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TAV torna in pista
Gazzeta Lunedi 19.11.01
TAV torna in pista
Disegno di legge del ministro Lunari per le infrastrutture
Gli ambientalisti “Appalti senza gara, un provvedimento da prima
repubblica”.
A volte ritornano. In realtà era un ritorno quasi scontato ormai quello di
TAV edel consorzio Cociv sulla scena del terzo valico genovese, dopo che il
ministro Pietro Lunari aveva ripetutamente annunciato la volontà di
riaffilare ai vecchi consorzi la costruzione delle tratte delle linee ad
alta velocità (o ad alta capacità secondo la definizione più recente) non
ancora iniziate. E adesso alle parole seguono i primi fatti.
Nel disegno di legge sulle infrastrutture collegato alla legge
finanziaria e approvato dal consiglio dei ministri il 15 novembre
scorso infatti si cancella la norma varata dal Parlamento nella scorsa
legislatura che rescindeva per le linee ad alta velocità non ancora avviate
i contratti stipulati dalle ferrovie con TAV. Contratti siglati a
trattativa privata alla fine del ’92 proprio pochi giorni prima che
entrasse a normativa europea che prescrive il ricorso alle gare di appalto.
La rescissione riguardava soltanto le tratte per le quali non erano ancora
iniziati i lavori e, fra queste, c’era appunto al linea Genova – Milano di
cui il Terzo Valico rappresenta di fatto uno stralcio.
Adesso il ritorno sulla scena di Tav come “general contractor” anche
per le tratte non ancora cantierate, apre la strada al rientro in
attività del discusso consorzio Cociv, concessionario dei lavori per la
linea Genova – Milano.
Il disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri dovrà seguire
l’iter parlamentare per la sua definitiva approvazione ma, visto che nella
maggioranza di centro destra non dovrebbero esserci opposizioni su questo
punto, è probabile che non sia modificato in questa parte anche se resta
da vedere come si potrà conciliare con la normativa europea.
Il ministro Lunari e altri esponenti del governo hanno motivato la
scelta di ripristinare i vecchi contratti con la volontà di accelerare i
tempi per la realizzazione di queste opere evitando le gare.
Ma la decisione sta già suscitando dure prese di posizione da parte
degli ambientalisti che si erano battutio da anni per la rescissione
dei contratti con Tav e Cociv in nome di un criterio di trasparenza e
di una logica di risparmio. La senatrice Anna Donati ha già
preannunciato a nome dei verdi una dura opposizione in Parlamento e un
ricorso all’autorità Antitrust e a quella per i Lavori Pubblici per
segnalare la “palese violazione delle norme italiane e europee” nel
settore degli appalti.
Antonio Bruno, vice presidente del Consiglio Comunale ed esponente di
Sinistra Verde nel gruppo di Rifondazione Comunista giudica “un atto
gravissimo” la decisione del governo “che – accusa- ha sviluppato
un’operazione da Prima Repubblica risuscitando un consorzio fortemente
chiacchierato, che ha avuto in concessione l’opera senza uno straccio
di gara, in regime di perfetto monopolio.”. Secondo Bruno
è “incredibile che Cociv possa ricandidarsi alla costruzione della
linea ad alta velocità Genova Milano dopo che ha prodotto un progetto
da buttare e soprattutto senza alcuna giustificazione economica e
trasportistica. Evidentemente – aggiunge – questa destra vuole
combattere i monopoli solo nei settori sociali mentre affida a
trattativa privata le grandi opere.”
E questo è solo il primo atto di uno scontro che avrà sicuramente altre
puntate.
Annamaria Coluccia.
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Antonio Bruno
vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde
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