Tutte le notizie sono fornite dalla Reuters.
Traduzione e riassunto miei!
*13 Luglio 2000
-Il ministro dell'ambiente francese ha detto
che durante la presidenza della Francia nell'UE, le questioni prioritarie
saranno due: i cambiamenti climatici e gli organismi geneticamente modificati.
Dopo le parole della commissaria europea dell'ambiente Wallstrom, il ministro
francese ha convocato una riunione informale di tre giorni con i parters europei
sulle decisioni da prendere, ma a Parigi non sara' deciso nulla. Voynet si
chiede se le multinazionali biotech non abbiano volontariamente deciso di
infrangere le regole dell'UE sugli OGM per "testare" la vigilanza dei
governi e delle autorita' europee.
-France's Voynet questions motives of GMO seed firms
*10 Luglio 2000
-Il Brasile e' l'unica nazione dell'emisfero sud
e dell'America a mantenere una moratoria sugli gli alimenti transgenici.
L'isolamento del Brasile su questa questione e' stato rinforzato da un sentenza
di una corte che era d'accordo con i gruppi ambientalisti nel dire che non
si sa niente sugli OGM e non e' quindi possibile chiamarli sicuri. La sentenza
ha colpito duramente un documento del governo firmato da tutti i ministri che
diceva "il Brasile non puo' privarsi di questa tecnologia". I contrasti nello
stesso governo sono forti: il ministro dell'ambiente Jose Sarney Filho, che si
e' detto costretto a firmare quel documento, e' totalmente contrario all'uso di
OGM in agricoltura e non li approvera' senza maggiori certezze. Infatti gli
agricoltori non possono usare piantagioni GM senza il consenso del ministero. Ma
il ministro dell'agricoltura si e' detto preoccupato del mantenimento della
moratoria; ed ha trovato alleati negli allevatori di galline del Nordest, i
quali si lamentano per il fatto che, sebbene quest'anno sia molto
difficile trovare mangime, il governo ha mandato indietro un carico
argentino di mais GM. Il Brasile e' il secondo produttore di galline al
mondo.
-Brazil ban on GM foods seen firm as divisions fester
*11 Luglio 2000
-La Coldiretti ha scritto una lettera al
ministro dell'agricoltura Pecoraro Scanio, chiedendo di etichettare da subito i
mangimi GM per animali d'allevamento. Il portavoce della piu' grande azienda
italiana del settore ha detto che il modo piu' sicuro per evitare i mangimi GM
e' quello di produrli in proprio. La commissione Europea dovrebbe stabilire un
limite (percentuale minima) di etichettatura per i mangimi GM intorno
a Settembre; ma attualmente, dice il portavoce, non ci sono leggi che obblighino
i fornitori a dichiarare la presenza di sostanze transgeniche. Secondo la
commissione parlamentare sull'agricoltura, nel 1998 sono state importate 670.000
tonnellate di mangimi ed esportate 230.000, ma non ci sono dati del 1999.
Allo stesso tempo, nel 1999 l'area dedicata a piantagioni GM negli USA e' piu'
che raddoppiata, passando da 20.5 milioni di ettari nel 1998 a 53 milioni
dello scorso anno.
-Italy's
biggest farm group urges GM feed labels
Fabio Qu@ttrocchi fabioq8@libero.it
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