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Carbon tax sparita??
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ENERGIE ALTERNATIVE:
CONTINUANO
GLI ATTI FORMALI DEL GOVERNO, MA
CHE FINE HANNO FATTO LA CARBON
TAX
E I 10.000 TETTI
FOTOVOLTAICI?
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Roma, 7 giugno 2000 - Non bastano accordi "di
facciata" come il protocollo firmato oggi a Roma tra il Ministero Ambiente e
Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali per facilitare l'installazione di
pannelli solari e di aerogeneratori. Il Governo - sostiene Aldo Iacomelli di
Greenpeace - dovrebbe invece preoccuparsi di spiegare ai contribuenti che fine
hanno fatto i 300 miliardi destinati nel 1998 alle energie rinnovabili e ad
interventi di mitigazione dell'effetto serra. Perche' fino ad oggi il piu' volte
annunciato programma, gestito da ENEA, dei 10.000 tetti fotovoltaici non e' mai
partito?
La carbon tax introdotta dal Governo Prodi e' gia' un lontano
ricordo, dimenticata dai petrolieri che mai l'hanno pagata ed invece hanno
beneficiato di notevoli sgravi fiscali per contenere le paventate spinte
inflattive dovute probabilmente (domani la sentenza dell'Antitrust) ad
accordi di cartello. Tali sgravi hanno portato nelle casse delle compagnie
petrolifere migliaia di miliardi a fronte di nessun vantaggio per i cittadini e
tantomeno per il clima che continua ad essere sempre meno stabile e
preoccupante. Per sottolineare la necessita' di svincolarsi dalla dipendenza dai
prodotti petroliferi per produrre energia per gli usi della casa e della vita
quotidiana, ma soprattutto per mostrare concretamente le potenzialita' delle
rinnovabili nel nostro paese, Greenpeace ha dato avvio a un tour intitolato
"Metti il sole sul tetto" per promuovere porta a porta il solare fotovoltaico da
installare sia sulle case private che sugli edifici pubblici nel rispetto della
legge 10/91di fatto mai applicata. Sul trailer di Greenpeace campeggiano 4
pannelli fotovoltaici ad alta efficienza di silicio cristallino che alimentano
una batteria che attraverso un inverter trasforma energia del sole in corrente
elettrica alternata. Con questa energia Greenpeace sta offrendo in tutta Italia
(ora il tour e' in Emilia Romagna) "granite fatte con il sole" nella speranza di
promuovere le fonti rinnovabili come il fotovoltaico. Nel rapporto "Vento forza
10", uno studio redatto da Greenpeace, sono evidenti le opportunita' per
raggiungere il 10% dell'intera energia prodotta nel mondo attraverso l'utilizzo
del vento. Gia' nel 1990 erano stati prodotti nel mondo 2013 MW, diventati alla
fine del 1998 10153MW. Alla fine del 2000 in Europa, sotto la spinta di una
direttiva comunitaria auspicabile, si potrebbero avere circa 9000 MW installati
contro gli attuali 7500 MW. Entro le due prossime decadi sarebbe possibile
fornire 2.500 - 3.000 Terawattora (miliardi di Kwh) all'anno. Si potrebbero
installare 1.2 milioni di MW, sfruttando le innovazioni tecnologiche del settore
eolico, con una crescita programmata di questa fonte del 25% annuo, con una
produttivita' di circa 2.966 terawattore (TWh) annui che costituirebbero il
10.85% del consumo elettrico atteso per il 2020. Questa politica eolica
permetterebbe un taglio di circa 10 milioni di tonnellate di anidride carbonica.
L'altra faccia del vento potrebbe essere il sole: uno sviluppo del fotovoltaico
nel 2100 e' certo, e chi sapra' anticiparlo sara' buon profeta anche dal punto
di vista economico e non solo ambientale.
Fonte: Greenpeace