WWF: L'UE deve fermare il sovrasfruttamento delle risorse
ittiche
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it
Fonte: WWF International http://panda.org
23 Settembre 2001 - A livello globale, circa il 75% delle
specie ittiche commercialmente valide sono sfruttate al limite della
rigenerazione o sovrasfruttate. La pesca eccessiva sta mettendo in pericolo
l'ambiente marino e le comunita' di pescatori tanto in Europa quanto nel
Terzo Mondo. L'Unione Europea e' una delle maggiori responsabili di tale crisi,
infatti i due terzi degli stock ittici dell'Atlantico nord orientale sono
sovrasfruttati. Il merluzzo e il nasello sono sull'orlo del collasso.
Le flotte europee di pescherecci danneggiano anche gli
stock ittici del Terzo Mondo grazie ad accordi stipulati con i governi dei paesi
costieri. Le risorse marine di diverse nazioni in via di sviluppo rischiano di
esaurirsi a causa delle flotte sussidiate dall'UE, minacciando quella che per
molte comunita' locali rappresenta la principale fonte di cibo.
Sono in pericolo anche le specie catturate "accidentalmente",
come i delfini, focene, uccelli marini e tartarughe. Nel Mare del Nord, nel Mar
Baltico e del Mar Celtico ogni anno vengono catturate accidentalmente dalle reti
7.500 focene, ovvero il 4,3% della loro popolazione totale. Ogni anno nel solo
Mediterraneo rimangono vittime delle reti 60,000 tartarughe.
L'UE sta rivedendo la Politica Comune Europea per la Pesca.
La Commissione Europea ha pubblicato un Green Paper presentando le sue proposte
per la riforma, ed ha invitato i cittadini europei ad esprimere la propria
opinione.
Il WWF chiede che:
-vengano ridotti e riformati dei sussidi europei alle flotte
di pescherecci;
-venga ridotta la capacita' di pesca deile flotte;
-si attuino programmi di ricovero a lungo termine per le
specie sovrasfruttate;
-si stipulino accordi con i paesi del Terzo Mondo tenendo
conto dello sfruttamento sostenibile.
Puoi aderire alle richieste del WWF sottoscrivendo la
petizione elettroca che trovi in questo sito:
Per maggiori informazioni sulla riforma: http://europa.eu.int/comm/fisheries/policy_it.htm |