WWF: L'UE deve prendere provvedimenti urgenti
per controllare le sostanze chimiche
Fonte: WWF European Programme Office http://panda.org/epo
Traduzione di Fabio Quattrocchi mailto:FABIOCCHI@Genie.it
Brussels, Belgio - 17 Aprile 2001 - Attualmente ogni persona adulta cammina con dozzine di sostanze chimiche tossiche nel suo corpo. Queste sostanze sono diffuse e alcune sono trasmesse dalla madre al bambino nel feto e poi con l'allattamento. Probabilmente non esiste essere vivente senza tracce di sostanze chimiche di natura antropogenica. Nell'Unione Europea si ci sono circa 30,000
sostanze chimiche commerciate in quantita' superiori alla tonnellata - gran
parte di esse non hanno mai avuto adeguate valutazioni di
sicurezza.
Ma adesso l'UE ha fatto un grande passo avanti -
proponendo un nuovo sistema per registrare, valutare ed approvare le sostanze
chimiche. La Commissione Europea ha pubblicato il suo piano lo scorso Febbraio e
adesso e' al vaglio dei governi dell'Unione che dovrebbero dare il via
libera.
Le aziende che producono le sostanze chimiche
tossiche dovranno provare la sicurezza di cio' che mettono sul mercato. Il WWF
ritiene grave che nella proposta non ci sia un sistema che vieti la
commercializzazione di una sostanza su cui non si e' condotto alcun
test.
Per esempio non tutte le fragranze sintetiche
saranno soggette a previa autorizzazione. Ma tali fraganze sono ugualmente
persistenti e si accumulano nei tessuti adiposi. Queste fraganze sono molto
diffuse: sono usate come fraganze a basso costo nei saponi, nei profumi, nei
prodotti per capelli e molti altri prodotti. Tali sostanze chimiche poi
finiscono a mare e si depositano nei tessuti dei pesci, granchi e
cozze.
Secondo il WWF, la proposta dell'UE non e'
severa quanto dovrebbe, ma e' il minimo che si potesse fare. C'e' molta
incertezza scientifica sugli effetti di queste sostanze sulla salute umana e
animale. Il WWF sta chiedendo ai governi dell'Unione di non indebolire le
proposte e di dare subito il via libera. Attualmente il 'white paper' dell'UE
afferma che e' necessaria ulteriore ricerca per decidere come si dovrebbero
trattare queste sostanze. Ma e' essenziale intervenire ora e non in futuro
quando il problema sara' incontrollabile. Gli interessi del
cittadino devono prevalere su quelli dell'industria.
E' possibile mandare un'email al ministro dell'Ambiente
Inglese e al Primo Ministro Tedesco per chiedere di non indebolire la proposta e
approvarla nel piu' breve tempo possibile.
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