ONU: GLOBALIZZAZIONE E POVERTA' ALLA RADICE
DELL'EMERGENZA AMBIENTALE IN ASIA
Servono trilioni di Dollari per ripulire la regione Traduzione a cura di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it Fonte: UNESCAP - United Nations Economic and Social Commission for Asia and the Pacific (Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite per l'Asia e il Pacifico) 5 Giugno 2001 - Bangkok - Secondo il rapporto delle Nazioni Unite sull'ambiente dell'Asia e del Pacifico, le condizioni ambientali della regione sono nettamente peggiorate rispetto a quelle del 1992, anno dell'Earth Summit. Le sfide ambientali identificate negli anni '90 continuano a colpire la regione e sono aggravate da nuove sfide legate alla crescente poverta' e alla rapida globalizzazione. Con la scomparsa di interi ecosistemi, la popolazione rurale, soprattutto poveri, si e' spostata in massa nelle citta'. Di conseguenza negli ultimi 20 anni la popolazione urbana dell'Asia e del Pacifico e' raddoppiata raggiungendo il numero 1.4 miliardi di individui. L'ONU chiede immediati provvedimenti per risolvere la situazione, altrimenti l'ambiente continuera' a degradarsi ad un ritmo catastrofico. Si prevede che nei prossimi 20 anni il numero di persone che si stabiliranno in citta' crescera' di 800 mln, cioe' 150,000 al giorno. La globalizzazione ha provocato gravi danni alle risorse naturali e all'ambiente negli ultimi decenni. Ha contribuito alla perdita di foreste e biodiversita' cercando di massimizzare i guadagni dalle esportazioni delle risorse. Le crisi finanziarie dell'Asia hanno avuto diversi effetti negativi sull'ambiente. In molti paesi, la spesa per l'ambiente e' stata ridotta diminuendo gli investimenti finalizzati alla conservazione delle risorse, all'alleviamento del degrado ambientale e allo sviluppo di tecnologie pulite. Sono in aumento anche il degrado del suolo e la desertificazione. Si stima che le perdite annuali dovute alla desertificazione e al degrado ammontino a 10 miliardi di Dollari nell'Asia meridionale, e a 700 mln nell'Asia Nord orientale. In Asia centrale le perdite equivalgono al 3% del PIL. I calcoli dicono che quasi 500 mln di asiatici sono stati colpiti direttamente o indirettamente dalla desertificazione. La qualita' dell'acqua e' peggiorata a causa dall'interazione di vari fattori come lo scarico incontrolato di liquami e rifiuti industriali, le sostanze chimiche usate in agricoltura e gli escrementi umani non trattati. Alcuni passi in avanti sono stati fatti, anche grazie all'ONU. Ma i finanziamenti sono la questione chiave per affrontare queste sfide ambientali. Il rapporto dell'ONU stima che serviranno 10 trilioni di Dollari in 25-30 anni per risolvere i problemi ambientali della regione. |