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India: l'incubo di Bhopal
AZIONE URGENTE 29/2000
SETTEMBRE 2000
INDIA: L'INCUBO DI BHOPAL
In India il cigolare di una pompa a mano e l'acciottolio di un recipiente
metallico sono rumori abbastanza comuni, quando le donne e i bambini si
raccolgono attorno alle pompe d'acqua collettive per il loro bisogno
giornaliero della risorsa più preziosa al mondo. Ma nelle case popolari
attorno alla fabbrica di pesticidi Union Carbide, a Bhopal, il confortante
cigolio nasconde un'insidiosa minaccia. L'acqua delle pompe è infatti
inquinata da un mortale miscuglio di veleni venuti in contatto con l'acqua
sotterranea da rifiuti tossici scaricati abusivamente dalla Union Carbide
nel loro edificio industriale attualmente abbandonato. In uno dei molti
crudeli risvolti del destino di cui il disastro ambientale causato nel 1984
dalla Union Carbide e le sue conseguenze sono pieni, quest'acqua è ora
utilizzata proprio da quelle famiglie che furono così sventurate da
sopravvivere alla nube di gas tossico soffrendone i suoi effetti insalubri.
Shamshad Begum sa che i pozzi nella sua comunità sono avvelenati. Ma senza
un'alternativa lei e i suoi vicini sono costretti ad usare l'acqua
contaminata. Shamshad è stata esposta alla nube tossica e da allora soffre
di problemi respiratori e di svenimenti.
Noor Jehan, figlia di Shamshad, ha 4 anni e non era ancora nata quando il 3
dicembre 1984 la nube tossica sprigionatasi dalla Union Carbide uccise
migliaia di persone. A causa dei suoi cronici problemi respiratori,
tuttavia, Noor è cresciuta con una dolorosa consapevolezza del ruolo della
Union Carbide nella sua vita. In un certo senso, si può dire che questa
bambina di quattro anni ha premuto il bottone che ha inviato il primo gruppo
di petizioni alla Union Carbide e al Governo dell'India. Il fratello e la
nonna di Noor Jehan furono entrambi uccisi il 3 dicembre quando la nube
tossica si sprigionò dalla fabbrica di pesticidi Union Carbide e cadde sui v
icoli tra le case popolari che circondavano la fabbrica. Tabassum, la
sorella, che aveva 6 mesi all'epoca dei fatti, ora soffre di cronici
problemi cardiaci, palpitazioni e problemi dermatologici.
Con voce rabbiosa, Shamshad ricorda il terrore che pervase Bhopal quella
mattina, il convulso viaggio all'ospedale con il figlio e la suocera, le
pile di corpi nell'edificio dell'ospedale, e il funerale quella stessa sera,
in una tomba dove furono seppelliti tre corpi insieme.
La Union Carbide vorrebbe dimenticare la sua tossica eredità lasciata a
Bhopal. Ma per le vittime la ferita si riapre ad ogni visita all'ospedale o
con ogni bicchiere di acqua contaminata che puzza di sostanze chimiche.
Le richieste delle persone sono rimaste le stesse: acqua potabile per le
persone che vivono nelle vicinanza dell'edificio della fabbrica, bonifica
del sito della fabbrica stessa, giustizia, perché per quanto la Union
Carbide voglia continuare normalmente con i suoi affari le richieste delle
500.000 persone che ancora soffrono per colpa sua continueranno a tormentare
la compagnia e i suoi nuovi proprietari finché non sarà fatta giustizia.
Fino a quando queste richieste non saranno state soddisfatte, le pompe a
mano continueranno a cigolare. e la lotta continuerà.
INDIA
Union Carbide Corporation
39 Old Ridgebury Road Danbury
Conn. 06817-0001 - USA
Dr. K. R. Narayanan
The Honorable President of India
Rashtrapati Bhavan - New Delhi - India
Fax: 0091 11 3014570 oppure 0091 11 3017290
e-mail: pressecy@alpha.nic.in
Dear President,
I'm writing to demand that you (Union Carbide) own up to your liabilities,
and clean up the toxic wastes left behind at your abandoned factory site in
Bhopal. I wish to let Dow Chemicals know that upon merger with Union Carbide
this year, I will hold Dow Chemicals liable for all of Union Carbide's
crimes in Bhopal. I also wish to convey my disappointment with the
Government of India which has abandoned its citizens and failed to make
Union Carbide pay for its crimes.
In 1984, a poisonous gas leak from Union Carbide's pesticide factory in
Bhopal, India, killed over 16,000 and left nearly half a million people with
permanent health problems.
For many, the Bhopal disaster is history. But for the people of Bhopal, the
suffering continues. The fact that tons of toxic wastes, including mercury
and carcinogenic chemicals, still lie scattered around the Bhopal factory
site was confirmed by a Greenpeace report in 1999. The study also found
several poisonous chemicals in the groundwater used by residents living
around the factory. The poisons include potentially cancer-causing chemicals
such as chloroform and carbon tetrachloride.
Please be aware that the fight to make Union Carbide pay for its crimes in
Bhopal is still on and growing in strength.
I write to you with clear demands for: clean water for the residents living
near Carbide's factory; cleanup of the contaminated factory site; justice.
Sincerely
TRADUZIONE
Sig. Presidente, le scrivo per chiederle, come Union Carbide, di assumervi
le vostre responsabilità bonificando i rifiuti tossici lasciati nel vostro
sito abbandonato a Bhopal. Voglio che la Dow Chemicals sappia che in seguito
all'incorporazione della Union Carbide avvenuta quest'anno, la ritengo
responsabile di tutti i crimini commessi a Bhopal dalla Union Carbide.
Voglio inoltro esprimere il mio sdegno nei confronti del governo indiano che
ha abbandonato i suoi cittadini senza riuscire a far pagare alla Union
Carbide i crimini commessi. Nel 1984 una nube tossica si sprigionò dalla
fabbrica di pesticidi Union Carbide a Bhopal uccidendo più di 16.000 persone
e lasciandone quasi mezzo milione con cronici problemi di salute. Per molti,
il disastro è ormai storia. Ma per la gente di Bhopal le sofferenze
continuano. Il fatto che tonnellate di rifiuti tossici, compresi mercurio e
composti chimici cancerogeni, giacciano ancora sparsi attorno al sito della
fabbrica è stato confermato da Greenpeace in un rapporto del 1999. Questo
studio ha inoltre trovato diversi composti velenosi nelle acque sotterranee
usate dai residenti vicino alla fabbrica. I veleni comprendono composti
potenzialmente cancerogeni come cloroformio e tetracloruro di carbonio. Vi
avverto che la battaglia per costringere la Union Carbide a pagare per i
suoi crimini a Bhopal è ancora in corso e sta aumentando di intensità. Vi
scrivo con precise richieste: acqua potabile per le persone che vivono
vicino alla Union Carbide, bonifica del sito contaminato della fabbrica,
giustizia. Distinti saluti.
FONTE: Greenpeace