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[Ecologia] Fwd: [asud.informa] HUFFINGTON POST e FATTO QUOTIDIANO: Un pessimo clima. L'Italia si ricorda del riscaldamento globale solo se passa Naomi Klein
- Subject: [Ecologia] Fwd: [asud.informa] HUFFINGTON POST e FATTO QUOTIDIANO: Un pessimo clima. L'Italia si ricorda del riscaldamento globale solo se passa Naomi Klein
- From: Davide Bertok <davide at bertok.it>
- Date: Tue, 10 Feb 2015 19:58:03 +0100
-------- Messaggio Inoltrato --------
A Sud informa
Segnaliamo
di seguito le nostre analisi, uscita oggi
sull'Huffington Post e su Il Fatto Quotidiano
sulla completa rimozione, nell'agenda politica e
nel dibattito pubblico italiano, della minaccia
rappresentata dai cambiamenti climatici e della
sistematica sottovalutazione dell'urgenza di
operare scelte politiche in netta controtendenza
con quanto previsto dai recenti provvedimenti del
governo (tra cui spicca lo Sblocca Italia).
Alle
porte vi è il più importante Summit Onu di Parigi
2015, dove verrà siglato l'accordo per il post
Kyoto.
Con
quali posizioni e con quale livello di dibattito
l'Italia arriverà a Parigi?
Vi
invitiamo a leggere, commentare e diffondere.
* * *
HUFFINGTON
POST
Un
pessimo clima. L'Italia si ricorda del
riscaldamento globale solo se passa Naomi Klein
Si
è concluso venerdì 6 febbraio il tour italiano
dell'attivista e scrittrice canadese Naomi
Klein, pluvi insegnata autrice di due testi
divenuti pietre miliari nella scarna letteratura
main stream che approccio ad una critica di
sistema rispetto agli assetti dell'economia
globale.
Uopo No
Logo e Shock
Economy, best seller da un milione di
copie ciascuno tradotti in 30 lingue e
distribuiti in tutto il mondo, la Klein è in
giro per il pianeta per presentare la sua nuova
fatica. Più di cinque anni di lavoro profuso in
oltre 700 pagineUna
rivoluzione ci salverà - Perchè il capitalismo
non è sostenibile è appena uscito anche
in Italia, edito da Rizzoli.
La
Klein ha l'indiscusso merito di aver portato
la questione del cambiamenti climatici
all'attenzione di un pubblico molto più ampio
dell'ambito dei tecnici e degli attivisti
interessati a tali questioni. Dopo le
presentazioni a Mantova e Venezia, la
scrittrice è giunta a Roma per l'ultima data
italiana tenutasi il 4 febbraio: un
grande evento promosso da diverse realtà
sociali in collaborazione con la Rizzoli:
l'Associazione A Sud, Action e Spin Time, il
cantiere di rigenerazione urbana ubicato a San
Giovanni, recuperato ed autogestito da oltre
un anno dopo 10 anni di abbandono, che ha
ospitato il partecipatissimo evento per il
quale sono giunte circa 1.000 persone.
Salvare
il clima o il capitalismo?
Il titolo originale This
change everything - Capitalism VS The
Climate rendeva di certo maggior
giustizia alla tesi di fondo contenuta nel
libro: il 97% degli scienziati sono concordi
nel ritenere che il clima sta cambiando in
maniera rapida e irreversibile e che per farvi
fronte è necessario ridurre le emissioni del
70% entro il 2050. Questi i numeri contenuti
nell'ultimo rapporto dell'Ipcc, il panel delle
Nazioni Unite creato nel 1988 con l'obiettivo
di studiare le variazioni del clima,
valutandone cause e soluzioni. Una tale
riduzione sarebbe possibile soltanto con un
radicale e repentino cambiamento di paradigma
economico: transizione energetica,
riconversione ecologica, rivoluzione dei
modelli di consumo e di trasporto. Tutte
misure che necessitano di pianificazione
pubblica e di distogliere fondi dagli
investimenti speculativi per investirli in
politiche di decarbonizzazione, in netta rotta
di collisione con il mantenimento delle regole
di funzionamento del capitalismo
deregolamentato, per dirla alla Klein, aiutato
nella generazione di disuguaglianze da
politiche di austerity, trattati di libero
commercio e privatizzazioni. [...]
_______________________________________________________________
IL
FATTO QUOTIDIANO
Naomi
Klein: la sinistra alla prova del clima
di
SALVATORE ALTIERO / A SUD - 09 febbraio
2015
“This
changes everything: capitalism vs the
climate”, nella traduzione
italiana: “Una rivoluzione ci salverà.
Perché il capitalismo non è sostenibile”.
Sembra uno slogan della piazza globale che
da Seattle a Genova, dalla Conferenza
Ministeriale della Wto del 1999 al G8 del
2001, è stata il luogo di un movimento di
massa senza confini. Come fenomeno
carsico, la eco dell’impianto culturale e
politico della critica new
global al modello capitalistico riprende
forma nel titolo a caratteri cubitali
sulla copertina dell’ultimo libro di Naomi Klein che
la scorsa settimana ha chiuso a Roma il
tour italiano di presentazione.
Non
mancano dati e analisi che sembrerebbero
dar ragione a quella stagione di
mobilitazione sociale. A partire dall’ultimo rapporto
dell’Intergovernmental Panel on Climate
Change, il Gruppo intergovernativo
di esperti delle Nazioni Unite,
su cui dovrebbero fondarsi gli accordi
mondiali sul clima, quali la Convenzione
quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici e il Protocollo di
Kyōto che la attua. [...]
_________________________________________________
Per
approfondire leggi anche:
La sfida del clima. Da New York a
Lima aspettando Parigi 2015 (Marica Di Pierri
su Huffington Post)
Clima, da Lima a Parigi 2015: la
farsa dei “vertici” e la roadmap dei movimenti (Laura Greco per A Sud)
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