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[ACEA #549] Biologico



Agenziastampa per i Consumi Etici e Alternativi
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Comunicato n. 549 del 24-11-2000

Prodotti biologici, tipici e tradizionali nelle mense pubbliche
In Friuli Venezia Giulia è stata approvata la legge regionale 8 agosto
2000, n. 15, stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione
Friuli-Venezia Giulia n. 32 del 9 agosto 2000. Il titolo è "Norme per
l'introduzione dei prodotti biologici, tipici e tradizionali nelle mense
pubbliche e per iniziative di educazione alimentare". E' la prima in Italia
sull'argomento, è composta da 6 articoli su: finalità, forniture e loro
aggiudicazione, informazioni agli utenti, contributi, norme finanziarie ed
entrata in vigore. Per incentivare l'introduzione dei prodotti biologici,
tipici e tradizionali nelle mense collettive, per il triennio 2000-2002, la
Regione ha stanziato 2.850 milioni. Per i progetti di educazione
alimentare, sempre per lo stesso triennio, sono disponibili 150 milioni.
(Roberto Pinton)
Altre notizie alla pagina: http://www.verdinrete.it/friuli-veneziagiulia/

Menù biologico già per 150 mila alunni
Bene la misura precauzionale adottata dalle scuole comunali di alcune città
di bandire la carne bovina dalle mense scolastiche. Ma bisogna sottolineare
che per circa 150.000 studenti esiste già il menù biologico. Sono
Legambiente ed AIAB (associazione agricoltura biologica) a ricordare in una
nota che in 13 regioni le mense scolastiche di alcune materne, elementari e
medie hanno stabilmente inserito nel loro menu prodotti biologici. Le 108
mense, sottolineano le due associazioni, sono concentrate in prevalenza al
centro (24) e al nord (77). Alcune sono ormai storiche (a Grugliasco, in
provincia di Torino, l'esperienza è partita sul finire degli anni '80). Il
maggior numero di biopasti, ricordano le due associazioni, è appannaggio di
quattro regioni: il Piemonte (38.745), l'Emilia Romagna (34.986), la
Toscana (24.558) e la Liguria (23.500). Ma anche nelle altre, pur se le
cifre sono più contenute, questi prodotti cominciano a marcare la loro
presenza. Troviamo così il Friuli Venezia Giulia (9.223 pasti), il Veneto
(6.476), il Trentino Alto Adige (2.658), il Lazio (1.940), la Lombardia
(1.000), la Puglia (929), la Sicilia (800), la Calabria (200) e le Marche
(90). (Fabio Quattrocchi)

Pecoraro Scanio: presto in gazzetta decreto etichette
E' in corso di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale il decreto del
ministero delle politiche agricole che stabilisce le modalità di
etichettatura obbligatoria comunitaria per le carni bovine. A renderlo noto
e' il ministero guidato da Alfonso Pecoraro Scanio che, in una nota, spiega
che operatori e organizzazioni che commercializzano carni bovine devono
provvedere a etichettarle, in tutte le fasi di commercializzazione, secondo
un sistema comunitario che prevede alcune informazioni obbligatorie dal 1°
settembre 2000. Si tratta, in particolare, del numero che identifica
l'animale o il lotto di animali, del paese e numero di approvazione
dell'impianto di macellazione, del paese e numero di approvazione del
laboratorio selezionato. A partire dal 1° gennaio 2002, invece, bisognerà
indicare anche paese di nascita dell'animale, paese di ingresso e deroghe
previste per le carni macinate. Il ministero, si ricorda nella nota, "si
appresta a chiedere alla Commissione Europea l'autorizzazione per poter
applicare anticipatamente le informazioni obbligatorie a decorrere
dall'anno 2002, in quanto informazioni legate all'anagrafe degli animali
che consentono una più corretta informazione al consumatore". (Fabio
Quattrocchi)

(Fonte AceA)







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