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comunicato MobiliTebio





   Un "assedio culturale" è ciò che la 'rete di Lilliput' si propone di 
fare contro "TEBIO" la fiera internazionale delle
   biotecnologie che si terrà a Genova.
   Il senso di questo "assedio culturale" è ben chiaro se pensiamo che 
lo slogan della fiera 'Informarsi è naturale'
   nasconde in realtà la volontà di TEBIO di fungere da vera e propria 
vetrina per l'attività delle grandi multinazionali che
   lavorano nel settore delle manipolazioni genetiche. 
   In questo senso gli organizzatori hanno voluto organizzare l'incontro 
tra multinazionali e rappresentanti del governo
   italiano il 25 maggio per far sì che l'Italia spinga di più 
sull'applicazione industriale delle manipolazioni genetiche. Per
   questo la "rete di Lilliput", con le moltissime altre realtà che 
aderiscono al Coordinamento Mobilitebio sarà a Genova il
   25 maggio per manifestare il proprio pieno dissenso dall'applicazione 
in campo industriale delle manipolazioni
   genetiche. 
   Come ben sintetizzato dal primo punto della piattaforma di 
mobilitazione contro TEBIO noi chiediamo "La libertà di
   decidere democraticamente del nostro futuro e della nostra qualità 
della vita, rivendicando pienamente i
   nostri diritti fondamentali alla salute, all'integrità dell'ambiente 
ed all'informazione e facendo prevalere il
   bene comune sulle regole del mercato e del profitto".
   Se pensiamo che ogni giorno gli organismi geneticamente modificati:

        Permettono alle grandi imprese multinazionali di impadronirsi 
del dirito di proprietà sulla vita (attraverso il diritto
        di brevetto su qualsiasi forma vivente); 
        Mettono in discussione la possiilità di sopravvivenza di almeno 
1 miliardo e mezzo di persone nel Sud del
        Mondo che ancora oggi sopravvivono grazie alla possibilità di 
riutilizzare i semi delle proprie coltivazioni
        (possibilità cinicamente messa in discussione per il diritto di 
proprietà delle multinazionali che continuano a
        studiare la possibilità 
semi sterili che non possono essere 
riutilizzati); 
        Che lo sviluppo delle manipolazionio genetiche sta mettendo 
ancor più a rischio il patrimonio di 'biodiversità' e
        l'integrità ambientale della terra; 
        Che gli Organismi Geneticamente Modificati mettono a rischio la 
salute dei consumatori in tutto il mondo
        costringendoli nel ruolo di 'cavie' dei loro effetti sulla 
salute umana e sull'ambiente

   Allora si capisce perchè molto più coerentemente noi riteniamo che di 
fronte allo sviluppo delle biotecnologie lo slogan
   debba essere "Ribellarsi è naturale" e perchè la Rete di Lilliput 
sarà in piazza a Genova il prossimo 25 maggio per
   contestare TEBIO e promuoverà in tutta Italia iniziative di 
controinformazione contro le manipolazioni genetiche ed il
   diritto di proprietà sulla vita delle grandi imprese  dal 18 al 20 
maggio prossimi.
    
   p. La "Rete di Lilliput"
   Fabio Lucchesi
    
   La "Rete di Lilliput per un'economia di giustizia" è un coordinamento 
formato da 16 associazioni e campagne nazionali
   e da diverse centinaia di gruppi locali. E' tra i promotori della 
mobilitazione contro TEBIO.
   Le associazioni nazionali promotrici di Lilliput sono:
   Campagna "Chiama l'Africa"
   Campagna "Sdebitarsi"
   COCORICO 
   Centro Nuovo Modello di Sviluppo
   Campagna "Dire mai al M.A.I." - Stop Millennium Round"
   CTM Altromercato
   Nigrizia
   Campagna per la riforma della Banca Mondiale
   Mani Tese
   AIFO
   Bilanci di Giustizia
   Pax Christi
   Beati i costruttori di pace
   WWF
   Rete Radiè Resch
   Associazione Botteghe del Mondo