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energia il piano bush



da boiler.it di venerdi 25 maggio 2001

 ENERGIA
Ecco il piano Bush-Cheney

articolo ripreso (e rielaborato) da e-gazette
  
 IL COSTO per proteggere lo stile di vita americano e preservare le riserve
comporterà un aumento del 33 per cento nei consumi energetici nei prossimi
vent’anni. Per soddisfare il fabbisogno si deve dunque puntare
all’incremento dell’offerta delle fonti di energia. È questo il punto di
partenza della strategia Usa sull’energia, messa a punto da una task force
guidata dal vicepresidente, Dick Cheney e presentata nei giorni scorsi dal
presidente George W. Bush.
Quindi, ci saranno nuove ricerche nel campo petrolifero, più centrali
elettriche e una particolare attenzione sarà destinata allo sviluppo
dell’energia nucleare. Inoltre, il sistema di trasporto sarà rinnovato con
più linee elettriche di trasmissione e nuovi gasdotti. Saranno anche
smantellate le barriere legislative che rallentano la produzione di energia
elettrica, idrica, nucleare e derivata dal carbone e dal gas e ogni nuovo
provvedimento legislativo dovrà valutare il suo "impatto energetico". Ci
saranno anche incentivi per promuovere l’utilizzo di tecnologie più
efficienti e a minore impatto ambientale a favore sia del singolo cittadino
sia delle aziende.
Ma vediamo punto per punto la ricetta americana anti-crisi:
Forniture. Una parte della riserva naturale dell’Artic national wildlife
refuge in Alaska sarà aperta a nuove trivellazioni di petrolio e attività
di ricerca. Incentivi finanziari saranno stanziati per attività di
esplorazione fuori dalle coste della Florida e della California e
probabilmente sarà prevista una riduzione delle royalty governative per
rendere le nuove attività più allettanti per gli investitori. Due milioni
di dollari saranno destinati alla ricerca nel campo dell’industria
mineraria del carbone e 1,2 miliardi andranno alle fonti di energia
alternativa e rinnovabile.
Saranno semplificate le procedure burocratiche per ottenere le licenze per
le centrali nucleari e saranno introdotti incentivi fiscali del valore di
1,5 miliardi di dollari per facilitare la vendita degli impianti
dell’atomo. Il piano chiede inoltre al Congresso di rinnovare il
Price-Anderson Act, che protegge le società dai costi derivanti dalla
responsabilità per catastrofi. Infine, il dipartimento dell’energia sta
lavorando per individuare un luogo "sicuro e permanente" per una discarica
nazionale dei rifiuti nucleari – il luogo prescelto potrebbe essere,
secondo voci non confermate, Yucca Mountain nel Nevada, a novanta
chilometri da Las Vegas, sito sul quale si discute da anni – e il divieto
di riutilizzare il carburante nucleare sarà eliminato.
Infrastrutture. Le agenzie federali avranno la facoltà di espropriare
terreni per la costruzione di elettrodotti e nuova rete nazionale elettrica
rimpiazzerà l’attuale miscuglio di collegamenti locali. Nel frattempo,
saranno anche posate 38 mila miglia di condutture per il gas.
Regolamentazioni. Le leggi governative sul petrolio, il carbone e il gas
saranno riviste per eliminare gli ostacoli inutili all’espansione dei
settori. Anche la regolamentazione sulle piattaforme off-shore di petrolio
e di gas, nonché sulle centrali idroelettriche saranno meno restrittive.
Inoltre, tutti i nuovi provvedimenti dovranno includere una valutazione
sull’impatto energetico.
Efficienza e controlli. I controlli sulle emissioni degli impianti
energetici includeranno nuovi target di riduzione per l’anidride solforosa,
l’ossido d’azoto e il mercurio. Le altre emissioni saranno soggette a
misurazioni più flessibili. In ogni caso, saranno concessi finanziamenti
per ridurre l’inquinamento. Crediti d’imposta saranno riconosciuti agli
impianti di cogenerazione puliti, ai cittadini che acquistano auto ibride o
pannelli solari.