ll Sistema
Fiscale Italiano di fronte ad una mamma ed
al suo bambino...
2
marzo 2015 alle ore 19.49
di
Claudio
Mazzoccoli
La
cose stanno prendendo una butta piega. Come
per la "tassa sui balconi", le accise sui
carburanti, le mille tasse e balzelli che
ancora costellano la galassia di un Sistema
Fiscale che somiglia sempre più ad un
acquedotto talmente pieno di falle da
perdere il 25-30% della portata, arriva la Bit
Tax. La "Tassa sulle trasmissioni
digitali (Bit Tax)" si affaccia tra le
pieghe della Delega fiscale. Stando a quanto
si legge dalla stampa, si tratterebbe di una
proposta avanzata da Franco Gallo, ex
presidente della Consulta e attuale capo
della Commissione che sta elaborando i
decreti attuativi della Delega Fiscale,
durante un'audizione alla Commissione
Finanze della Camera nell'ambito di
un'indagine conoscitiva sulla fiscalità
digitale. In realtà si tratta di una
proposta avanzata nel 1995 da un professore
americano e mai realizzata...". Pensateci
un pò.. Dal 1948 abbiamo una Costituzione
MAI REALIZZATA che ha, al suo interno,
l'Articolo 53, in grado di dare equità e
progressività al sistema fiscale,
consentendo in modo naturale ed equilibrato
la Redistribuzione del Carico Fiscale e
quindi del Reddito e della Ricchezza
nazionale e questi cosa ti vanno a
raccattare ? Una proposta di un professore
americano del 1995 e mai presa in
considerazione !!!!
_________________________
L'articolo
meno
Attuato
Rimando
ai
testi citati in bibliografia per
l'approfondimento tecnico -giuridico dell' Articolo
53. Questo articolo rappresenta la
chiave per attuare la Costituzione, dal
momento che definisce COME, QUANDO e PERCHE'
si devono pagare le Tasse allo Stato. Questo
articolo della Costituzione, mai attuato nella
realtà, rappresenta uno degli atti più
coraggiosi da parte della Assemblea.
In esso, infatti, si vincola il PERCHE' al
CONCORSO ALLE SPESE PUBBLICHE. In esso si
stabilisce, unendo in una espressione i due
commi, che IL CARICO FISCALE
GRAVANTE SUL CITTADINO DEVE ESSERE
PROGRESSIVO RISPETTO ALLA EFFETTIVA
CAPACITA' CONTRIBUTIVA
e DEVE ESSERE TALE DA ASSORBIRE GLI
EFFETTI INIQUI DELLE TASSE SUI CONSUMI.
Questo hanno detto i Costituenti ma questo
NON lo hanno fatto i politici. Chi
aveva ragione ? Secondo noi i Costituenti..
Secondo voi ? Ci hanno messo 50 e più anni a
smontare questi principi limpidi come acqua
di sorgente: il criterio della Capacità
Contributiva, il criterio della
Progressività ed il criterio di uguaglianza
dei cittadini di fronte alle leggi
tributarie. Sono i pilastri
dell'Articolo 53 , quello che attende ancora
di essere attuato. E che nessuno creda che il
Sistema che vediamo è colpa della
Costituzione, in quanto è tutta opera del
politico e del suo connubio con il popolo
italiano...
Nel
tempo,
credetemi, siamo andati regredendo ed anche
pericolosamente. Sapete perchè ? Perchè
stiamo vivendo da decenni un incubo in cui
sembra prevalere il "mordi e fuggi", in cui
si coglie l'attimo, in cui l'istinto di
sopravvivenza tipico della natura si mescola
con l'istinto di sopraffazione tipico
dell'uomo.
Cosa nasce da questo ? L'ISTINTO
DELL'IMBECILLE. E chi lo cavalca miete
consenso di basso valore ma a bassissimo
costo. Il Pensiero dei Costituenti è ben
altro: è quello di tutti gli onesti cittadini,
ma non quello dei Politici. Una prova ?
Eccola e ditemi chi non è d'accordo
:
Parte 1 "Ho
sempre pensato che chi ha dieci mila euro
di reddito e ne paga mille allo Stato, con
l'aliquota del 10 per cento, si troverà con
9 mila euro da impiegare per i suoi bisogni
privati; mentre chi ne ha centomila, dopo
aver pagato l'imposta del 10 per cento in
base alla stessa aliquota, si troverà con
una disponibilità di 90 mila euro.
Parte 2 È ovvio che
per pagare l'imposta il primo contribuente
sopporta un sacrificio di gran lunga
maggiore del secondo, e che sarebbe equo
alleggerire l'aggravio del primo e rendere
un po' meno leggero quello del secondo. Si
può discutere sulla misura e sui limiti
della progressione; non sul principio".
Chiaro
? Eppure sbagliano tutti, dagli Economisti
ai Giornalisti, dai Politici ai blasonati
Professoroni passando per i Sindacalisti: persino
Grasso, attuale Presidente del Senato
sbagliò...
La chiamano "Proporzionalità" ed
è quella che ho descritto nella Parte 1,
in cui pagano allo stesso modo ricco e
povero, cosi' che il ricco resta tale ed il
povero lo diventa ancor di più. E' quello che
stabiliva 160 anni fa il Regio Statuto
Albertino all'articolo 25. E' quello che
vorrebbero Salvini e Berlusconi chiamandola
"Flat Tax": Fare pagare tutti allo stesso
modo: Il Ricco come la Mamma con un
Bambino.... Giusto? Secondo il Costituente è
incivile Ma vediamo nei fatti e nei numeri
come vanno le cose. Mettete in carica la
calcolatrice e partiamo Chi vuole
confrontarsi con i numeri ha nella
Bibliografia materiale da leggere in
abbondanza.
Quello
che
ho descritto nella Parte 2 si chiama
"Redistribuzione del Carico Fiscale" ed
è il cuore dell'Articolo 53 e della
Costituzione. Ve lo hanno mai detto ? Avete
sentito mai qualcuno chiedere in Parlamento
questa cosa che si chiama "Progressività"
?
_______________________________________
Vediamo
la realtà
viva di una madre con il suo neonato. La
persona ha un reddito lordo di 1.500 Euro al
mese su 14 mensilità. Ecco come la vede il
Sistema Fiscale attuale .
Indipendentemente
da
quanto il bambino piange, mangia o si ammala,
5000 Euro della mamma sono scomparsi nel nulla
per Concorrere alle Spese Pubbliche.. Lo
Stato, al posto della Deduzione completa
delle spese primarie, concede le cosiddette
"agevolazioni fiscali", viste come
elargizioni o meglio "elemosina non
gratuita".
Alla fine, in tasca, alla mamma restano 1.400
Euro al mese. Vediamo quanto le costa la
elemosina dello Stato..
La vita è cara. Molto cara..
A causa dei governi che non hanno controllato
l'equilibrio prezzi salari, alla introduzione
dell'Euro, quello che si comprava sino al
giorno prima con 1.000 Lire, si comprava con
l'equivalente di 2.000 Lire. Non è un segreto
che un mare di ricchezza è passata di mano in
quel periodo in cui i prezzi raddoppiarono (
Periodo del "1000 Lire= un Euro") . Nulla si
crea, nulla si distrugge. Cambia solo di
stato. Il denaro è passato da alcune
categorie alle altre....
In queste spese, come si nota, non c'è
nulla di lussuoso, nulla di trascendentale.
Anzi, a vederle bene, sono spese da
miseria. In questa situazione
abbiamo un esempio vivo, per quanto doloroso,
di cosa siano le spese effettuate dal
cittadino per soddisfare i bisogni
elementari di vita suoi propri e di coloro
ai quali, per obbligo morale e giuridico,
deve provvedere.
NB
Solo
l' allattamento naturale evita a questa
madre un ulteriore esborso per il latte in
polvere.
La
situazione
del bilancio familiare è negativa. Nel caso
che proponiamo sono i genitori della mamma a
bilanciare per quel che possono il
disavanzo. (250 Euro al mese circa)
******* Ma non è finita qui. !
*************
Se la mamma è onesta e compra tutto dove le
fanno lo scontrino e si fa rilasciare
regolare fattura, le viene chiesto di
concorrere ulteriormente alle spese
pubbliche tramite IVA, Accise, Bolli e Canone
TV. Sono altri soldi che lo Stato chiede IN
AGGIUNTA, dal momento che,
contrariamente a quanto prescritto dai
Costituenti, in denunzia l'IVA non compare
mai. Eppure, per chi la versa, è sempre
"Concorso alle spese pubbliche" e dovrebbe
quindi essere conguagliato il tutto in sede di
denunzia. Sapete che cosa significa, cari
lettori ? Che la tassazione sui consumi è
considerata AGGIUNTIVA e questo è gravissimo
perchè va contro la indicazione della
Assemblea Costituente che fu precisa al
riguardo
"..l'onere
tributario
complessivo gravante su ciascuno risulti
informato al criterio della progressività.
Ciò significa che la progressione
applicata ai tributi sul reddito globale o
sul patrimonio dev'esser tale da
correggere le iniquità derivanti dagli
altri tributi, ed in particolare da quelli
sui consumi.. "
Ma
quale
correzione ! Forse correzione al rialzo.
Infatti, anche se la mamma si mantenesse fin
dove può nelle spese, anche se evadesse il
Canone RAI, dovrebbe spendere non meno di
474 Euro di tasse in più per vivere stavolta
indirette e regressive, ma sempre tasse.
Queste cose ve le hanno mai dette i
partiti per cui continuate a votare ?
Che nell'anno dovete sommare quello che
spendete di IRPEF con quello che spendete di
IVA per capire in che modo concorrete alle
spese pubbliche ? E che vi dovrebbe essere
dato in modo per correggere gli effetti
regressivi delle tasse indirette (come l'IVA ,
le Accise, etc. ) in sede di denuncia dei
redditi in modo che ciascuno possa
"Sopportare" il carico fiscale ?
******* Ma non è finita qui. !
*************
Abbiamo detto che questa mamma (che la Corte
dei Conti definirebbe autolesionista) si deve
fare dare dei soldi dalla famiglia per poter
pagare le imposte e l'IVA. Non avendo casa
di proprietà non deve versare tasse sugli
immobili... Se queste avessero carattere di
Concorso alle spese pubbliche, sarebbe una
terza tassa aggiuntive senza nessuna
correzione.
Ma cosa accade nel frattempo dell'IVA che la
mamma ha pagato ? Sono tasse, ma questo Stato
e questo Sistema Fiscale "non se ne accorgono"
... Tanto è vero che la mamma è chiamata a
versare l'IRPEF su questa IVA. In questo
caso sono ulteriori 128 Euro che vengono
pagati come "tassa sulla onestà". Perchè la
chiamiamo "tassa sulla onestà" ?
Perchè la paga solo chi è onesto..
Quindi , udite udite, non solo chi è onesto è
bastonato, ma paga anche una tassa in
piu'...... Si tratta di una parte dell'IRPEF
che non sarebbe dovuta se la mamma avesse
comprato "Tutto A NERO "
Ma
guarda
un pò! Per questo Sistema Fiscale un
cittadino onesto che non può dedurre quello
su cui ha pagato l'IVA è visto dallo Stato
esattamente come uno che ha comprato tutto a
nero.
******* C'è di peggio !
*************
Sostanzialmente abbiamo dimostrato che, dal
momento che un cittadino assolutamente onesto
ma che non ha modo di presentare e dedurre le
sue spese è visto dallo Stato allo stesso
modo di un evasore totale o parziale, ne
risulta che il cittadino onesto dovrà non solo
versare le tasse anche per chi evade, ma sarà
chiamato (e solo lui..) a versare l' IVA e la
"tassa sull'onestà" che, si badi bene, a
seconda della quantità di acquisti, può
arrivare al 5-10% della IRPEF versata. La
ragione è semplice. Contrariamente a quanto
indicato dal Costituente, in Italia,
attualmente, si viene tassati non solo sul
reddito ma anche ogni volta che si mostra
della "capacità di spesa".. La chiamano "Manifestazione
di ricchezza" e questa deve essere
immediatamente tassata.
Facciamo un esempio: se comprate una penna,
significa semplicemente che state mostrando il
bisogno di scrivere.........
Ma se vi fate fare lo scontrino, lo Stato
presuppone che, se potete comprare la penna,
state dimostrando una capacità contributiva
per lo meno superiore al valore della penna
: su questa capacità appena mostrata,
dovete pagare anche una tassa Tassa
regressiva , ovviamente, che penalizza i
redditi bassi diventando sempre meno
sensibile al crescere del reddito.
Indipendentemente da quello per cui
spendete, la vostra capacità contributiva si
espande dunque sempre piu' per lo Stato. Ma,
attenzione: per questo sistema fiscale il
tutto accade SOLO SE SIETE ONESTI
!!!!!
******* Che direbbe l'Articolo 53 ?
*************
Se ai redditi di questa mamma (21.000 Euro)
DEDUCIAMO le spese per i bisogni elementari
(vita, manutenzione ed efficienze della casa,
studio, scuola, educazione, spostamenti per
lavoro) e con essa l'IVA versata, otteniamo
il seguente valore di Effettiva Capacità
Contributiva.
Questa donna, quindi, non solo non dovrebbe
pagare NULLA di TASSE (recuperando 5.000
Euro sull'anno) ma dovrebbe vedersi
restituire l'IVA versata dal momento che NON
HA CAPACITA' CONTRIBUTIVA..
Invece lo Stato ha trasformato il concetto
di Capacità Contributiva in "qualsiasi
manifestazione di ricchezza".
Il concetto diventa quindi che,
indipendentemente dai bisogni della vita
reale e dignitosa, prima si devono pagare le
tasse (anche per quelli che evadono o
che possono pagare meno, come nel caso degli
studi di settore e dei tanti regimi forfetari)
e poi, con quello che avanza, si può
tentare di sopravvivere..
Quello che dice l'Articolo 53 è scolpito nelle
seguenti parole del Costituente ed è di senso
diametralmente opposto.
-->..Non
si
può negare che il cittadino, prima di essere
chiamato a corrispondere una quota parte
della sua ricchezza allo stato, per la
soddisfazione dei bisogni pubblici, deve
soddisfare i bisogni elementari di vita suoi
propri e di coloro ai quali, per obbligo
morale e giuridico, deve provvedere. Da ciò
discende la necessità della esclusione dei
redditi minimi dalla imposizione; minimi che
lo Stato ha interesse a tenere
sufficientemente elevati, per consentire il
miglioramento morale e fisico delle stesse
ed in definitiva anche all'aumento della
loro capacità produttiva.Da ciò discende
pure che debbono essere tenuti in opportuna
considerazione i carichi di famiglia del
contribuente. Sono, questi, aspetti
caratteristici di quella capacità
contributiva,che la formulazione
dell'articolo concordato pone a base
dell'imposizione.
-->..l'onere
tributario
complessivo gravante su ciascuno risulti
informato al criterio della progressività.
Ciò significa che la progressione applicata
ai tributi sul reddito globale o sul
patrimonio dev'esser tale da correggere le
iniquità derivanti dagli altri tributi, ed
in particolare da quelli sui consumi.. "
*******
Conclusione *************
Va da sè che se tutte le mamme d'Italia
potessero mettere in deduzione tutte le
spese necessarie e potessero dedurre al
contempo l'IVA versata, mediante strumenti
elettronici o mediante presentazione di
scontrini e fatture, con il semplice
incrocio dare-avere si avrebbe una immane
emersione del sommerso.
Basterebbe
infatti
eliminare gli studi di settore per riportare
tutti i cittadini ad essere UGUALI di fronte
alla legge tributaria .
La applicazione di aliquote molto
progressive, applicate stavolta alla
effettiva capacità contributiva porterebbe
un gettito fiscale molto più elevato e
comunque assolutamente redistribuito in modo
equo.
Basti pensare a quanto pagherebbe di
imposte una persona con la Capacità
Contributiva dei percettori di Pensioni
d'Oro o al fatto che verrebbero fuori un
numero consistente di evasori parziali o
totali in grado di concorrere finalmente
alle spese pubbliche al posto dei
super-tartassati di oggi.
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La Costituzione è veramente un tesoro per i
cittadini. Tocca a noi, quindi, attuarla
Ma questa, signori è una vera e propria
RIVOLUZIONE CIVICA che spetta solo
a gruppi e movimenti realmente animati dal
desiderio di cambiare in senso costituzionale
il paese