri con la controparte americana, ha precisato oggi il portavoce Anthony Gooch, e' stata indicata in ''due miliardi e mezzo di euro'' l'entita' di queste ''compensazioni'' da concedere sotto forma di riduzione di altri dazi doganali nel settore siderurgico. In precedenza si era parlato di due miliardi di dollari (2,27 miliardi di euro). ''Ne hanno preso atto, ma nulla di piu''', ha riferito il portavoce confermando l'impressione che la richiesta di compensazione verra' respinta da Washington, aprendo la porta a misure di ritorsione (e' stato preannunciato che l'Europa colpira' con dazi l'acciaio ma anche il settore tessile). Nel terzo filone seguito dall'Ue per reagire al protezionismo con cui gli Usa vogliono difendere la loro industria siderurgica in crisi (il lungo ricorso al Wto per far condannare i dazi americani), il portavoce ha riferito che anche Corea del Sud e Giappone ''hanno chiesto formalmente consultazioni in vista di aprire un panel contro gli Stati Uniti''. Un passo, gia' compiuto dall'Ue, ma cui stanno pensando ''anche altri Paesi'' e in particolare in Cina, - ha sottolineato Gooch - ''non sono soddisfatti''. CAL 20-MAR-02 18:48 NNNN

21 marzo 2002

Documento: 20020321 03330 ZCZC0625/SXA R ECO S0A S41 R64 QBXH ACCIAIO: UE-USA; FEDERACCIAI CHIEDE MISURE SALVAGUARDIA (ANSA) - MILANO, 21 MAR - Federacciai chiede all' Ue misure di salvaguardia e critica gli Usa per l' imposizione dei dazi sull' importazione di prodotti in acciaio. In una nota esprime anche soddisfazione per l' azione del governo italiano che ha chiesto interventi all' Ue e per la commissione Ue che ha avviato un' istruttoria. Tuttavia, l' associazione rileva come l' iniziativa Usa stia gia' determinando ''una sostanziale regionalizzazione del mercato mondiale''. Nell' esprimere timori per l' evolversi del quadro economico seguente all' imposizione dei dazi da parte Usa, Federacciai rileva peraltro come ''analoghe iniziative siano adottate anche da altri paesi produttori in diverse parti del mondo''. E, aggiunge che la procedura Ue deve essere finalizzata ad ostacolare aumenti dei volumi provenienti da importazione da paesi Terzi, in previsione delle prevedibili distorsioni nei flussi di interscambio. Nel contempo, l'associazione chiede che l' anno 2001 sia escluso dal calcolo delle quote in quanto rappresenta il picco storico dell' import da paesi Terzi e non va quindi considerato rappresentativo, e chiede che le misure di salvaguardia comprano la totalita' dei prodotti siderurgici e non vengano indebolite da deroghe od eccezioni. Per quanto attiene infine le condizioni strutturali del mercato siderurgico mondiale, alla luce di alcuni orientamenti emersi in sede Ocse, Federacciai esprime preoccupazione per il rifiuto di alcune delegazioni di accettare rigide regolamentazioni agli aiuti di stato. ''Non si puo' concorrere al risanamento e allo sviluppo del mercato siderurgico mondiale - afferma - senza condividere chiaramente anche le politiche tese ad eliminare i fattori di indebita alterazione della concorrenza, e primi fra questi proprio gli aiuti pubblici''.(ANSA). PG 21-MAR-02 20:02 NNNN


22 marzo 2002

Documento: 20020322 02904
ZCZC0204/SXA
U ECO S0A R64 QBXC
ACCIAIO: UE; PRONTA LISTA PRODOTTI USA PER MISURE RITORSIONE
BRUXELLES L'HA TRASMESSA A PAESI MEMBRI PRIMA DI AGIRE A WTO
    (ANSA) - BRUXELLES, 22 MAR - La Commissione
Ue ha trasmesso
agli Stati membri una lista di prodotti americani che potrebbero
essere bersaglio di misure di ritorsione in risposta alla
decisione Usa di aumentare i dazi all'import sull'
acciaio
europeo. Lo ha annunciato oggi il portavoce del commissario al
commercio Pascal Lamy.
   Lo stesso Lamy, in un'intervista al 'Wall Street Journal
Europe', precisa che la strategia europea e' di colpire settori
industriali localizzati in Stati elettoralmente importanti per
il presidente George Bush (Florida, Wisconsin, Pennsylvania,
West Virginia).
   La lista preparata da Bruxelles comprende prodotti per un
valore complessivo di circa 2,4 miliardi di
euro. Fra i comparti
nel mirino, secondo varie fonti, sono quello siderurgico, il
tessile e gli agrumi. L'elenco, che potrebbe essere modificato
sulla base delle osservazioni degli Stati membri, sara' poi
notificato alla World Trade Organization ''per tutelare il
diritto dell'
Ue'' a varare in futuro le misure di ritorsione.
   (XSE10)
(ANSA).
     MY
22-MAR-02 13:29 NNNN


25 marzo 2002

Documento: 20020325 00068 ZCZC0205/SXA U ECO S0A R46 XQKD EUROPA CONSUMATORI: UE-USA; ACCIAIO, SCATTANO I DAZI (NOTIZIARIO CONSUMATORI) (ANSA) - ROMA, 25 MAR - Sono scattate le misure protezionistiche statunitensi sul mercato dell'acciaio e l'Ue ha reagito applicando le regole del Wto. E in seno all'Organizzazione mondiale per il commercio, anche l'Asia comincia a muoversi in maniera concreta contro gli Usa. ''Saremo pronti, e' questione di giorni'', ha detto un portavoce dell'esecutivo Ue riferendosi alle cosiddette ''misure di salvaguardia'' che dovranno proteggere il mercato siderurgico europeo. ''E' del tutto probabile che le misure saranno operative immediatamente'', ha precisato il portavoce del Commissario Ue al commercio Pascal Lamy. E' certo che i dazi americani anche del 30% devieranno verso l'Europa ingenti flussi di acciaio. Nel tentativo di evitare una 'guerra' commerciale, come noto l'Ue ha chiesto agli Usa compensazioni per i danni causati alla sua industria da questi dazi. In un primo incontro svoltosi con la controparte americana, ha precisato il portavoce, Anthony Gooch, e' stata indicata in ''due miliardi e mezzo di euro'' l'entita' di queste ''compensazioni'' da concedere sotto forma di riduzione di altri dazi doganali nel settore siderurgico. In precedenza si era parlato di due miliardi di dollari (2,27 miliardi di euro). ''Ne hanno preso atto, ma nulla di piu' '', ha riferito il portavoce confermando l'impressione che la richiesta di compensazione verra' respinta da Washington, aprendo la porta a misure di ritorsione (e' stato preannunciato che l'Europa colpira' con dazi l'acciaio ma anche il settore tessile). Nel terzo filone seguito dall'Ue per reagire al protezionismo con cui gli Usa vogliono difendere la loro industria siderurgica in crisi (il lungo ricorso al Wto per far condannare i dazi americani), il portavoce ha riferito che anche Corea del Sud e Giappone ''hanno chiesto formalmente consultazioni in vista di aprire un panel contro gli Stati Uniti''. Un passo, gia' compiuto dall'Ue, ma cui stanno pensando ''anche altri paesi'' e in particolare in Cina, - ha sottolineato Gooch - ''non sono soddisfatti''. XSE06 (ANSA). CAL*RED 25-MAR-02 14:03 NNNN

27 marzo 2002

Documento: 20020327 04003 ZCZC0715/SXA U ECO S0A QBXC ACCIAIO: USA-UE; ZOELLICK MINACCIA RICORSO A WTO (ANSA) - NEW YORK, 27 MAR - Gli Stati Uniti hanno risposto all'Unione Europea nella guerra dei dazi sull'acciaio e, temendo per il futuro delle esportazioni americane in Europa, hanno minacciato il ricorso al Wto. ''L'Europa dice una cosa sull'acciaio, ma si comporta diversamente'', ha detto il portavoce del rappresentante commerciale Usa Robert Zoellick. La Ue ha accusato gli Stati Uniti di analoga ipocrisia affermando che Washington si proclama paladina del libero commercio ma prende in realta' misure protezionistiche. ''Andremo a consultazioni con l'Europa sulla base delle regole del Wto e stiamo considerando se fare ricorso al Wto dal momento che le esportazioni dell'acciaio americano in Europa potrebbero essere danneggiate'', ha detto il portavoce di Zoellick. Il portavoce di Zoellick ha aggiunto che esistono ''gravi interrogativi'' sull'azione europea nell'ambito delle regole Wto. Gli Stati Uniti affermano che la Ue non puo' dimostrare che l'industria europea dell'acciaio possa ricevere danni dalle misure americane perche' Washington non ha ancora cominciato a raccogliere nuovi dazi e perche' non e' passato abbastanza tempo dalla decisione Usa perche' l'Europa possa constatare un aumento nelle importazioni. (ANSA). BN 27-MAR-02 21:18 NNNN

Documento: 20020327 03429 ZCZC0476/SXA R ECO S0A QBXC
UE-USA: PRODI A BUSH, ALLEANZA FORTE MA EUROPA AUTONOMA/ANSA VICINI SU TERRORISMO, SU ALTRI FRONTI FACCIAMO NOSTRE SCELTE (ANSA) - BRUXELLES, 27 MAR - (di Marisa Ostolani) - L'Europa marcia a fianco con gli Stati Uniti sulle grandi questioni strategiche, in primo luogo la lotta contro il terrorismo, ma e' determinata nel percorrere strade autonome ed alternative su altri grandi problemi: dal protocollo di Kyoto a Galileo. E la Commissione europea non esitera' anche in futuro a mostrare fermezza verso Washington se sara' chiamata a difendere gli interessi degli Stati membri. Il presidente dell'esecutivo Romano Prodi ridisegna cosi' le relazioni tra gli Usa e la Ue. L'occasione e' il lancio delle misure di salvaguardia a protezione del mercato dell'acciao europeo dall'invasione di prodotti di paesi terzi: la risposta di Bruxelles ai dazi americani imposti dal 20 marzo scorso all'import Ue di acciaio. Prodi accompagna l'annuncio dell'adozione delle misure di salvaguardia con un appello politico al presidente americano. ''Lancio un appello a Bush e alla sua amministrazione affinche' non procedano oltre lungo questo sentiero'', afferma in un incontro stampa con il commissario Ue al commercio estero Pascal Lamy. ''Tutti abbiamo legittimi interessi da difendere, ma non dobbiamo permettere che interessi domestici di breve termine condizionino la nostra politica e neppure compromettano il funzionamento del mercato''. Per quanto rilevante, la controversia commerciale non ''deve essere drammatizzata oltre misura'': le buone relazioni tra le due sponde dell'Atlantico non sono in discussione, anche se nelle parole di Prodi si coglie un elemento di novita'. ''I rapporti hanno una loro gerarchia'', scandisce il presidente. ''Sulle grandi strategie mondiali e la lotta al terrorismo c'e' un'Europa che marcia fianco a fianco degli Usa, ma su altri problemi, c'e' una via europea che ha una propria autonomia e di cui la Commissione Ue e' responsabile di fronte agli Stati membri''. L'esecutivo europeo e' determinato a ''difendere gli interessi dei paesi membri'' ed andra' avanti su quelle che ritiene essere questioni politiche di primaria importanza, nonostante la posizione degli Usa. Lo ha gia' fatto - ricorda Prodi - ratificando il protocollo di Kyoto, rigettato da Bush, e decidendo di realizzare il programma di navigazione satellitare Galileo, al quale gli americani si sono opposti fino all'ultimo. ''L'Europa ha una sua politica che mostra consapevolezza e forse maggiore fermezza, che sono virtu' e non debolezze'', rileva il presidente. Ed aggiunge: ''L'Europa si regge sulle proprie gambe e non accetta ordini da altri''. L'alleanza con gli Usa sul piano strategico - e' in sintesi il messaggio politico inviato oggi oltreatlantico - ''non puo' interferire sulle scelte politiche forti della Ue''. Il confronto e' solo all'inizio. Proseguira' al vertice Ue- Usa del 2 maggio prossimo. ''Stiamo gia' approfondendo i problemi in modo leale e tranquillo'', dice Prodi. ''Tra un mese ne discuteremo assieme''. (ANSA). OS 27-MAR-02 18:27 NNNN

4 aprile 2002

Documento: 20020404 04250
ZCZC0617/SXA
R ECO S0A QBXC
USA: SCAMBI; BUSH VUOLE MAGGIORI POTERI, FISSA SCADENZA
MA LE SANZIONI SULL'
ACCIAIO SI RIVELANO UN BOOMERANG
   (ANSA) - WASHINGTON, 04 APR - Il presidente americano George
W. Bush ha oggi chiesto al Senato di concedere all'esecutivo
maggiori poteri in materia di politica commerciale e ha fissato
una sorta di scadenza: il 22 aprile.
   La definizione di una scadenza e' insolita: Bush spesso
perde le staffe con il Senato, che e' controllato dai
democratici, per la riluttanza e la lentenzza nell'approvare
le leggi che la casa Bianca considera importanti, ma raramente
fissa dei termini.
   Parlando al Dipartimento di Stato, Bush ha spiegato la sua
decisione con la convinzione che l'espansione del commercio e'
la forza motrice della ripresa economica.
   Oltre a dare al presidente la facolta' di concludere accordi
commerciali con i Paesi terzi che non possano essere modificati
dal Congresso, ma solo approvato o respinti in toto, la legge
sull'aumento dei poteri prevede il rinnovo delle agevolazioni
commerciali concesse a quattro Paesi dell'America latina.
   Il provvedimento, noto anche come 'fast track', dovrebbe
inoltre consentire di portare avanti i negoziati per un'area
di libero scambio americana, che comprenda tutti i 32 stati
democratici delle Americhe (tutti escluso Cuba).
      Ma il presidente, proprio mentre si batte per
Liberalizzare del commercio, sta intanto scoprendo che una misura
protezionistica da lui adottata nel settore siderurgico si sta
rivelando un boomerang: i dazi imposti il mese scorso
sull'
acciaio importato negli Stati Uniti stanno infatti
suscitando proteste e reazioni non solo da parte dei Paesi le
cui industrie sono colpite, ma anche dalle industrie americane
che producono beni con l'uso di
acciaio.
   Le aziende che, ad esempio, producono macchinari petroliferi
affermano che i dazi arrecano loro danni irreparabili e chiedono
esenzioni, minacciando, altrimenti, di tagliare i posti
di lavoro.
   L'Amministrazione Bush ha gia' ricevuto 1.500 richieste
di deroghe, oltre a subire le contromisure dell'
Ue e di altri
Paesi colpiti. L'impatto, sul piano dell'occupazione, rischia
di essere, a conti fatti, negativo.
      Dopo il discorso al Dipartimento di Stato, Bush e' partito
per il suo ranch a Crawford, nel Texas, dove nel fine settimana
discutera' la questione siderurgica con il primo ministro
britannico Tony Blair (ANSA).
     FS
04-APR-02 20:36 NNNN


Documento: 20020404 04226 ZCZC0099/SXB R EST S0B ST1 SA1 S91 ST3 QBXB
UE-USA: POWELL, PARTNER E ALLEATI NONOSTANTE SCREZI MISSIONE EUROPA SEGRETARIO STATO, TRA MO E NUCLEARE (di Giampiero Gramaglia) (ANSA) - WASHINGTON, 4 APR - Per gli americani, gli europei continuano a essere partner ed alleati come lo sono sempre stati in passato: Colin Powell, segretario di Stato americano, lo dice convinto. ''Voglio combattere l'impressione che gli Usa se ne vadano per conto loro, soli e unilaterali. Intendo andare in Europa il piu' spesso possibile, stare in contatto con i miei colleghi e raggiungere tutta la gente che posso''. La prossima settimana, Powell potra' tradurre in pratica i suoi buoni propositi: sara' a Madrid, per incontrare gli esponenti dell'Unione europea - la Spagna ha la presidenza di turno del Consiglio dei Quindici -; e vedra' pure il ministro degli esteri russo Igor Ivanov e il segretario generale dell'Onu Kofi Annan. Una tappa in Germania, con un incontro fra quelle che erano una volta le 'potenze di Berlino', Usa, Gran Bretagna, Francia, Germania, non e' ancora sicura. La crisi del Medio Oriente condizionera' i colloqui. Ma l'agenda e' fitta: con l'Ue, c'e' da preparare il Vertice dei primi di maggio, attenuando gli screzi per la 'guerra dell'acciaio'; con la Russia, c'e' da fare avanzare i negoziati per un accordo sulla riduzione degli armamenti nucleari strategici (l'intesa sara' finalizzata a fine maggio). Intervistato dall'Ansa e da agenzie di stampa europee, Powell si mostra ottimista. L'accordo con la Russia si fara'; e intanto s'e' chiusa la 'guerra del pollo', che era diventata ''un elemento irritante delle nostre relazioni''. Quanto all'Europa, il segretario di Stato insiste: ''Non e' affatto vero che l'America vuol stare per conto suo. Anzi, penso sia proprio l'opposto. Quando siamo convinti di una cosa prima di andare avanti cerchiamo di fare in modo che i nostri amici europei siano d'accordo con noi. E ci diamo molto da fare per cercare di capire le preoccupazioni e i punti di vista diversi che esistono nell'Unione europea e per tenerne conto. Certo, di tanto in tanto le cose si scaldano un po', ma e' come in una famiglia: dei cugini possono alzare un po' la voce, quando discutono fra di loro''. Il Medio riente creera', o acuira', divisioni fra americani ed europei? ''Spero di no. Abbiamo ottenuto risultati cosi' positivi stando insieme e uniti che lavorero' sodo per essere sicuro che staremo insieme e uniti. E anche se in riunioni come quella di ieri dei ministri degli esteri dei Quindici vengono espressi pareri diversi, il risultato alla fine e' che tutti resteremo impegnati a ottenere un cessate il fuoco e ad avviare presto discussioni su una soluzione politica. Ne ho parlato piu' volte con i rappresentanti europei negli ultimi giorni e ho fiducia che sara' cosi', anche se ci potranno essere leggere differenze di priorita'. Del resto, siamo d'accordo sulla risoluzione 1402 delle Nazioni Unite, che invita al cessate il fuoco, ad avviare discussioni e negoziati e al ritiro delle truppe israeliane''. Ma le polemiche sull' 'asse del male', la definizione coniata dal presidente George W. Bush per i tre Paesi - Iran, Iraq e Corea del Nord - che minaccerebbero l'America con armi di distruzione di massa, non danneggiano le relazioni Usa-Ue? ''Non so quanto danno sia stato davvero fatto: il discorso del presidente ha avuto un'enorme attenzione, anche se alcuni miei colleghi europei lo hanno trovato un po' 'semplicistico' e qualcuno ha espresso le sue preoccupazioni e qualcuno ha avuto reazioni vivaci e io ho replicato in modo vivace. E, adesso, due mesi dopo, i coreani del Sud e del Nord s'incontrano di nuovo; gli iraniani stanno affrontando un franco dibattito al loro interno; quanto all'Iraq, nessuno ha dubbi sulla natura del regime e tutti ne faremmo a meno''. (ANSA). GP 04-APR-02 12:06 NNNN

Documento: 20020405 00062 ZCZC0005/SXA U ECO S0A QBKE CINA: WTO, DOPO INGRESSO MOSTRA I MUSCOLI CONTRO USA E
UE (NEWSLETTER COMMERCIO ESTERO) (ANSA) - ROMA, 5 APR - Pechino non intende essere un membro passivo del Wto. Ultima entrata nella famiglia della World Trade Organization, la Cina ha gia' dato prova di ricorrere a Ginevra per il rispetto delle regole del commercio internazionale. Nell'arena del commercio mondiale, Pechino ha deciso di non sentirsi in soggezione per essere l'ultima arrivata, ma intende combattere a viso aperto i rischi di neo-protezionismo messi in atto soprattutto dai Paesi occidentali. Se a gennaio il divieto europeo per polli e crostacei agli antibiotici cinesi ha provocato una immediata risposta di Pechino con il no all'import di cosmetici fabbricati con prodotti animali in maggior parte provenienti dai Quindici, nella guerra dell'acciaio la Cina ha saputo districarsi bene con le procedure internazionali mettendo in mora gli Usa per i dazi commerciali prima annunciati e poi applicati. E proprio con gli Usa i rapporti da diverse settimane sono sempre piu' tesi al punto che si profila un nuovo scontro commerciale in risposta alla politica protezionistica messa in atto dall'amministrazione Bush ed alle pratiche antidumping applicate dai produttori a stelle e strisce. Ultima in ordine di tempo e', infatti, la guerra del vetro che torna a dividere la Cina e gli Stati Uniti. In particolare, i vetrai cinesi hanno minacciato il ricorso al Wto a fronte delle tariffe anti-dumping applicate dagli Usa che penalizzerebbero la produzione 'gialla'. Il gruppo Fuyao, che e' tra i maggiori esportatori di parabrezza per auto, ha denunciato che da aprile gli Usa hanno imposto una tariffa anti-dumping dell'11,8%. Secondo il ministro del commercio estero cinese, Shi Guangsheng, ''in un primo momento, gli Stati avanzati hanno tessuto le lodi del libero commercio, mentre ora cercano di sottovalutarlo con barriere commerciali dalle quali la Cina esce profondamente colpita''. Con un'economia in forte crescita costretta ormai a mantenere gli elevati livelli di sviluppo degli ultimi anni, la Cina punta principalmente sulle esportazioni che rischiano di essere penalizzate dall'ondata di neoprotezionistico che, dalle sponde atlantiche, finisce per riversarsi anche in Asia. Di qui le proteste formali di Pechino per le misure di salvaguardia messe a punto dall'Unione Europea sull'import di acciaio per contrastare i dazi imposti dall'amministrazione Bush. Immediata la risposta dell'Ue. Il commissario Patten, in visita in questi giorni in Cina, ha difeso le misure di Bruxelles e ha sostenuto che ''Pechino ha riconosciuto che noi abbiamo fatto tutto il possibile per considerare la Cina come un Paese in via di sviluppo e ci siamo assunti l'onere di fissare un tetto ragionevole basato sulle vendite medie degli ultimi tre anni''. Gli europei hanno stabilito un livello massimo di importazioni per 15 prodotti, calcolato sulla media degli ultimi tre anni e maggiorato del 10%, oltre il quale saranno applicate misure di salvaguardia comprese tra il 14,9% ed il 26%; percentuali dunque inferiori al 30% americano.(ANSA). YXT 05-APR-02 00:26 NNNN

Alessandro Marescotti
a.marescotti@peacelink.it
http://www.peacelink.it
PeaceLink, c.p.2009, 74100 Taranto

----------------------------------------------------------------------------------------------

Il sito tarantino di PeaceLink è
http://www.taras.it

Clicca sul calendario delle iniziative tarantine:
http://www.taras.it/iniziative.html
Per inserire le tue comunicazioni scrivi a: alidicera@email.it

Clicca sulla lista "Taranto" per conoscere cosa facciamo a Taranto:
http://www.peacelink.it/webgate/taranto/maillist.html
Per inserire i tuoi messaggi scrivi a: a.marescotti@peacelink.it

Clicca qui per ricevere (o non ricevere più) i nostri aggiornamenti sulla tua casella di posta elettronica:
http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
(scegli la lista Taranto o anche altre che figurano nell'elenco)

----------------------------------------------------------------------------------------------

I responsabili di PeaceLink a Taranto sono:
Giovanni Pugliese (sito Taras e lista) trestren@libero.it
Martino D'Alò (calendario web) alidicera@email.it
Daniele D'Elia (antimafia) danieledelia@email.it
Giovanni Fiorino (ambiente) gifiorino@libero.it
Alessandro Marescotti (pace) a.marescotti@peacelink.it

Se vuoi collaborare con PeaceLink scrivi all'e-mail volontari@peacelink.it e invia anche il tuo recapito telefonico.

----------------------------------------------------------------------------------------------
Tutte le attività svolte da PeaceLink sono basate sul volontariato.
Attualmente a Taranto le spese di PeaceLink superano le entrate.
Vuoi darci una mano?
Puoi sostenere PeaceLink a Taranto effettuando un versamento su:
conto corrente postale 12043741 (causale "per PeaceLink")
intestato a
Associazione per la Pace di Taranto
c.p.2009
74100 Taranto

Per bonifici bancari le coordinate sono:
CIN B
ABI 07601
CAB 15800
N.Conto 12043741