-OGM: L'UNDP si schiera a favore delle
biotecnologie in agricoltura
-OGM: L'Australia vuole piantare alberi GM in
Vietnam
-Clima: I carbon sinks non risolveranno il riscaldamento
globale
-WTO: L'ingresso della Cina nel WTO offre una 'fortuna del
diavolo' agli USA
-OGM: Greenpeace denuncia un sito di grano GM illegale in
Brasile
-Agricoltura: Uno studio conferma la convenienza dell'agr.
biologica
-Ambiente: La biodiversita' e' necessaria per il
funzionamento degli ecosistemi
-WWF: I giacinti acquatici minacciano 100,000 kmq di paludi
indonesiane
-Congo: Multinazionale tedesca rinuncia al taglio di una
foresta
Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it
pubblicato su www.verdinrete.it/verditoscana
e www.ecplanet.net
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Fabiocchi consiglia: www.geocities.com/InceneritoreLivorno Contro
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OGM: L'UNDP si schiera a favore delle biotecnologie in
agricoltura
8 Luglio 2001 - Il prossimo 10 Luglio, il presidente
Messicano Fox e l'amministratore dell'UNDP (United Nations Development
Programme) presenteranno il Rapporto Annuale sullo Sviluppo Umano (Human
Development Report). Il rapporto critica la posizione di alcuni paesi
industrializzati in merito alle biotecnologie. Secondo il rapporto, queste
posizioni, che non tengono conto della necessita' e delle richieste dei PVS di
aumentare i raccolti, potrebbero ritardare la possibilita' di nutrire le
popolazioni povere. I consumatori occidentali che non devono affrontare la
scarsezza di cibo, si preoccupano solo della sicurezza alimentare e della
perdita di biodiversita'; ma le comunita' agricole del Sud sono piu' interessate
ad aumentare la produzione, migliorare i valori nutrizionali degli alimenti e
usare meno pesticidi. L'amministratore dell'UNDP ha consigliato uno
sgurado alla storia recente e ha invitato ad abbandonare i pregiudizi
contro le nuove tecnologie. Fonte: New York Times; trad. di fabiocchi@genie.it
OGM: L'Australia vuole piantare
alberi GM in Vietnam
5 Luglio 2001 - Per raggiungere gli
obiettivi stabiliti dal protocollo di Kyoto, l'Australia piantera' 8,250 ettari
di foreste Geneticamente Modificate in Vietnam fatte per assorbire piu' anidride
carbonica dall'atmosfera. Piantate nell'arco di 5 anni, le foreste assorbiranno
annualmente una quantita' extra di CO2 equivalente a 21,500 tonnellate grazie ad
un incremento del 15% del volume degli alberi. Il progetto costera' circa 500
milioni di lire. Le piante usate saranno due: Acacia crassicarpa e Eucalyptus
tereticornis, entrambe importate dall'Australia. Queste piantagioni non solo
potrebbero minacciare la biodiversita', ma comporteranno anche lo spostamento
delle popolazioni indigene e il danneggiamento dei loro mezzi di sostentamento.
Il piano aiutera' potenzialmente il governo australiano a rispettare le
riduzioni previste da Kyoto, ma l'uso dei cosidetti "carbon sinks" e' ancora una
questione controversa nei negoziati per finalizzare il protocollo. Alle nazioni
industrializzate questo sistema piace perche' nei paesi poveri le terre e la
manodopera costano poco e quindi le riduzioni potrebbero essere raggiunte con
minori spese finanziarie. Tuttavia l'efficacia dei 'carbon sinks' e' messa in
dubbio da molte ONG le quali sostengono che il carbonio potrebbe tornare
indietro nell'atmosfera con gli incendi, o con le invasioni di insetti e molti
altri fattori. Inoltre queste piantagioni di alberi a crescita rapida potrebbero
soppiantare le foreste ancestrali con la scusa delle riduzioni, e apportare in
tal modo gravi danni agli ecosistemi. Fonte: Centre for Science and Environment;
trad. di fabiocchi@genie.it
Clima: I carbon sinks non risolveranno il riscaldamento
globale
9 Luglio 2001 - Secondo un rapporto prodotto dagli scienziati
della Britain's Royal Society, i cosidetti 'carbon sinks' non serviranno a
risolvere i cambiamenti climatici. Si sa ancora troppo poco su quanta CO2 possa
essere assorbita dai carbon sinks (bacini di carbonio, come foreste e campi
coltivati). I ricercatori sostengono che sono necessari metodi piu' efficaci per
calcolare quanto i carbon sinks riescono ad essorbire. Per il momento, quindi,
ridurre le emissioni alla fonte e' il miglior modo per ridurre il riscaldamento
dell'atmosfera terrestre. Il Professor John Shepherd dice che i bacini di
carbonio hanno una grandezza limitata e funzionano solo per pochi
decenni. Secondo il rapporto, questi bacini assorbono il 40% delle
emissioni di anidride carbonica e possono arrivare fino al 45%, ma il massimo
che assorbono equivale solo ad un quarto di quanto sia necessario entro il 2050
per prevenire ulteriori rialzi della temperatura globale. I ricercatori hanno
aggiunto che in futuro i carbon sinks potrebbero diventare loro stessi fonte di
emissioni di gas serra come il metano. Il beneficio dei carbon sinks e' che
offrono un beneficio immediato e forniscono un incentivo finanziario per
proteggere le foreste. Ma non sono una soluzione per il lungo termine, per
il quale occorrono riduzioni di emissioni, risparmio energetico e sviluppo
delle rinnovabili. Fonte: REUTERS; trad. di fabiocchi@genie.it
WTO: L'ingresso della Cina nel WTO offre una 'fortuna del
diavolo' agli USA
28 Giugno 2001 - In una conferenza alternativa che ha
preceduto la prima riunione a Ginevra del gruppo di lavoro per l'accesso della
Cina nel WTO, i Verdi del Parlamento Europeo (PE) hanno chiesto che ai
cittadini cinesi sia assicurato il rispetto dei diritti sociali, soprattutto con
l'arrivo delle multinazionali statunitensi che troveranno a disposizione molta
manodopera a basso costo. La disoccupazione negli ultimi anni e' cresciuta
enormemente a causa della riforma delle societa' statali e la poverta' presente
nelle campagne. La migrazione in massa dalle aree rurali a quelle urbane da'
vita a una popolazione senza diritti nelle citta'. Secondo l'europarlamentare
verde Caroline Lucas, le multinazionali sanno che trarranno enormi profitti
grazie al taglio delle tariffe doganali. I grandi del mondo stanno regalando
loro il mercato piu' grande del pianeta. Fonte: Greens/EFA Group; trad. di fabiocchi@genie.it
OGM: Greenpeace denuncia un sito di grano GM illegale in
Brasile
4 Luglio 2001 - Greenpeace ha denunciato l'esistenza di una
piantagione illegale di granoturco appartenente alla Monsanto nello stato
brasiliano di Sao Paolo. L'organizzazione ecologista ha riferito i fatti
all'Istituto Ambientale del Brasile (Ibama) e ai ministeri dell'agricoltura,
della sanita' e dell'economia. Nonostante le autorita' giudiziare brasiliane
abbiano ordinato la sospensione delle sperimentazioni di OGM, finora hanno
fatto nulla o poco per rendere effettiva l'ordinanza. Fonte: Agence France
Presse; trad. di fabiocchi@genie.it
Agricoltura: Uno studio conferma la convenienza dell'agr.
biologica
5 Luglio 2001 - Il settore agricolo convenzionale spesso
rifiuta le procedure usate in agricoltura biologica per il timore che queste
possano aumentare i costi di produzione. Un team di scienziati ha studiato la
coltivazione di pomodori in 18 aziende californiane, meta' delle quali
biologiche. I ricercatori hanno scoperto che l'eliminazione degli insetticidi
sintetici non porta all'aumento degli insetti nocivi e alla perdita del
raccolto. Infatti le comunita' di artropodi presenti nelle coltivazioni
biologiche erano formate da specie molto diverse, e le specie nocive avevano
piu' predatori. Alcuni gruppi di artropodi sono stati colpiti piu' dall'habitat
circostante e dalla pratica a maggese che dagli insetticidi. Lo studio dimostra
che l'uso di pesticidi chimici non porta netti benefici economici e le procedure
di agricoltura biologica possono mantenere un alto tasso di biodiversita'
mantenendo la produttivita' delle piantagioni. Fonte: Food Safety Network; trad.
di fabiocchi@genie.it
Ambiente: La biodiversita' e' necessaria per il funzionamento
degli ecosistemi
5 Luglio 2001 - Secondo uno studio pubblicato su NATURE,
preservare la biodiversita' terrestre non solo e' una buona idea, ma anche una
necessita'. La biodiversita', infatti, e' necessaria per il funzionamento ideale
degli ecosistemi. Alcuni scienziati hanno raccolto i dati di un esperimento
denominato BIODEPTH condotto in 500 terreni coltivati di sette paesi europei per
calcolare l'importanza delle interrelazioni tra le specie di piante. A meta'
degli anni '90 i ricercatori piantarono, in questi 500 siti, diversi tipi di
piante. Secondo i risultati dell'esperimento, la specializzazione delle piante
ai diversi ruoli influisce fortemente nel funzionamento
dell'ecosistema. Infatti la cooperazione tra le diverse specie porta ad un
uso piu' efficiente delle risorse. Prima si giustificava la conservazione della
biodiversita' con motivi estetici ed etici del tipo: "ci piace ed e' sbagliato
lasciare estinguere le specie". Adesso sappiamo che c'e' un'altra ragione:
la biodiversita' gioca un ruolo importante nel giusto funzionamento
dell'ecosistema. Fonte: Scientific American; trad. di fabiocchi@genie.it
WWF: I giacinti acquatici minacciano 100,000 kmq di paludi
indonesiane
6 Luglio 2001 - Il giacinto acquatico, pianta nativa del Sud
America, sta invadendo le paludi della Papua meridionale (in Indonesia) con
gravi conseguenze sulla biodiversita' della regione. Un gruppo di esperti del
WWF sono arrivati nella zona per valutare le proporzioni del fenomeno e hanno
constatato che il giacinto e' molto piu' diffuso di quanto si pensasse. Lo staff
del WWF sta consultando tutte le comunita' indigene locali per discutere su come
risolvere il problema. Le comunita' saranno coinvolte nell'azione di
biocontrollo della pianta infestante. Il loro compito sara' di allevare il
punteruolo Neochetina, un insetto predatore della pianta, e di rilasciarlo nelle
zone umide colpite. Molte aree sono gia' state infestate, ma se non si
interviene immediatamente la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente.
Fonte: WWF Int.; trad. di fabiocchi@genie.it
Congo: Multinazionale tedesca rinuncia al taglio di una
foresta
9 Luglio 2001 - Una multinazionale tedesca ha rinunciato a
tagliare una foresta del Congo considerata dai biologi come "l'Eden africano".
L'accordo tra il governo congolese e la societa' tedesca consiste (per la
multinazionale) nell'abbandonare i diritti di taglio della foresta Goualogo
Triangle (vasta circa 160 kmq); mentre il governo si impegna ad inserire i 160
kmq di foresta nel Nouabal-Ndoki National Park. L'area ospita scimpanze',
elefanti della foresta, colobi rossi, gorilla e altri grandi mammiferi oltre che
molti alberi di mogano. Secondo gli studi, che hanno spinto la
multinazionale a ritirarsi volontariamente, questa foresta non e' mai stata
toccata dall'uomo. La zona e' circondata da due fiumi e da paludi ricche di
biodiversita'. La societa' tedesca avrebbe potuto ottenere 40 mln di Dollari dal
taglio di questa foresta, ma non ha voluto niente in cambio per cedere i
diritti. Fonte: REUTERS; trad. di fabiocchi@genie.it
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