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genova : stoppani: arrivano le analisi mare e torrente al cromo



dal secolo xix di martedi 27 giugno 2000

STOPPANI ARRIVANO LE ANALISI MARE E TORRENTE AL CRONO
l'agenzia regionale ha rivelato la presenza del metallo in quantita' otto
volte superiori al consentito
di graziano cetara

I1 torrente Lerone in alcuni 1 tratti è uno scarico industriale oltre ogni
regola. Alla .foce 1'acqua del mare tra Cogoléto e ~ Arenzano è verde e i
fondali sono deserti. Sono arrivate le analisi dell'Arpal agenzia regionale
protezione àmbientale relative alle acque supeficiali del rio sul quale
opera la Stoppani: c'è cromo esavalente in misure tra le quattro e le otto
volte superiori ai limiti consentiti per gli scarichi delle aziende (0,2
milligrammi per litro). Ma qúello è un torrente, non uno scarico al
servizio di questo stabilimento che produce le cromature più pure e
ricercate d'Europa.
1 risultati riguardano campionamenti eseguiti a febbraio e marzo in cinque
stazioni disposte lungo il torrente, prima e dopo la Stoppani. A monte
delI'impianto la presenza di cromo esavalente è quasi impercettibile (0,001
mg/1) ma più ci si awicina al forno e alle strutture più tale presenza
aumenta. In corrispondenza dell'ingresso dell'azienda (stazione 4) e nelle
vicinanze dell'unico scarico ufficiale (stazione 5) 1'ultima misurazione
sulle acque superficiali del Lerone ha rilevato cromo in grandi quantità:
rispettivamente 1,62 e 0.9 mg/I. Rispetto al mese di febbraio il tasso di
inquinamento è peggiorato nella stazione 4, è rimasto sostanzialmente
stabile nella stazione 5.
I risultati confermano le analisi sulle falde acquifere presentate dalla
stessa azienda nei mesi scorsi. Sotto la superficie del terreno sul quale
sorge la fabbrica, il cromo era stato individuato in percentuali fino a
64mila superiori ai limiti consentiti. In seguito la provincia aveva
disposto una indagine a tappeto sull area interna ed esterna dello
stabilimento, in applicazione del decreto Ronchi 471 dell'ottobre 1999.
Acqua, aria e terra sotto indagine per capire I'effettiva estensione
dell'inquinamento da cromo e stabilire 1'entità della bonifica da
addebitare per legge all'azienda responsabile Ie analisi sull'acqua sono
quelle anticipate. La provincia dovrà adesso divulgare l'esito dei
controlli su terra e aria.
L'azienda ha piu' volte ripetuto che non inquina piu' e che la presenza di
cromo esavalente è legata al passato quando la legge le consentiva di
scaricare terre tóssiche sulla spiaggia e sulle rive del torrente. E'
impossibile che questa quantità di cromo esavalente sia legata al passato,
quello stabilimento è un colabrodo che continua ad inquinare ribatte
Gerolamo Patrone, ambièntalista di Arenzano.
La Stoppani non risponde nemmeno per voce di Antonio Pugliese, awocato e
rappresentante della proprietà. Non dice se sia disposta ad accollarsi
1'0nere della bonifica del sito su cui sorge. Gli ultimi documenti
ufficiali della società sono la richiesta di riattivazione del forno 58,
per aumentare la capacità produttiva, e una proposta di riassetto
urbanistico della val Lerone, mediante 1'editicazione di 270.000 metri cubi
di nuove residenze

IL PUNTO. 
ASPETTANDO UN ACCORDO

Lé anaiisi'Sut1'inquinamento della Stoppani confermano l'emergenza
ambientale al confine tra Arenzano e Cogoieto. la 'questionè politica, dopo
il cambio al vertice in regione e' di stallo. Da anni c'è da firmare un
accordo di programma per stabilire il come e il quando a proposito della
chiusura dello stabilimento. II termine stabilito da1 cosiddetto piano
Envireg, un piano di bonifica della spiàggia e del torrente con il quale
I'azienda otteneva' contributi europei pèr circa sette miliardi era il
2001. la quèstione sulla reale attuazione di quel pian© è~ controversa,
mentre la Stoppani, con un ricorso al Tar, ha ufficialmente manifestato
l'intenzione di proseguìre l'attività fino al 2003. 11 problema
occupazionale, riguarda circa 150 lavoratori.