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Petizioe x l'Ecuador: URGENTE



BLOCCATE L'OLEODOTTO IN ECUADOR!!!
IL DESTINO DELLE FORESTE SARA' DECISO LUNEDI' 14 GENNAIO 2002!!!
http://forests.org/emailaction/ecuador.htm

Per chiedere alla Banca e al governo della Westphalia di bloccare i
finanziamenti al consorzio di multinazionali (tra cui AGIP) che sta
costruendo un oleodotto in Ecuador, compromettendo delicati ecosistemi e
popolazioni indigene, UTILIZZATE IL FORM DI QUESTO URL
http://forests.org/emailaction/ecuador.htm
Basta inserire il proprio nome e la propria email. Fate presto!!

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BACKGROUND:
Ecuador: Continua la protesta non violenta contro l'oleodotto AGIP
9 Gennaio 2002 - Gruppi di studenti, residenti e ambientalisti sono
impeganti dalla scorsa settimana nella protesta non violenta contro la
costruzione dell'olodotto voluto da un consorzio di multinazionali
petrolifere (tra cui l'italiana AGIP) nella riserva Mindo Nambillo. Molti
manifestanti sono saliti sugli alberi e hanno costruito piattaforme sui cui
vivere fino alla fine della protesta, altri si sono incatenati alla base
degli alberi. Secondo alcuni media locali, le forze "dell'ordine" si
starebbero preparando per far spostare con la forza i dimostranti. A causa
delle proteste, il consorzio di multinazionali ha deciso di sospendere le
operazioni fino alla fine della stagione delle piogge (Aprile). Ma Accion
Ecologica sostiene che tale decisione sarebbe scaturita dalla decisione del
governo della Westphalia a Nord del Reno (Germania) di indire un'assemblea
per il 14 Gennaio. Il governo della Westphalia infatti possiede il 43% della
Westdeutsche Landesbank, la banca che finanziera' l'oleodotto con 900
milioni di dollari. L'assemblea stabilira' se la costruzione dell'oleodotto
viola o meno le norme internazionali a cui la banca si attiene secondo un
accordo stipulato con l'UNEP che prevede l'impegno delle banche (che
aderiscono all'accordo) a far si' che chi chiede i prestiti sia disposto a
rispettare tutte le regolamentazioni ambientali a livello locale, nazionale
e internazionale [le banche che hanno firmato l'accordo sono 163, ndt]. Ma
molte ONG (Organizzazioni Non Governative) sostengono che il progetto viola
anche le linee guida minime stabilite dalla Banca Mondiale. Per la banca
tedesca, gli standard della World bank sono un prerequisito necessario per
concedere il prestito. Gli scorsi mesi, il primo ministro, il ministro
dell'ambiente nonche' parlamentali e attivisti dei Verdi della Westphalia
hanno sollevato molte proteste sul coinvolgimento della banca nel progetto e
Amazon Watch ha chiesto al parlamento di fare il possibile affinche' la
banca blocchi il finanziamento. L'oleodotto richiedera' 2.5 miliardi di
dollari per i prossimi 5 anni, e gran parte del suo percorso passa per aree
protette coperte da foreste vergini e terre indigene. Le ONG ambientaliste e
per i diritti umani chiedono da tempo la cancellazione del progetto.
Intanto e' stata scoperta una fuoriuscita di greggio da una vecchia stazione
di esplorazione petrolifera appartenente alla compagnia statale Petroecuador
(la stessa responsabile dell'incidente alle Galapagos). Il petrolio
fuoriuscito sta inquinando l'habitat dei rari tapiri della foresta
amazzonica i quali lo stanno ingerendo assieme al sale che leccano dal
suolo. La scoperta e' stata fatta da un gruppo di indigeni locali mentre
cacciavano. Questi indigeni intendono avviare progetti di ecoturismo al
posto dello sfruttamento petrolifero, facendo da guida agli ecoturisti che
vogliono ammirare o studiare gli animali della foresta. Fonti: Friends of
the Earth Int.; ENS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it