[Ecologia] "Ambiente Svenduto", inizia il processo di appello. PeaceLink sarà presente come parte civile per sostenere la magistratura e chiedere giustizia



Comunicato stampa

Inizio del processo di appello nel caso "Ambiente Svenduto" di Taranto: PeaceLink sostiene la magistratura e la lotta della cittadinanza per la giustizia ambientale

Taranto, 18 aprile 2024 - Domani, 19 aprile, vi sarà una nuova importante tappa del percorso di giustizia ambientale per la città di Taranto e per tutto il suo territorio. Infatti inizierà il processo di appello per l'inquinamento, conosciuto come processo "Ambiente Svenduto". Un processo che riguarda l'ILVA e il disastro ambientale di Taranto, ma anche quel mondo politico che ha avuto le sue responsabilità in tutto questo.

Come associazione ambientalista impegnata nella tutela ambientale e dei diritti delle comunità, PeaceLink ritiene cruciale questa nuova fase del processo. 

È importante sottolineare che PeaceLink è stata l'associazione che ha inizialmente segnalato l'inquinamento da diossina, avviando così le indagini che hanno portato a questo processo. Ha dimostrato che l'impegno della società civile può dare forza alla giustizia e fare la differenza nel cambiamento della storia di una città martoriata.

Saremo presenti e attivi come parte civile, sia come associazione nazionale sia come nodo locale, al processo di appello per ribadire la nostra richiesta di giustizia ambientale. È fondamentale che la sentenza di condanna emessa in primo grado per coloro che hanno avuto effettive e comprovate responsabilità nel disastro ambientale venga confermata. Chi ha causato danni irreparabili all'ambiente e alla salute delle persone deve essere chiamato a rispondere delle proprie azioni.

Inoltre, desideriamo confermare il nostro sostegno alla manifestazione che si terrà il 23 aprile a Taranto, un'iniziativa volta a sostenere la magistratura e a ribadire l'importanza della legalità e della giustizia. PeaceLink sarà presente per dimostrare un impegno costante nel promuovere un ambiente sano e sicuro per tutti, e per chiedere la chiusura definitiva delle fonti inquinanti che hanno arrecato e continuano a provocare danni irreparabili alla città di Taranto e al suo territorio.

La ricerca della giustizia ambientale è un impegno che non possiamo permetterci di trascurare. Invitiamo tutti coloro che condividono i nostri valori a unirsi in questa lotta per la giustizia per un futuro più sostenibile.


Alessandro Marescotti

Presidente di PeaceLink