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Fabiocchi NEWS 7 Gen 2002
-OGM: Cina pubblica i dettagli sulle nuove norme
-USA: ONU condanna le esportazioni di sostanze chimiche
-Foreste: la Cambogia sospende le operazioni di taglio
-UNESCO: 31 nuovi siti dichiarati patrimonio dell'Umanita'
-Arabia Saudita: Quando finira' il silenzio degli alleati?
-ONU: Il 2002 e' l'anno dell'ecoturismo e delle montagne
-Giappone: Barriera corallina distrutta per una base militare USA
-Foreste: la Banca Mondiale approva il prestito alla Papua N. Guinea
-WWF: In pericolo la Valle di Arreu nei Pirenei
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@inwind.it
Pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana , www.ecplanet.net
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OGM: Cina pubblica i dettagli sulle nuove norme
7 Gennaio 2002 - Il Ministero dell'agricoltura cinese ha rivelato i dettagli
delle nuove norme in materia di Organismi Geneticamente Modificati (OGM).
Secondo il comunicato pubblicato dal governo tutte le compagnie estere che
esportano OGM in Cina dovranno ottenere un certificato di sicurezza che
assicuri la non-pericolosita' (ad esseri umani, animali o all'ambiente) dei
prodotti importati e certifichi che il paese esportatore sia quello in cui
realmente e' prodotta la merce e che esso abbia condotto i test necessari a
stabilire la pericolosita' del prodotto. Il certificato deve essere pronto
prima che il contratto (con gli acquirenti cinesi) sia firmato. Inoltre
tutti i carichi di OGM devono essere adeguatamente etichettati, altrimenti
verranno rispediti indietro o distrutti. Tali norme entreranno in vigore il
20 marzo 2002. Fonte: REUTERS; trad. di Fabio Quattrocchi
fabiocchi@inwind.it
Vedi anche http://www.verdinrete.it/verditoscana/fabionews/8giu.html
USA: ONU condanna le esportazioni di sostanze chimiche
18 Dicembre 2001 - Fatma Zora Ouhachi-Vesely, la relatrice della Commissione
sulle sostanze tossiche istituita dall'Alto Commissariato sui Diritti Umani
(UNHCHR), ha condannato le esportazioni di sostanze chimiche tossiche degli
USA verso paesi in via di sviluppo (PVS). Le stesse sostanze sono vietate
negli USA. "Anche se una cosa non e' illegale, puo' comunque essere
immorale" ha detto Vasely. Tra il 1996 e il 2000 gli USA hanno esportato
500,000 tonnellate di pesticidi identificati come pericolosi (o
potenzialmente pericolosi) per la salute in quanto cancerogeni, gran parte
di tali esportazioni e' andato nei PVS ed usato in agricoltura. Secondo
l'ILO (International Labor Organization) dal 65 al 90% dei bambini che
lavorano in Africa, Asia e America latina lavorano nel settore agricolo.
Questi bambini sono esposti ai pesticidi nei campi e attraverso l'acqua che
bevono. La relatrice Vasely sostiene che i pesticidi non sono adeguatamente
etichettati e i consumatori dei PVS non vengono informati dei rischi che
corrono. I funzionari del governo statunitense le hanno detto che spesso gli
accordi di libero scambio (di fatto voluti e sostenuti dagli USA)
impediscono di rifiutare l'esportazione di sostanze che vengono vietate
(solo) a livello nazionale. Le ONG le hanno riferito che la domanda dai PVS
di queste sostanze e' il risutato delle campagne promozionali che le
multinazionali conducono in quei paesi. Inoltre i PVS non sono capaci di
risolvere gli effetti negativi di queste sostanze sulla salute. Secondo
Vasely, le sostanze tossiche ritornano negli USA tramite le importazioni di
cibo da quei paesi. La Commissione e' stata istituita dall'UNHCHR per
esaminare gli attuali trends sul trasferimento internazionale di materiali e
conoscere il loro impatto sui diritti umani. Per maggiori info:
http://www.unhchr.ch/html/menu2/7/b/mtow.htm
Fonte: ENS; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
Foreste: la Cambogia sospende le operazioni di taglio, mentre
22 Dicembre 2001 - Il Primo Ministro della Cambogia, Hun Sen, spinto dalla
critiche internazionali, ha annunciato la sospensione di tutte le operazioni
di taglio delle foreste a partire dal 1 Gennaio 2002. Global Witness, l'ONG
britannica che da anni si batte per i diritti umani e contro la
deforestazione in Cambogia, plaude alla decisione e chiede che la moratoria
diventi veramente effettiva e tutte le operazioni siano sospese. Global
Witness chiede la sospensione e la cancellazione delle concessioni sin dal
1996 quando divento' evidente che le multinazionali erano responsabili della
distruzione delle foreste cambogiane: unica risorsa economica del paese. Le
multinazionali hanno saccheggiato la Camogia per anni ricorrendo alla
corruzione dei politici, e a spese del paese e del suo popolo. Il paese
starebbe molto meglio senza le multinazionali come dimostrato dall'alluvione
del 2000 che e' stata la peggiore degli ultimi 70 anni e che, secondo l'ONU,
sarebbe stata causata proprio dalla deforestazione generando danni pari a
156 milioni di dollari. Molto piu' di quanto la deforestazione abbia fatto
guadagnare dal 1994 a 2000 ovvero 94 milioni di dollari. L'alluvione ha
distrutto il 15% delle piantagioni di riso, un terzo delle strade, 3000
ponti, 1000 scuole e 170 centri di cure. La moratoria durera' finche' il
governo non avra' riformato il settore. Fonte: Global Witness; trad. di
Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
UNESCO: 31 nuovi siti dichiarati patrimonio dell'Umanita'
13 Dicembre 2001 - L'UNESCO ha inserito 31 nuovi siti nella lista delle aree
considerate Partimonio dell'Umanita'. La lista ora comprede 721 aree i 124 e
per la prima volta compaiono Israele e Botswana. 25 dei nuovi siti sono di
importanza culturale, 6 di interesse naturalistico. Inoltre si e' estesa
l'importanza di 6 siti gia' presenti nella lista, tra cui la riserva delle
isole Galapagos originariamente dichiarate patrimonio dell'Umanita' solo per
importanza culturale, ed adesso anche per interesse naturalistico. La
riserva comprende 133,000 km2 e nel suo genere e' la piu' estesa del Terzo
Mondo. La lista e' disponibile a questo URL: http://www.unesco.org/whc
Fonte: UNESCO; trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
Arabia Saudita: Quando finira' il silenzio degli alleati?
19 Dicembre 2001 - In un rapporto di 15 pagine, Human Rights Watch (HRW) ha
ricordato la violazione di diritti umani fondamentali in Arabia Saudita. La
famiglia regnante si dimostra intollerante verso qualsiasi opposizione
politica, limita i diritti delle donne, la liberta' religiosa (sia per
Musulmani che per non Musulmani) e la liberta' di espressione. HRW chiede
l'immediata riforma del sistema politico e incita i partner commerciali
dell'Arabia (USA, Giappone ed UE) ad usare il loro peso politico per
spingere alla riforma. La mancanza di diritti umani in Arabia dovrebbe
essere in cima dei rapporti bilaterali, e non ignorata in cambio del
commercio di armi e petrolio. Fonte: Human Rights Watch; trad. di Fabio
Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
ONU: Il 2002 e' l'anno dell'ecoturismo e delle montagne
Gennaio 2002 - Il 2002 e' stato designato dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite come anno dell'eco turismo. Per maggiori info:
http://www.uneptie.org/pc/tourism/
Le nazioni leader del settore sono Costa Rica, Ecuador e Madagascar.
Quest'ultimo nel 1999 ha ricevuto 138,000 turisti di cui i due terzi
venivano dall'ecoturismo, ed annualmente il numero dei visitatori aumenta
del 15%. Secondo le organizzazioni ambientaliste locali ed internazionali
l'eco turismo potrebbe contribuire a fermare la deforestazione in un paese
tra i piu' poveri del mondo che ha gia' perso l'80% della copertura
forestale originaria, mentre il resto sta per essere distrutto per dar
spazio ai pascoli e ricavare legname da ardere necessari alla popolazione
ridotta a miseria. Nel Masoala National Park i turisti pagano 8 dollari per
accedere all'area protetta, e i ricavi vengono investiti in progetti di
sviluppo delle comunita' locali e l'istruzione. I funzionari governativi che
gestiscono il parco sostengono che il progetto sta funzionando e sta
convincendo le comunita' sul fatto che anche non distruggendo le foreste si
possono ottenere guadagni. Purtroppo l'eco turismo e' presente solo in pochi
siti del Madagascar a causa della carenza di infrastrutture. E mentre in
questi siti la deforestazione e' pressocche' nulla, al di fuori dei loro
confini il taglio procede al ritmo di 200,000 ettari all'anno. Attualmente
appena l'1.9% del Madagascar e' protetto da parchi nazionali. Gli
agricoltori dicono di essere costretti a tagliare le foreste perche' non
hanno soldi e nulla da mangiare. "Siamo consapevoli del danno che abbiamo
fatto, ma non abbiamo altre alternative" dice uno di loro. Lo sviluppo
dell'ecoturismo potrebbe contribuire a cambiare le condizioni della
popolazione.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha desagnato il 2002 anche come l'anno delle
montagne. La FAO fa notare come dei 27 conflitti attualmente esistenti, 23
si svolgano in regioni montuose. Secondo il direttore dell'Organizzazione e'
urgente portare la pace in quelle aree, in quanto la pace e' la condizione
fondamentale per garantire forniture di derrate alimentari e per avviare i
progetti di sviluppo sostenibile. Le Nazioni Unite hanno proclamato l'anno
delle montagne per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale
sull'importanza degli ecosistemi e del patrimonio culturale presenti sulle
montagne. Kofi Annan ha detto che le immagini satellitari mostrano
un'evidente perdita di copertura forestale in queste regioni. Le specie sono
messe in pericolo dalla perdita di habitat e dai cambiamenti climatici,
mentre le tradizioni e le conoscenze indigene stanno scomparendo. Le regioni
montuose rappresentano il 50% delle riserve di acqua dolce mondiali, ma i
fiumi vengono inquinati sempre di piu'. Fonti: UNEP; REUTERS; ENS; trad. di
Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
Giappone: Barriera corallina distrutta per una base militare USA
28 Dicembre 2001 - Il governo di Tokyo ha approvato la costruzione di una
base militare aerea statunitense nell'isola di Okinawa. Secondo gli
ambientalisti l'operazione comportera' la distruzione di una parte della
barriera corallina. L'attuale aeroporto e' stato contestato per generare
inquinamento acustico e Washington si era impegnata a trasferirlo. Ma con un
referendum del 1997 i residenti bocciarono il traferimento proposto. Gli
abitanti di Okinawa (che ospita meta' dei soldati statunitensi presenti in
Giappone) chiedono da tempo che i militari americani lascino l'isola. Il
governo regionale di Okinawa ha chiesto che la presenza dei soldati USA
nell'isola non superi il 2015; ma per Washington questo e' un limite
inaccettabile. Intanto Tokyo ha promesso ingenti investimenti all'isola se
il governo locale permettera' la costruzione della base, ma i politici
locali non vogliono trattare se prima non si stabilira' un limite alla
presenza dei soldati americani nel loro territorio. Fonte: REUTERS; trad. di
Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it
Foreste: la Banca Mondiale approva il prestito alla Papua N. Guinea
20 Dicembre 2001 - Nonostante l'opposizione degli ambientalisti e dei
proprietari terrieri, la Banca Mondiale ha approvato un prestito di 17.36
mln di dollari e una donazione di 17 mln di dollari alla Papua Nuova Guinea.
Il denaro sara' investito in un progetto per la conservazione di importanti
ecosistemi forestali. Il prestito prevede come condizione la moratoria sulla
concessione di nuovi tagli, ma secondo i proprietari terrieri e le ONG
ambientaliste, ne' la World Bank ne' il governo di Port Moresby stanno
rispettando tale condizione. Nulla e' stato fatto per fermare il taglio
(illegale) di alberi, e l'espropriazione di terreni da parte dello stato e'
continuata. Secondo alcune fonti molti proprietari sarebbero stati
imprigionati e torturati. Fonte: Forests.org; trad. di Fabio Quattrocchi
fabiocchi@inwind.it
WWF: In pericolo la Valle di Arreu nei Pirenei
La Valle di Arreu, una delle ultime valli incontaminate dei Pirenei in
Spagna, e' minacciata a causa dei piani che prevedono l'espansione degli
impianti sciistici appartenenti alla societa' privata Baqueira-Beret. Il
governo autonomo della Catalogna aveva incluso l'area nella lista delle
proposte sui siti di Importanza Comunitaria, nell'ambito della Direttiva
Europea sugli Habitat. Nonostante cio', ha deciso di ridurre di 25,000
ettari il sito proposto in modo da favorire l'espansione degli impianti
sciistici. L'area ospita abeti e pini neri che sono l'habitat di specie rare
come orsi bruni, gufi di Tengmalm e molti altri. Secondo il WWF-Spagna, il
governo della Catalogna sta violando la direttiva sugli habitat che prevede
che nelle aree proposte si realizzino solo progetti di interesse comune e a
patto di non causare danni all'ecosistema. Per il WWF e' inaccettabile che
il governo ceda ad una compagnia privata un'area incontaminata che essa
potrebbe distruggere per interessi economici. Il WWF e altre ONG hanno
presentato un progetto alternativo a quello della Baqueira-Beret che avrebbe
un impatto di gran lunga minore. Per esprimere la vostra preoccupazione e'
possibile mandare un'email di protesta tramite questo URL
http://passport.panda.org/campaign/index.cfm?campaign=2109 Fonte: WWF Int.;
trad. di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it