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GREENZINE SPECIALE NUKE FOOD



GreenZine
E-Zine di Ecologia Globale
dell'Altotevere Umbro ed oltre
a cura di Lorenzo L. Colacicchi
18 Novembre 2000

EDIZIONE SPECIALE

NUKE FOOD
IL Cibo dell'Incredibile Hulk

Alimenti Trattati Con Raggi X e Gamma

Vi ricordate l'Incredibile Hulk, che grazie ad una super dose
di raggi gamma aveva periodici ricombinazioni molecolari,
beh..........  ci sono anche i cibi così adesso ........... cibi che a seguito
di bombardamenti con raggi X e Gamma contengono composti
frutto di ricombinazioni molecolari, talvolta sconosciuti.

Rendiamo noto quanto segue :

Alimenti Poveri di Vitamine ed Enzimi, con presenza di molecole
ricombinate in sostanze cancerogene e mutagene

Negli Stati Uniti si sta diffondendo sempre di più la pratica
dell'irraggiamento degli alimenti con i Raggi X e Gamma,
nonché con gli Electron Beams. Esistono due tipi di irraggiamento:
quello nucleare, che utilizza materiali radioattivi che emettono
raggi gamma ad alta intensità e l'irraggiamento con electron
Beam, una tecnologia più recente che somma l'irraggiamento
dei raggi X ai raggi Gamma e non utilizza materiali nucleari ma
ha effetti identici sugli alimenti. Fino al 2000 quasi tutti i prodotti
irraggiati in USA provenivano da impianti che utilizzavano
Cobalto-60 radioattivo. Un trattamento bombarda il cibo con
una dose pari ad oltre un milioni di esami a raggi X al torace .
In termini semplici, gli alimenti vengono trattati con raggi X o
gamma, o con super cariche elettromagnetiche, ovvero con
irraggiamento ionizzato.
La scelta di usare questa tecnica scaturisce dalla sua potenzialità
di uccidere la presenza batterica ed enzimatica che porta il cibo
a marcire ed i batteri E.coli O157:H7 che causano intossicazioni
alimentari. La tesi della maggiore conservabilità è vero, l'alimento
viene in un certo senso "mummificato", mantiene il proprio aspetto
integro ed apparente, ma privo di vitalità biologica. La seconda
motivazione, quella della sterilizzazione degli alimenti, viene contestato
da diversi ricercatori del mondo scientifico in quanto non è garantita
che i batteri nocivi vengano completamente rimossi, e basta che ne
rimangano anche pochi, perché poi si moltiplicano a velocità
impressionante nel tratto intestinale. Infine, l'industria alimentare spinge
forte perché sia sempre più adoperato questo sistema; perché?
IL motivo è che la l'irraggiamento, specialmente a fine ciclo di
produzione, permetterebbe di diminuire notevolmente le attenzioni
igieniche durante tutto il processo produttivo. Questo aspetto
interessa in particolare l'industria del Manzo e del Pollo, le così
dette Fattorie-Fabbriche.
La lobby di questi produttori sta infatti spingendo per la revisione
delle normative igieniche per la produzione della carne; in parole
semplici ciò significa che non dovranno più porre attenzione ad
eventuali residui fecali sulle carni, problema che oggi gli impone
di usare attenzioni all'igiene durante la lavorazione per evitarlo.
L'irraggiamento danneggia la qualità degli alimenti, spezza le
molecole liberando frammenti degli stessi, appunto radicali liberi,
che poi emigrano nell'alimento danneggiando le vitamine e gli
enzimi, inoltre essi si combinano con le sostanze chimiche presenti
nell'alimento ( pesticidi ad esempio ) formando nuovi composti,
radiolitici ( URPS ) alcune delle quali già conosciute, ad esempio
il benzene, formaldeide, ecc, altri, sconosciuti, che esistono solo
negli alimenti irraggiati. L'ingestione di questi causa un incremento
dell'attività epatica per difendere il corpo da queste sostanze talvolta
cancerogeni e dagli URP's mutageni.
Gli alimenti irraggiati posso perdere dal 5 al 80% del loro contenuto
vitaminico ( A, C, E, K e B complex ). L'irraggiamento indebolisce
o distrugge gli enzimi digerenti contenuti negli alimenti crudi, ciò significa
che il corpo deve faticare di più per digerirli. Negli Stati Uniti, diverse
organizzazioni di consumatori chiedono il divieto di indicare come crudi
alimenti irraggiati, in quanto si presentano con carenze nutritive analoghi
ai cibi cotti.
Parliamo di una tecnica recente, che non è stato ancora sufficientemente
sperimentata e che lascia molti dubbi. Numerosi ricercatori negli stati uniti
contestano la salubrità dei prodotti irraggiati. Ma non solo, anche studiosi
Italiani sono preoccupati per il diffondersi di questa pratica, sostenendo
che "nel caso di irradiazioni, non si può' sapere che pezzo di DNA viene
colpito, quindi non sono prevedibili gli effetti! Gli effetti sull'uomo che si
alimenta cosi' sono del tutto imprevedibili."
E' una tecnica studiata per la globalizzazione, per la centralizzazione del
potere alimentare. Non a caso sono in primo piano su questo settore
anche le industrie del Biotech, pronti a brevettare alimenti "ad hoc" per
l'irraggiamento. La super conservabilità indotta dal bombardamento di
raggi X porterà le grandi multinazionali alimentari, gli unici che avranno
accesso a queste tecniche che richiedono impianti multimiliardari, ad avere
un ulteriore controllo, se non vero e proprio monopolio del mercato dato
che saranno gli unici che offrono alimenti super-conservabili, incidendo così
un'altro durissimo colpo all'agricoltura locale di molti paesi che si
troveranno
invasi da questi prodotti.
Trattasi di una pratica che non porta alcun beneficio apprezzabile ai
consumatori, ma solo più potere speculativo e di monopolio commerciale
a chi già ne è dotato di troppo.
Attualmente, questa tecnica, oltre che negli Stati Uniti, è in uso in Brasile,
Messico, Tailandia, Giappone, e in forma minore anche in altri paesi.
Negli USA ci sono forti spinte per togliere l'obbligo di segnalare con apposite
etichette i prodotti così trattati, questo in previsione di una forte
espansione
sui mercati esteri, fra cui anche l'Europa. Non dobbiamo permettere che ciò
accada, ma prevenire e garantire che alimenti irraggiati non varchino i nostri
confini fino a quando non esiste certezza della loro innocuità, qualora questo
possa mai esistere; dobbiamo inoltre avere la certezza che non stiano già
entrando in modo subdolo sotto forma di ingredienti miscelati in alimenti
preconfezionati.

Simona Baldelli - Presidente costituente Verdi dell'Umbria Lorenzo L.
Colacicchi - Esponente Verdi dell'Umbria
 
 

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GreenZine
E' una news letter autogestita, da me, svincolata e non
controllata da nessuno, non appartiene ad aree o a fazioni,
è garantito assente da elementi geneticamente modificati
e/o clonazioni culturali..
Illustra elementi di un percorso di impegno in ecologia di
una coppia di Verdi, con un percorso di anni di umile
collaborazione con la Federazione Nazionale e con tante
realtà locali.
Se qualcuno lo ha ricevuto erroneamente, e non desidera
più riceverlo è sufficiente rispondere con un email a
ecotrader@caltanet.it indicando "unsubscribe" nell'oggetto.

Grazie, saluti Verdi,
Lorenzo L Colacicchi

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