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breve resoconto convegno Corruzione ad alta velocità



Genova, 21.1.2000 Salone di S.Agostino

premessa: l'on. Imposimato, per motivi improvvisi ed urgenti, non è potuto
intervenire. Ecco, comunque, alcuni passi del suo libro "Corruzione ad Alta
Velocità. Viaggio nel governo invisibile." ed. Koinè (disponibile presso il
Libraccio di Genova e, immagino, nelle principali librerie italiane)
"Treno ad alta velocità. Una sfida europea, non solo italiana. Un
investimento di migliaia e migliaia di miliardi per rendere più moderno un
sistema ferroviario e di conseguenza il paese che lo ospita. Eppure, anche
in questo, come in mille altri casi, i predoni hanno assaltato la
diligenza, svuotandone le casse che trasportava. Ma mai come in questo
caso, come nel caso dell'Alta Velocità, i predoni si sono coalizzati ai più
alti livelli: imprenditori, affaristi, d'ogni risma, dirigenti d'azienda,
ma anche politici e burocrati, mafiosi e avvocati. Essi si sono assicurati
la protezione di alcuni magistrati incaricati di indagare sul grande
imbroglio: controllori che colludevano coi controllati. Il giro di
burocrati si è allargato fino a comprendere alti ufficiali incaricati di
svolgere le indagini e burocrati deputati a controllare la regolarità
dell'operazione.
Qualsiasi grande scandalo dell'era di Tangentopoli impallidisce di fronte a
questo assalto predatorio che alcuni esperti hanno valutato
nell'astronomica cifra di 140 mila miliardi di lire. Uno scandalo svelato,
portato alla luce del sole grazie all'azione della magistratura e di chi
nella società civile si batte per una gestione trasparente della cosa
pubblica. Chiusa la lunga inchiesta condotta prima dai magistrati di La
Spezia e poi da quella di Perugia si attende la fase del giudizio,
nell'indifferenza generale. Ma gli elementi per ricostruire non solo la
cornice, ma anche il quadro di quella che qualcuno ha voluto definire "la
madre di tutte le tangenti" ci sono tutti.....
(pag. 29)

"..Dovendo le Fs apparentemente finanziare solo il 40% delle oepre, l'unica
forma contrattuale possibile era la concessione per sfruttamento economico
....
La Snamprogetti (Eni) costituisce 2 consorzi di imprese il Cepav Uno
(Milano - Bologna) e il Cepav Due (Milano - Verona). L'Iritecna costituisce
altri due consorzi: l'Iricav Uno (Roma - Napoli) e l'Iricav Due (Verona -
Venezia). Nei quattro consorzi vengono cooptate altre imprese di
altrettanti gruppi imprenditoriali. La Fiat, solo dopo aver avuto certezza
della copertura totale del pagamento dei lavori, autorizza la controllata
Cogefar Impresit a costituire altri due consorzi Cavtomi (Milano - Torino)
e Cavet (Bologna - Firenze)...
Tutti i gruppi imprenditoriali di Tangentopoli erano stati accontentati,
eppure vi erano ancora dei problemi, ma anche questi vengono risolti con la
costruzione del'ultimo consorzio, per la tratta più incerta, il Cociv per
la Genova - Milano." (pag. 116)

Enzo Messina (F.L.T.U. - CUB): il 7.1.2000 è stato depositato in Regione
Liguria da Cociv un progetto di Terzo Valico per la Valutazione di Impatto
Ambientale. In diverse parti c'è scritto che è il primo lotto funzionale
per la linea ad Alta Velocità Genova - Milano.
In ogni caso non si ragiona in un'ottica di rete (bisogna evitare che i
treni merci verso l'Alta Italia e il Nord Europa dal Tirreno passino per
Genova - e allora bisogna completare la Pontremolese - da Spezia a Parma),
lo stesso per quelli che vengono dalla Francia e da Savona (ammodernamento
della Savona - Cairo).

Ennio Cirmigliaro (Comitati Valpolcevera): bisogna avvisare i comuni della
Valborbera delle discariche previste. Dobbiamo mobilitarci perchè non siano
i proprietari e i borghesi a decidere sul destino del territorio.

Mauro Milano (F.L.T.U.- CUB): non abbiamo pregiudizi, ma un progetto che
costa 140.000 miliardi non ha senso. Anche per quanto riguarda le merci, il
risparmio di 10 minuti rispetto a un viaggio che dura un mese è risibile.
Nell'arco di 200 Km ci sono tre porti in Liguria dove alle spalle ci sono
linee che vanno ammodernate. Il degrado delle ferrovie è evidente, è
diventato difficile lavorare ; le vetture che prima erano controllate ogni
anno adesso soo controllate ogni 3 anni.

Giordano Bruschi (Comitati Valbisagno - segretario provinciale Rifondazione
Comunista) è una vertenza con implicazioni molto estese. Il ruolo del
potere politico (Mori - presidente regione Liguria, Mazzarello - vice
presidente Regione Liguria, Sansa - Sindaco Genova) è stato molto ambiguo.
Dietro la Genova - Milano c'è il plurinquisito Marcellino Gavio socio in
affari di Primo Greganti, settori di Democratici di Sinistra, Ligresti.
Mazzarello aveva l'accordo con Viziano (imprenditore centro destra) per
spostare gli espulsi (dalle demolizioni del secondo progetto) da Piazzale
Adriatico nei grattacieli previsti nel Mirto. Dobbiamo però essere in grado
di risolvere i problemi reali, con la priorità al trasporto ferroviario,
anche perchè una seria presenza di traffico portuale e marittimo può
contrastare il declino di questa città. Ci vuole un'alleanza tra
Ambientalisti, comitati utenti e cittadini e sindacati indipendenti.

Angelo Tartaglia (Politecnico di Torino): il progetto di Alta Velocità non
ha motivazioni trasportistiche (non ci sono i passeggeri per una linea dai
costi così grandi). Oggi si parla di Alta Capacità. Ma Alta Capacità
significa pluralità di linee ferroviarie con tanti treni. E questa è
contraddetta dalla velocità di punta 300 Km/h (con la velocità aumentano
esponenzialmente costi ed impatto ambientale), e dall'alimentazione (25.000
volts in alternata) invece dei 3.000 volts in continua esistenti in tutta
la rete. Questo significa fare linee separate in cui i treni che circolano
adesso non possono entrare (perchè non sono poli - alimentati).
Adesso la giustificazione è il trasporto merci. Casa giusta. 
Però non bisogna pensare di aumentare la quota esistente di trasporto merci
dal misero 12 % attuale a quote troppo elevate (per l'Emilia studi
dimostrano che si può passare al 17% - per la Liguria, vista la tipologia
dei traffici portuali anche qualcosa di più). Questo perchè su treno è
conveniente mandare merci a lunga percorrenza.  
Sono comunque da escludere linee ad esercizio misto (è presente solo
un'esperienza fallimentare in Germania). Questo perchè mentre i treni
passeggeri vanno a 300 Km/h, i merci normali vanno a 80 Km/h, quelli merci
veloci andranno a 140 Km/h e allora si sbattono dentro. E poi ci sono
grandi problemi di usura delle linee in cui merci e passeggeri confliggono.
(ad esempio la sovraelevazione delle curve è differente a seconda della
velocità di punta)
Allora è sensato puntare su linee dedicate prevalentemente alle merci con
caratteristiche progettuali molto differenti da quelle delle linee per alta
velocità. (i passeggeri devono passare dentro le città, le merci fuori - la
linea dedicata può anche avere un unico binario - la velocità è per niente
significativa - i raggi di curvatura possono essere anche più secchi di
quelli ad alta velocità).
Per quanto riguarda il porto di Genova, la direzione ottimale non è Milano,
ma il Sempione (e lì c'è la Voltri - Ovada già ammodernata).
Un'ultima considerazione è che bisogna evitare di concentrare su un nodo il
traffico.

Anna Maria Coluccia (giornalista Gazzetta Lunedi): "Per quanto riguarda la
Milano - Genova si va avanti per pezzi. Facciamo il Terzo Valico poi si
vedrà. Ma perchè è stato scelto il COCIV?

Enrico Fedrighini (resp. ambiente Rifondazione Comunista) : "C'è una forte
continuità con la Prima Repubblica. Mi sono occupato della Genova - Milano
interessandomi dell'interporto di Lacchiarella (coinvolte la Lega
Cooperative). Adesso non fanno più l'errore di presentare un pacchetto
unico, ma affrontano pezzo per pezzo. Il principale problema è azzerare i
contratti che ha fatto Necci  con la truffa che era un investimento
privato. Esiste un parere di Cassese che dichiara opportuno l'azzeramento
dei contratti coi consorzi per l'Alta Velocità senza onere per lo Stato.

Coluccia "anche prima che cambiassero tattica, lo scandalo non è stato
recepito dall'opinione pubblica e nonostante le dimensioni dell'affare,
qual'è il suo giudizio?

Ugo Boghetta (parlamentare di Rifondazione Comunista - commissione
trasporti Camera) Tutta l'imprenditoria è stata coinvolta e questo ha
sinificato un forte controllo sui media, non è stata colta l'enorme truffa
finanziaria e l'impatto con il sistema di trasporto dell'intero paese: La
logica di Necci (amministratore delegato FFSS - principale stratega
dell'operazione Alta Velocità) era avvolgente. Inoltre quasi tutte le forze
politiche sono state normalizzate. Il progetto parte con il CAF (Balzamo,
Citaristi ..) e prosegue con il mutato quadro politico  dopo il '92, la
continuità la danno le aziende. Il maggioritario ha fatto sì che una serie
di forze politiche rinunciassero alla battaglia (Verdi e Comunisti italiani).
Questa vicenda ci dimostra che il sistema dei trasporti impostato sul
Mercato non ha futuro.

Stefano Lenzi (WWF Liguria): c'è un accordo politico - istituzionale per
cui un'opera anche senza calcoli econoici va avanti lo stesso. Stiamo
preparadno le osservazioni al nuovo progetto di Terzo Valico che però è il
primo lotto funzionale dell'Alta Velocità e viene dirottato verso Novi
Ligure anzichè verso le linee di valico. Un altro problema sono gli inerti
che vengono spalmati sulla pianura padana.

Antonio Bruno: dobbiamo spingere perchè la priorità sia l'ammodernamento
dele linee di valico, della Savona - Cairo e il completamento della
Pontermolese, subordinando ogni altro valico alla verificata necessità.
Bisogna azzerare i contratti stipulati per l'Alta Velocità. 

p.s.: chi fosse interessato può richiedermi in e-mail copia del libro
bianco Alta Voracità Ferroviaria di Enrico Fedrighini.
Antonio Bruno
Vice Presidente del Consiglio Comunale di Genova
Altro Polo - Sinistra Verde
0339 3442011