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WWF: pagella alla legislatura



Governi e Parlamento della XIII legislatura.
WWF: "sull'ambiente si può dare di più'"

E' un bilancio agrodolce quello stilato dal WWF nei confronti delle
politiche ambientali dei Governi del centro-sinistra che si sono succeduti
in questa legislatura. Il WWF si attendeva certamente di più da una
coalizione che comprendeva al suo interno i Verdi, e che spesso si voleva
caratterizzare sulle tematiche ambientali. Alle dichiarazioni di impegno,
però, non sempre sono corrisposti fatti concreti, e ciò solo in parte a
causa dell'instabilità politica (a cominciare dal fatto che si sono
succeduti tre Governi); spesso poi, le buone leggi si sono arenate
sull'attuazione (vedi Delibera CIPE sul clima). Gli ostacoli maggiori alla
buona politica ambientale, secondo il WWF sono stati da un lato le pressioni
di un potere economico conservativo e poco innovativo, ma anche i crescenti
condizionamenti degli Enti locali o le lobby, come quella venatoria.
"L'ambiente non viene ancora pienamente considerato in termini trasversali,
collegato agli aspetti economici, e si continua ad agire più sotto la
pressione degli eventi, delle urgenze che in conseguenza delle evidenze
scientifiche ormai consolidate, come i cambiamenti climatici". Nel
complesso, secondo lo studio del WWF, il giudizio sulla cultura
ambientalista dei parlamentari è di grave insufficienza: "Ancora si parla di
prospettive occupazionali legate alle vecchie opere pubbliche, una
concezione più propria della 'Old' che non della 'New' economy".
Nel dettaglio, fra gli interventi positivi ci sono secondo il WWF, la legge
quadro sugli incendi boschivi, che introduce severe sanzioni penali, gli
"Interventi urgenti in materia di rischio idrogeologico", che converte in
legge il "Decreto Soverato", la legge sull'elettrosmog (ma il WWF amenta la
mancanza di sanzioni penali), la legge per la mobilità ciclistica, la revoca
dei contratti TAV, la legge quadro in materia di lavori pubblici, la legge
che recepisce la convenzione sulle Alpi e i suoi protocolli, il mancato
recepimento della Direttiva UE sugli OGM (che ha portato ad una nuova
direttiva di maggiore cautela), la mancata apporovazione del progetto di
Legge Berlusconi sullo snellimento per nuove infrastrutture.

Pollice verso del WWF invece sulle mancate approvazioni di: legge quadro in
materia urbanistica che avrebbe dovuto riformare norme obsolete in materia
urbanistica e edilizia (annunciata dagli anni '70), la Legge quadro sulla
VIA, il mancato inserimento del concetto di tutela ambientale nella
Costituzione, la legge sulla contabilità ambientale (ferma alla Camera),
l'introduzione nel Codice Penale dei delitti ambientali, affossata in
Parlamento, la sospensione della Carbon Tax, la legge contro la repressione
dell'abusivismo, e delle norme sull'uso degli animali nei circhi, e
approvazione dell'autorizzazione e finanziamento di nuove autostrade.
Troppo lungo anche l'elenco della "politica del meno peggio", cioè di quei
provvedimenti a proposito dei quali il WWF, con analisi e proposte di
emendamenti, ha sollevato nei parlamentari ragionevoli dubbi, insomma ciò
che gli ambientalisti hanno dovuto ottenere per cercare di arginare leggi
negative dal punto di vista ambientale. Si va da modifica alla Direttiva UE
sulla conservazione degli uccelli, ai rifiuti (il tentativo di passare da
rifiuto a residuo), demanio e abusi edilizi, depenalizzazione dei reati
minori, decentramento e trasferimento di poteri e funzioni da Stato a
Regioni, snellimenti procedurali.
Per quanto riguarda l'attività del Governo, certamente non si può negare lo
sforzo del Governo, ed in particolare dei ministri Ronchi e Bordon, di far
decollare il sistema di aree protette, ma i risultati sono per il WWF
contraddittori: negative le modifiche in favore dell'attivita' venatoria nei
parchi. A fronte di due nuovi parchi nazionali (Cinque Terre e Asinara) e 8
nuove riserve, il principale fallimento riguarda la mancata istituzione del
Parco nazionale Gennargentu - Golfo di Orosei e del Delta del Po. Male poi
la proroga all'utilizzo delle discariche, le proroghe e deroghe
all'applicazione di molte direttive UE, il Decreto sblocca cantieri, con
opere sbagliate e di pessima qualita', la proroga delle concessioni
autostradali per nuovi investimenti.

ULTIM'ORA. Il collegato ambientale. Tra le molte cose positive del
provvedimento approvato oggi, dal finanziamento dei parchi al raddoppio
della commissione VIA, ma la lobby dei rifiuti e' riuscita a sferrare un
ultimo colpo di coda alla Legge Ronchi: è stato abrogato la destinazione
specifica della raccolta differenziata che la legge voleva "destinata a
favore del riciclaggio ed al recupero materiali. Ora la raccolta
differenziata puo' essere destinata per creare combustibile per inceneritori
o, peggio, finire in discarica. Infine l'inasprimento delle sanzioni penali
previsto dal provvedimento resta ambiguo, in quanto la norma parla di
"ingenti quantita' di rifiuti" non meglio definito.