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ONU: La ricerca sulle sostanze chimiche deve essere una priorita'



ONU: La ricerca sulle sostanze chimiche deve essere una priorita'
www.ecquologia.it
 
Un rapporto dell'OMS sostiene che e' necessario condurre ulteriori studi sugli affetti negativi sulla salute umana dei cosiddetti EDC, agenti chimici che danneggiano il sistema endocrino. Il WWF chiede ai governi di adottare un approccio precauzionale anche se non sono ancora disponibili prove evidenti sul legame tra l'esposizione a tali sostanze e gli effetti riscontrati.
 
Fonte: WHO; WWF International
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@inwind.it
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Un nuovo rapporto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita') sostiene che le prove sulla pericolosita' dell'esposizione ai cosiddetti EDC, agenti chimici che si presume danneggino il sistema endocrino (per questo chiamati "endocrine disrupting chemicals" - EDC), sono deboli. Ma - conclude il rapporto - e' necessario condurre ulteriori studi e ricerca in merito.  
 
Secondo l'OMS, ci sono prove sufficientemente evidenti che in diverse specie animali selvatiche si sono verificati effetti negativi in seguito all'esposizione agli EDC. Quindi, a causa delle continue preoccupazioni e le incertezze scientifiche, la ricerca sugli effetti potenziali di queste sostanze chimiche dovrebbe rimanere una priorita' globale che richiede strategie di ricerca internazionale coordinate ed efficienti. In particolare, avverte l'OMS, c'e' urgente bisogno di studi sui neonati e i bambini, dato che l'esposizione agli EDC durante i periodi critici di crescita possono avere effetti irreversibili.
 
Molti oggetti comuni come bottiglie di plastica, lattine per alimenti, pannolini usa e getta, apparecchiature elettroniche e tubi da giardino contengono gli EDC che interferiscono con la funzionalita' degli ormoni naturali del nostro corpo. Queste sostanze disturbano i processi riproduttivi e di crescita, soprattutto nella prole che si trova nell'utero o nelle uova.
 
Diversi effetti sulla salute umana sono stati ricondotti ipoteticamente all'esposizione degli EDC, come difetti di nascita, puberta' precoce, alterazione dello sviluppo celebrale, cancro al seno, cancro ai testicoli, tumore alla prostata, alterazione delle funzioni immunitarie, peggioramento della qualita' dello sperma e riduzione della quantita' di sperma. Prove evidenti di meccanismi causali ancora sono molto poche, ma potrebbero passare molti anni prima di essere chiariti.
 
Il rapporto cita una serie di effetti negativi evidenziati nella fauna selvatica legati all'esposizione agli EDC, come in alcune specie di molluschi nelle quali le femmine sviluppavano un pene; o nei pesci, dove i maschi producevano uova nei testicoli; o ancora, negli alligatori maschi che sviluppavano organi sessuali di ridotte dimensioni e nei mammiferi che subivano danni al sistema immunitario e riproduttivo.
Il WWF ha chiesto ai governi di adottare un approccio precauzionale sugli EDC, in quanto gli effetti negativi sono riscontrabili molto prima che si riesca a risalire ai meccanismi di causa ed effetto. Ad esempio il legame tra il cancro e le sigarette e' stato evidenziato molto prima che si risalisse al processo causa-effetto.
 
Il rapporto e' disaponibile a questo indirizzo:
http://www.who.int/pcs/pcs_new.html