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ilva cornigliano: troppe morti per tumore



dal corriere mercantile di martedi 3 aprile 2001

TROPPE MORTI PER TUMORE
decessi nettamente superiori rispetto al resto della citta'
i raggelanti riscontri della consulenza epidemiologica disposta dalla
magistratura inquirente
di attilio lugli

Tra il 1988 e il 95 a Cornigliano , rispetto a Genova, la mortalita' e'
risultata aumentata del 23 per cento tra gli uomini, la popolazione
femminile ha evidenziato una mortalita' superiore a Genova del 55 per cento
e del 60 rispetto a Rivarolo.
Poche righe di storia industriale genovese che parlano di morte. Sono i
dati contenuti nella consulenza epidemiologica voluta dalla procura della
Repubblica. L'incarico di spiegare qual e' stato l'impatto
dell'inquinamento delle Acciaierie sulla popolazione  circostante era stato
affidato ai dottori Valerio Gennaro e Federico Valerio - dell'Ist - e
all'ingegner Gian Carlo Parodi.
La loro indagine ora e' finita. E' come una deflagrazione che scuote la
citta'.
Dicono i periti: Da circa quarantanni e' noto l'effetto dell'inquinamento
sulla salute. L'inquinamento prodotto da una singola, ma ampia sorgente
qual e' un impianto siderurgico causa gravi effetti sulla salute della
popolazione.
Il loro lavoro e' concentrato sulla localizzazione e quantificazioni delle
sorgenti inquinanti, sull'identificazione qualitativa delle fonti e delle
emissioni e sulla quantificazione delle emissioni aeriformi.
Tutti gli elementi fin qui raccolti concordano nel suggerire un
consistente, continuato ed etereogeneo inquinamento provocato dalle
emissioni aerodiffuse dell'acciaieria.

indagini epidemiologiche sulla salute della popolazione

nella consulenza si ricorda che lo stato di salute della popolazione di
Cornigliano e' stato studiato, a oggi, con due indagini epidemiologiche.
Dati che erano sfuggiti a tutti, ma che erano gia' stati presentati
recentemente al XVII convegno nazionale sulla patologia dei tossici
ambientali e occupazionali a Torino.
La prima indagine si riferisce allo studio di mortalita' per tutte le
cause, mentre la seconda riguarda l'incidenza di nuovi tumori.
I dati sono stati desunti dalla banca dati del registro mortalita' della
Regione Liguria situato presso l'Ist di Genova Una domanda. Occorreva
aspettare l'iniziativa di tre magistrati della notra procura - Francesco
Pinto, Vittorio Ranieri Miniati e Francesco Cardona Albini - perche' questi
dati drammatici divenissero finalmente pubblici? Lo studio riguarda
l'andamento della mortalita' per 57 specifiche cause a Cornigliano tra il
1988 e il 95. Il quartiere limitrofo di Rivarolo e l'intero Comune di
Genova sono stati utilizzati come aree di controllo.
A Cornigliano si sono verificati 1125 decessi tra gli uomini, 210 decessi
in piu' rispetto all'atteso con un'incidenza maggiore del 23 per cento.
Aggiungono i periti: In modo inaspettatato emerge che nessuna causa di
morte e' ridotta significativamente rispetto alla popolazione di Genova. Si
tratta delle malattie del sistema circolatorio-encefalo in particolare, il
complesso dei tumori maligni e i tumori dell'apparato emolinfopoietico,
leucemia in particolare, tumori alla prostata, demenza degenerativa e
aterosclerotica, malattie del sistema nervoso, dell'apparato respiratorio e
digerente, in particolare cirrosi ed altre epatopatie.
Per le donne di Cornigliano lo studio ha evidenziato una mortalita' per
tutte le cause superiore a Genova del 55 per cento e del 60 rispetto a
Cornigliano. Cio' significa - e' scritto nella consulenza che se
cornigliano avesse avuto la stessa esperienza di mortalita' che si e'
verificata a Genova - e non siamo autorizzati a ipotizzare un differente
andamento - ci attendevamo 971 decessi a fronte dei 1505 realmente
osservati - piu' 534 - . Analizzando nel dettaglio le patologie della donna
si nota , con sorpresa che solo l'asbetosi e' significativamente diminuita.
Sono invece aumentate le malattie del sistema nervoso, cardiovascolare,
cerebrovascolari, il diabete mellito e i tumori maligni del colon e del retto.
E inoltre, tra le malattie non neoplastiche sono aumentate quelle
infettive, le malformazioni, l'ipertensione , le patologie dell'apparato
respiratorio renale ed epatico. 
I casi di tumori al sistema emolinfopoietico sono stati estratti
dell'archivio del registro tumori di Genova. I risultati evidenziano nel
complesso della popolazione esaminata un eccesso statisticamente
significativo - evidente nell'intera popolazione aggregata e nei maschi -.

Chi abita a cornigliano piu' esposto alle malattie

I periti , poi, al fine di rispondere meglio ai quesiti della procura -
l'indagine e' coordinata dal procuratore capo Luigi Meloni e dall'aggiunto
Francesco Lalla - hanno rianalizzato l'intero dataset del registro tumori
di Genova riferito ai nuovi casi di tumore tra il 1986 e il 96. Ebbene i
risultati sono questi -tutti pero' e' necessario precisarlo da verificare
ulteriormente -: L'incidenza di nuovi tumori e' maggiore nella popolazione
con eta' inferiore ai 40 anni, probabilmente nata in questo territorio,
immigrata in giovane eta' e nella popolazione femminile che usualmente e'
piu' esposta all'inquinamento presente nell'area di residenza piuttosto che
nell'ambiente di lavoro; l'andamento dell'incidenza e della mortalita' e'
pressoche' costante nel tempo.
I periti giungono infine a queste conclusioni, dopo avere specificato che
nell'area dell'Ilva sono emessi nell'atmosfera numerosi agenti
inquinanti.Nella popolazione di Cornigliano, rispetto alla popolazione non
esposta all'inquinamento siderurgico, l'incidenza dei tumori e la
mortalita' per tutte le patologie sono considerevolmente aumentati.
Aggiungono: E' certa la presenza di molteplici inquinanti tossici e
cancerogeni a Cornigliano e nelle aree circostanti che incide in modo
negativo sugli usuali livelli di malattie e mortalita'. Occorrono adesso
dati aggiornati per il periodo 97-2001

IL RESPONSABILE DELLO STUDIO EPIDEMIOLOGICO: ORA BISOGNEREBBE STUDIARE LE
SOTTO-AREE DEL QUARTIERE.

Sono due i dati piu' preoccupanti e, in un certo senso, sorprendenti, di
questo studio. Il primo e' la scoperta dell'aumento delle malattie
neurologiche. La seconda il fatto che tutte le patologie sono in aumento e
nessuna invece in calo.
Il professor Valerio Gennaro, responsabile dello studio epidemiologico
della Procura e dirigente dell'Ist, non ha dubbi: le emissioni delle
acciaierie non contengono solo vapore come genericamente era stato
affermato tempo fa. Lo conferma la situazione di Cornigliano, senza dubbio
la zona meno sana della citta'.
Il problema e' serio - spiega - soprattutto perche' bisogna chiedersi che
fare. I dati su cui stiamo discutendo sono antichi - risalgono al 1995-96
ndr. - ma non penso che la situazione sia cambiata. Non mi aspetto
variazioni sostanziose.
D'altra parte non si tratta certo di una novita':lo conferma anche la
letteratura, intorno agli impianti siderurgici e' piu' alta la mortalita'
per malattie cardiovascolsari, respiratorie e per il complesso delle cause.
In aumento anche i ricoveri e le assenze da scuola, per patologie al
sistema respiratorio e assenze dal lavoro per problemi cardiologici.
Sarebbe opportuno - spiega ancora Valerio Gennaro - approfondire questo
studio, considerando le varie sotto . aree all'interno della circoscrizione
e andare , quindi, a studiare nel dettaglio , la popolazione di ogni spicchio.
E' evidente che esiste una correlazione tra questo aumento di incidenza di
patologie - che, in eta' pediatrica , contrariamente a quella adulta,
sembra colpire piu' i maschietti - e la presenza delle acciaierie. Per
questo Valerio Gennaro conclude dicendo: secondo il principio di
precauzione da applicarsi sempre in caso di dubbi, bisognerebbe monitorare
tutte le possibile ed eterogenee emissioni, facendo un bilancio di massa
complessivo, origine del carico inquinante che danneggia il quartiere.

IL COMMENTO DI FEDERICO VALERIO , DELLA CHIMICA AMBIENTALE DELL'IST.
SITUAZIONE SEMPRE PIU' GRAVE
PER LE MALATTIE NEUROLOGICHE SI SOSPETTA IL MANGANESE

La situazione indubbiamente, e' pesante.Direi che sta peggiorando. Federico
Valerio, responsabile del laboratorio di chimica ambientale dell'istituto
nazionale per la ricerca sul cancro non mostra certo sorpresa. Anche queste
perizie - fa notare - hanno sostanzialmente confermato la bassa qualita'
della situazione ambientale di Cornigliano. Lo stesso Valerio, a gennaio,
aveva scritto al presidente della Provincia Marta Vincenzi, affermando che
con la chiusura della cokeria dell'Ilva, il tasso di inquinamento nell'aria
nella delegazione , rientrerebbe nella norma.
La cokeria - conferma oggi - e' la fonte principale di inquinamento.
Benzene e benzopirene , sostanze che fuoriescono da essa, sono infatti
all'origine di alcune delle patologie che i dati riferiscono in forte
aumento. Malattie dell'apparato respiratorio e - per quanto riguarda il
benzene - anche leucemie.
Anche per Federico Valerio il dato forse piu' sorprendente che emerge da
queste perizie riguarda il considerevole aumento di malattie neurologiche .
Allo stato attuale - spiega - non si tratta di un elemento collegabile
direttamente all'inquinamento , anche se si sospetta che all'origine ci sia
l'esposizione al manganese. Una delle sostanze presente nelle emissioni.
Il vero problema - continua - e' la somma di polveri presenti. Proprio per
questo e' necessario studiare nella sua completezza le emissioni e fissare
limiti rigorosi.
Il professor Federico Valerio, pero', apre anche un altro scenario: Si e'
evidenziato anche - racconta - il ruolo determinante svolto dalla stessa
orografia della delegazione Cornigliano, in pratica e' chiusa da colline a
nord che fungono da schermo. Per questo le emissioni inquinanti esauriscono
il loro effetto in un raggio di pochi chilometri. A questa situazione ,
concorrono anche i venti. Soprattutto i venti provenienti da sud -
sottolinea - che sono poi quelli piu' frequenti e che spingono i fiumi
inquinanti in una determinata sotto-asrea. Non a caso, la zono sottovento
e' considerata quella piu' a rischio. Molto meglio, per la popolazione di
Cornigliano quando soffia la tramontana, che porta verso il mare tutte le
sostanze inquinanti.