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R: Questione Campana (e non solo)




Purtroppo non mi pare che siamo d'accordo sul fatto che la questione
demografica sia una delle cause del degrado ambientale, ne' unica, ne'
principale, ne' rilevante: mi pare di aver cercato di dimostrare che sono
ben altre, che gli aumenti di popolazione non c'entrano se non in misura
estremamente marginale. Vorrei che mi si contestassero nel merito argomenti
e dati, in caso contrario. Poi tutto e' collegato a tutto, e quindi anche la
demografia alla fine c'entra, ma non mi sembra corretto sostenere che si
debba partire da questo per cominciare a risolvere seriamente le questioni
del pianeta. Mi sembra anzi questo, come ho cercato di dimostrare, un
approccio pericoloso e imboccato da altri, teorici ed istituzioni, con ben
altre preoccupazioni che quelle ambientali e sociali.
In secondo luogo, e' vero che la politica demografica e' buona e civile, ma
se la crescita demografica fosse diminuita (essenzialmente nel terzo mondo,
dato che da noi e' crescita zero) i problemi ambientali diminuirebbero? Mi
pare che l'unica risposta possibile sia: assolutamente no.
Infine sulle stragi ho fatto una battuta, ovviamente, se prendiamo sul serio
anche quelle...
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Francesco Fanizzi - Bari -
ultrared@libero.it

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----- Original Message -----
From: FABIOCCHI:: <fabiocchi@infinito.it>
To: <pck-ecologia@peacelink.it>
Sent: Sunday, March 25, 2001 11:17 PM
Subject: R: Questione Campana (e non solo)


> Nella mia email non ho detto nulla che sia contrario a quello che hai
detto
> tu. Infatti ho precisato che la politica demografica da sola non basta,
> ammettendo quindi che non e' la causa (l'unica) dei problemi ambientali.
Ma
> un suo peso ce l'ha di certo.

 In realta' non si capisce che ogni anno muoiono nel pianeta 50 mln di
> persone e ne nascono 130 mln. Pertanto la popolazione aumenta annualmente
di
> 80 mln di individui. Se la seconda cifra venisse diminuita (cioe' se le
> nascite venissero gestite razionalmente) certamente la crescita sarebbe
> gradualmente inferiore.