[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

WWF: rapporto sullo stato del pianeta



Fonte: http://panda.org/livingplanet Traduzione Italiana a cura di Fabio Quattrocchi fabiocchi@infinito.it
Il rapporto puo' essere scaricato da http://www.panda.org/livingplanet/lpr00/download.cfm 
per maggiori info sul rapporto: http://www.panda.org/livingplanet/lpr00/index.cfm
 
Servono 2 nuovi pianeti! 
20 Ottobre, 2000

Cartoon by Vince 

Brussels, Belgio - La Living Planet Report 2000, rilasciata oggi dal WWF International, rivela che se ogni essere umano consumasse tante risorse naturali ed emettesse tanta CO2 quanto un americano, un tedesco o un francese medio (1) avremmo bisogno di almeno altre due terre

La Living Planet Report 2000 mostra che dal 1970 un terzo degli ecosistemi marini, forestali e palustri e' andato perduto. (2)

Il rapporto evidenzia che l'area richiesta per produrre le risorse naturali consumate e assorbire CO2 emessa dall'uomo e' raddoppiata dal 1961, e nel 1996 era il 30% piu' larga dell'area attualmente disponibile.

La Living Planet Report utilizza per la prima volta dalla sua pubblicazione annuale, una misura della pressione dell'uomo sugli ecosistemi del pianeta, conosciuta come Impronta ecologica. Essa mostra l'area biologicamente produttiva richiesta per produrre il cibo e il legname che ogni paese consuma; per costruire le citta', le strade e altre infrastrutture; e assorbire l'anidride carbonica dalla combustione di combustibili fossili.

Il professore Ruud Lubbers, presidente del WWF International ha detto "L'unico modo per fermare questi trends e' incominciare a considerare seriamente le risorse naturali. La specie umana non puo' permettersi di sfruttare le risorse naturali cosi' intensamente. L'impronta ecologica ci mostra i limiti della produttivita' della natura. Fornisce uno strumento utile per misurare e monitorare la sostenibilita'. Il WWF chiede all'UE di compilare una strategia per la sostenibilita' entro il summit di Gotenberg nel 2001, e ai leaders mondiali che s'incontreranno nella conferenza Rio +10 nel 2002 per il secondo Earth summit, di usare il calcolo dell'impronta ecologica per prendere provvedimenti specifici affinche' si limiti la nostra pressione sulla natura. Dobbiamo pensare anche al futuro: noi lasceremo questo pianeta ai nostri figli e nipoti"

L'area richiesta per produrre le risorse naturali consumate e assorire la CO2 emessa da uno statunitense medio e' quasi due volte l'area richiesta da un europeo occidentale, e circa 5 volte piu' grande di quella usata da un asiatico, africano e sudmericano medio.

L'editore del rapporto Jonathan Loh ha detto "Sono i consumatori delle nazioni delle regioni temperate i maggiori responsabili della perdita del patrimonio naturale nei tropici".

For further information:
Julian Scola, Press Officer, WWF European Policy Office, tel +32 2 743 8806, email: jscola@wwfnet.org 
Fabio Quattocchi mailto:FABIOCCHI@infinito.it

epowebimage.jpg