-L'area agricola
mondiale dedicata ai raccolti transgenici e' ancora in aumento nel
1999 -La FAO dice che il pianeta ha
bisogno degli OGM
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29 Giugno 2000
Fonte: ISAAA www.isaaa.org
Traduzione di Fabio Quattrocchi fabioq8@libero.it
L'area agricola mondiale dedicata ai raccolti
transgenici e' salita a 39.9 milioni di ettari (nel 1996 erano 1.7 milioni, nel
1997 11 mln e nel 1998 27.8 milioni), un incremento del 44%. Il rapporto stilato
dall'ISAAA fornisce dettagli su questo trend.
I paesi a usare i raccolti GM nel 1999 sono 20. Sono presenti
in questa tabella.
AREA MONDIALE DI RACCOLTI GM NEL 1999, milioni di Ettari Paese Ettari %del totale Incremento dal 1998 (%) USA 28.7 72 8.2 Argentina 6.7 17 2.4 Canada 4.0 10 1.2 Cina circa 0.3 1 0.2 Australia 0.1 <1 <0.1 Sud Africa 0.1 <1 <0.1 Messico <0.1 <1 <0.1 Spagna <0.1 <1 <0.1 Francia <0.1 <1 <0.1 Portogallo <0.1 <1 <0.1 Romania <0.1 <1 <0.1 Ucraina <0.1 <1 <0.1 TOTALE 39.9 100 12.1 Tre paesi, Portogallo, Romania e Ucraina, hanno
piantato piante GM per la prima volta. L'82% dei raccolti GM si trovano nei paesi industrializzati (Nel 1998 erano l'84%). Il 18% nei
paesi in via di sviluppo, soprattutto Argentina.
Come nel 1998, i paesi in cui la crescita di
ettari dediti agli OGM e' stata maggiore sono: gli USA (8.2 milioni di ettari i
piu'), Argentina (2.4 Ettari in piu') e il Canada (1.2 milioni). Nel 1999 sono
stati usati 7 tipi di coltivazioni, presenti nella seguente
tabella.
Tipi di coltivazione usati nel 1999, milioni di ettari Paese Ettari %del totale Incremento dal 1998 Soia
21.6
54
7.1
Mais 11.1 28 2.8 Coton e 3.7 9 1.2 Colza 3.4 9 1.0 Patata <0.1 <1 <0.1 Zucca <0.1 <1 <0.1 Papaya <0.1 <1 <0.1 TOTAL 39.9 100 12.1 Nel 1999 la soia e il mais hanno continuato ad
essere i prodotti GM piu' usati. Cotone e colza condividono il terzo posto,
coprendo il 9% dell'area totale. Le modificazioni genetiche utilizzate sono
state le stesse del 1998: la tolleranza a erbicidi e' ancora la piu' comune, con
il 71% sia nel 1998 che nel 1999. Le coltivazioni (BT) resistenti agli insetti
sono diminuiti dal 28% del 1998, al 22% del '99. mentre le coltivazioni
resistenti sia a erbicidi che a insetti sono cresciute dall'1% del 1998 al 7%
del '99.
Il rimanente 1% e' resistente ai
virus (patate, zucchine e papaya) sia nel 1998 che nel 1999.
L'82% delle coltivazioni GM nel 1999 comprendevano solo 3 specie: soia resistente agli erbicidi (54%), mais Bt (19%) e colza resistente agli erbicidi (9%). Le vendite ammontavano a 75 milioni di Dollari nel 1995, 235mln$ nel 1996, 670mln$ nel 1997, 1.6 miliardi $ nel 1998 e 2.1 miliardi $ nel 1999. L'anteprima del rapporto e'
disponibile a questo link
http://www.isaaa.org/Global%20Review%201999//briefs12cj.htm
Fonte: Global Status of Commercialized Transgenic Crops: 1999. ISAAA (International Service for the Acquisition
of Agri-biotech Applications)
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28 Giugno 2000
Fonte: The Financial Times.
Scritto da Michela Wrong
Traduzione di Fabio Quattrocchi fabioq8@libero.it
Jacques Diouf, il presidente della
FAO, ha dichiarato di voler dare il suo appoggio agli OGM, dicendo che c'e'
bisogno delle "nuove" varieta' di piante e animali per nutrire la crescente
popolazione mondiale. Egli mette in chiaro la sua posizione un mese prima del
summit del G8 in Giappone, dove le biotecnologie saranno all'apice
dell'agenda.
Diouf sostiene che gli alimenti convenzionali,
sviluppatisi durante la "rivoluzione verde", potrebbero nutrire gli 800 milioni
di denutriti esistenti solo se fossero equamente distribuiti; ma ha crede che la
scarsita' di terra disponibile alla coltivazione renderebbe impossibile nutrire
una popolazione globale (che si aspetta (che) crescera' fino a 9 miliardi) senza
ricorrere agli OGM. "Non possiamo privarci della potenzialita' di avere piante
che richiedono meno pesticidi, meno nitrogeno e fostoro per crescere e di
offrire un'alimentazione migliore ai poveri, aggiungendo vitamine e
oligoelementi agli alimenti.
C'e' bisogno che prendiamo le precauzioni
necessarie per proteggere la salute e l'ambiente. Ma nel lungo termine, credo
che questa tenologia sia uno strumento vitale per combattere la fame."
La questione degli OGM dividera' inevitabilmente
le posizioni dei membri del G8 ad Okinawa. Le nazioni europee hanno invocato il
principio di precauzione (contenuto nella dichiarazione di Rio del 1992) per
giustificare il rifiuto dei nuovi alimenti. Ma i politici di USA e Canada, dove
ampi spazi di terra sono stati coltivati con soia e mais GM, le accusano di
usare le preoccupazioni (letteralmente traduco: le ansie) dei consumatori come pretesto per evitare sanzioni economiche.
Diouf ha detto che un accordo sulle norme
riguardani gli OGM potrebbe essere raggiunto ricorrendo al Codex Alimentarius,
un organo della FAO e dell'OMS istituito nel 1962 per accordarsi sulle
norme alimentari. Infine il presidente della FAO e' stato cauto sul
commentare la proposta, da discutere in Giappone, di istituire un comitato
internazionale che confronti tutte le ricerche scientifiche sugli alimenti GM,
avvisando che questo non dovrebbe tentare di sostituire il ruolo del Codex
Alimentarius.
Fabio Quattrocchi fabioq8@libero.it
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