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ILOVEYOU e la supermucca
OUTLOOK E LA SUPERMUCCA
Il virus ILOVEYOU puo' far riflettere sui rischi dell'omologazione e sulla
salvaguardia della biodiversita'
Il virus ILOVEYOU, che ha messo fuori uso la sosta elettronica di mezzo
mondo, puo' farci riflettere sull'ecologia e le biotecnologie. Infatti e'
l'esempio di come sia fragile un mondo in cui prevale non la diversita'
delle scelte ma l'uniformita', l'omologazione e il "pensiero unico". Ha
affermato un esperto come Steven J. Vaughan-Nichols: "Sapete qual e' la
ragione principale perche' il problema ILOVEYOU non mi tocchera' affatto?
E' perche' non uso Outlook". Questo programma di posta elettronica della
Microsoft, ha dichiarato Vaughan-Nichols alla Repubblica, e' "un buco di
sicurezza cui capita di essere anche un'applicazione per l'e-mail. Proprio
come accadde con il virus Melissa, ILOVEYOU si trasmette agli altri solo se
state usando Outlook. Se non fosse per i suoi difetti e la sua troppo
stretta integrazione con Windows non avremmo affatto problemi del genere".
Il virus che manda in tilt la posta elettronica si e' propagato quindi a
causa delle "falle" di Outlook, smentendo l'idea che cio' che e' piu'
diffuso sia anche cio' che e' migliore. In Inghilterra un deputato di sua
maesta' ha aperto la posta elettronica, ha trovato ILOVEYOU, e in breve ha
bloccato tutto il sistema di posta elettronica della Camera dei Comuni.
Evidentemente tutti i parlamentari inglesi usavano Outlook. Furbi! 50
milioni di computer nel mondo - dal Pentagono alla Ford alle banche
svizzere - si sono bloccati per la stessa ragione.
Che senso ha dunque arrestare il pirata telematico che ha creato ILOVEYOU?
Bisognerebbe anzi ringraziarlo perche' ci ha permesso di riflettere su
quanto siamo poco attenti sulla difesa della varieta' e delle diversita'.
Viviamo in un mondo in cui chi non si omologa va emarginato. Tutti dobbiamo
fare le stesse cose, apprezzare le stesse cose, usare le stesse cose.
Quando poi questa uniformita' genera il collasso e ILOVEYOU ci paralizza,
allora cerchiamo di punire l'untore. Come nei Promessi Sposi anche oggi si
fanno su Internet le processioni, pensando che ci salveranno dalla peste,
senza sapere che proprio le processioni diffondevano la peste. Outlook e'
una moderna processione. Il problema non e' tanto la scarsa affidabilita'
dimostrata da alcuni prodotti della Microsoft ma e' il nostro culto del
Pensiero Unico e la scarsa considerazione del valore della diversita'. Se
tutti avessimo usato Outlook sarebbe stata la catastrofe, come aver
partecipato tutti alla stessa processione nei Promesi Sposi, per fortuna
che c'e' un po' di diversita' nelle scelte. Eppure alcuni pensano che se
tutti usassimo lo stesso programma, con gli stessi comandi, vivremmo in un
mondo piu' semplice, piu' ordinato e piu' sicuro. Peccato che vi siano gli
eretici che guastano questa bella uniformita' e che non accettano il
Programma Unico. C'e' da preoccuparsi. Il mondo con cui vengono formati gli
ingegneri e gli insegnanti e' un esempio. Il recente concorso a cattedre
per i docenti di scuola media superiore non appurava se il candidato
conoscesse la cultura informatica nella sua varieta', ma unicamente se
sapeva usare i programmi della Microsoft! Se il docente non sapeva usare
Outlook ma conosceva bene un altro programma di posta elettronica era
tagliato fuori dalla fascia dei "migliori". E' il primo caso "scolastico"
in cui la cultura - con la benedizione del Ministero della Pubblica
Istruzione - viene identificata totalmente con il prodotto di una
multinazionale. L'uniformita' aristotelica del Medioevo e' sostituita da un
nuovo mostro sacro, che e' anche in vendita. Quando poi accade che la
"biodiversita' tecnologica" di riduce, un virus come ILOVEYOU puo' far
strage perche' ha trovato una falla nel programma piu' diffuso della
multinazionale piu' diffusa. Pensiamo cosa puo' accadere con la supermucca,
il supercacao, il superpomodoro, la superfragola e tutte le superinvenzioni
che l'ingegneria genetica ci prepara. Se si diffondera' la moda di
selezionare solo le "superinvezioni" saremo esposti a virus ben piu'
pericolosi di ILOVEYOU. La lezione di ILOVEYOU ci serva ad apprezzare la
varieta', la diversita' e le minoranze come una risorsa da difendere e non
da sacrificare in nome del dio "maggioritario".
Alessandro Marescotti
a.marescotti@peacelink.it
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Questo articolo e' un'anticipazione; verra' pubblicato su Mosaico di Pace;
non puņ essere pertanto pubblicato su altri giornali.