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dura opposizione al ritorno del Cociv
L'approvazione da parte della Camera dell’ articolo 8 del “collegato” sulle
infrastrutture che riaffida al Consorzio Cociv (52% Tecnimont, 44%
Impregilo) gli appalti della linea ad alta velocità Milano – Genova avra'
come effetto un rafforzamento della lotta contro questa opera inutile e
disastrosa dal punto di vista ambientale. Ora il disegno di legge passerà
al Senato per l’ approvazione definitiva.
Ricordo che la Finanziaria 2001 azzerava i contratti tra Tav e general
contractor per le tratte non ancora avviate.
L’ Antitrust ha inoltre ammonito il governo che alcune parti del collegato
sulle infrastrutture sono in contrasto con le norme comunitarie in materia
di appalti pubblici, che impongono l’ obbligo di gara, nonché con i
principi a tutela della concorrenza.
L’ Autorità ha inoltre spiegato che il raffronto concorrenziale tra il
maggior numero di operatori rappresenta lo strumento più idoneo per
individuare le imprese più affidabili ed efficienti, garantendo la
minimizzazione dei costi da sostenere per la realizzazione delle opere.
Questa decisione si inserisce nel quadro di una politica governativa oscura
e priva di qualsiasi trasparenza.
La concessione per la progettazione e la costruzione della linea veloce
Milano – Genova era stata affidata a Tav e Cociv a fine dicembre del 1992
con una procedura affrettata e priva di qualsiasi trasparenza.
Infatti, pochi giorni dopo, il 1° gennaio 1993, sarebbe stata recepita la
normativa europea che affidava gli appalti pubblici con regolare gara d’
appalto con la partecipazione obbligatoria delle imprese comunitarie.
Questa concessione anomala, che affidava ad una stessa impresa la
progettazione e la realizzazione di un’ opera pubblica di notevole
complessità, ha portato al varo di due progetti, entrambi bocciati da due
governi di opposte tendenze (giugno 1995 e marzo 1998).
Il secondo progetto, precursore del Terzo Valico, è stato bloccato dal
Ministero dell’ Ambiente, e sono dovuti intervenire i Carabinieri per
mettere sotto sequestro giudiziario i cantieri dei “fori pilota” di
Fraconalto e Voltaggio a seguito di un esposto degli ambientalisti. Per la
progettazione e l’ esecuzione dei lavori sono stati spesi circa 150
miliardi di lire, mentre la magistratura sta ancora indagando per danni
ambientali ed erariali causati da vere e proprie gallerie di servizio
spacciate per fori pilota, uno scempio ambientale non ancora ripristinato
sull’ Appennino ligure. Ora, a distanza di quattro anni, una volta ottenuta
l’ approvazione del progetto del Terzo Valico, sembra che il Cociv abbia
intenzione di riprendere i lavori proprio da lì.
A Maggio del 2001 la Procura di Milano ha aperto un’ inchiesta sul Terzo
Valico e sui comportamenti anomali della pubblica amministrazione nella
vicenda.
A Dicembre 2001 il WWF ha denunciato la presenza di materiale inquinante,
derivante dalla lavorazioni per la realizzazione delle gallerie di
servizio, in prossimità del torrente Lemme.
Negli ultimi mesi sono proseguiti gli incontri tra l’ Italferr, società di
ingegneria delle Fs a cui era stata affidata la progettazione del Terzo
Valico dopo la rescissione della concessione a Tav e a Cociv, e tecnici
della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria e dei Comuni
piemontesi, per lo studio di possibili soluzioni progettuali che
diminuissero l’ impatto ambientale dell’ opera. Si era addirittura
ipotizzato un progetto in comune fra le Fs e le Amministrazioni locali.
Il tutto senza aver la minima copertura economica.
Forse il motivo di tanta ostinata determinazione risiede nella lucida
analisi dell'onorevole Ferdinando Imposimato, laddove nel suo libro
"Corruzione ad Alta Velocità" (pagina 116) sostiene che "Tutti i gruppi di
Tangentopoli erano stati accontentati, eppure vi erano ancora dei problemi,
ma anche questi vengono risolti con la costruzione dell'ultimo consorzio
per la tratta più incerta, il Cociv, per la Genova - Milano. Un consorzio
anomalo, senza una capogruppo, anche se fra le sei imprese che lo
costituiscono, il 3 dicembre 1991, i due gruppi più rappresentati sono
quelli del cavalier Salvatore Ligresti con la Grassetto e il gruppo
Montedison - Ferruzzi con la Gambogi".
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Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde
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