In settemila sullo jonio contro le trivellazioni in mare e in terra



 11 agosto 2013 
In settemila oggi sullo jonio contro le trivellazioni in mare e in terra
E’ stata una giornata splendida, per il contributo particolare che ci è 
arrivato da persone splendide di un gruppo composto di diversamente abili 
ospitati nel Circolo Aquarius e nel Circolo Velico Lucano. Li vogliamo 
ringraziare uno per uno, sapendo che per loro è stato molto faticoso tenere il 
passo nell’organizzazione della catena. 
La catena umana contro le estrazioni petrolifere cresce di anno in anno, oggi 
eravamo in circa 7.000 e siamo alla terza edizione, la consapevolezza di 
difendere la propria acqua e il proprio mare cresce di giorno in giorno.

La politica dei grossi interessi e della speculazione petrolifera in 
Basilicata e nel mar Jonio si arrenda, sarà travolta dai movimenti cittadini se 
non ha in democrazia rispetto per le popolazioni. I progetti di trivellazione 
sulle sorgenti del fiume Agri vanno fermate (25.000 barili previsti nel 
memorandum tra Regione Basilicata e Governo) , le istanze di ricerca 
petrolifera nel mare Jonio (sono arrivate a 14 ,da Gallipoli a Catanzaro ) 
vanno bocciate dal Ministero dell’Ambiente .

Migliaia di posti si lavoro si perderebbero subito se trivellano lo Jonio, a 
rischio un patrimonio urbanistico, e storico millenario della Magna Grecia, 
rischi gravi collegati ai terremoti e alle faglie attive che potrebbero reagire 
negativamente con le trivellazioni poste alle stesse profondità, rischio 
subsidenza e grave inquinamento a causa della conformazione geologica e 
geografica del golfo di Taranto.

Dicono no a questo scempio ambientale, gli operatori economici del territorio 
(quelli che producono PIL), chi usa l’acqua per irrigare o per  l’industria 
(nessuna attività produttiva sopravvive senz’acqua), i migliori geologi 
italiani delle più importanti università italiane (quindi nessun allarmismo 
ambientalista).

Il nostro petrolio è la bellezza del nostro mare e la linfa vitale della 
Basilicata è l’acqua che crea vita e d economia in eterno se salveremo gli
ecosistemi dalle trivellazioni in terra e mare.

Ringraziamo tutti i partecipanti alla catena umana, gli attivisti m5s di 
Mirandola in vacanza a Policoro (comune ultra-trivellato e vittima degli ultimi 
terremoti in Emilia Romagna) il sindaco No Triv di Amendolara(Cs) Antonello 
Ciminelli che ha partecipato alla catena ,i circoli velici Lucano e Aquarius di 
Policoro, il lido al veliero ,il sindacato Ugl che diversamente dagli altri 
sindacati pro-trivelle si è schierato contro le trivellazioni petrolifere, i 
volontari di legambiente Policoro( No quelli di Potenza e nazionali).

Un doppio grazie nuovamente a quei ragazzi diversamente abili che hanno 
partecipato con fatica all’iniziativa ,sono queste persone che danno esempio su 
come si cambia il mondo. Grazie alla Città di Policoro . [No scorie Trisaia)
catena umana 2013