C'era una volta il palo - Foto di Gustavo Piccinini
Il macchinista si accorse dell'ostacolo ma aveva solo tre minuti per pensare a come evitarlo. Egli aveva le vite di migliaia di persone nelle mani, aveva abbastanza tempo per pensare ma poco per comunicare, allertare i superiori: tutta per lui la responsabilità dell'impatto
e la catastrofe....
Locomotiva impazzita – Scrive Teodoro Margarita: “Stiamo precipitando il mondo verso l'abisso, ci stiamo andando a gambe levate e con tutti i finestrini aperti, sul nostro Titanic si balla e si canta e la moneta corrente ha ancora corso legale e l'economia, vera madre di tutti i mostri, dall'inquinamento alla imbecillità di massa, dallo scioglimento dei ghiacciai alla sparizione di foreste immense, tutto quanto è pianificato a tavolino dagli insider traders, dai brokers, dagli agenti di cambio, dai finanzieri di ogni risma. Ogni cosa che può essere venduta, fatta oggetto di speculazione, dal legname all'acqua, alla terra, alle risorse ittiche, il futuro raccolto di riso e grano, proprio tutto è attentamente contabilizzato e messo in gioco nel vorticoso scambio del libero mercato. Mercato libero di "suicidarci" tutti, senza freni e senza nessuna possibilità di marcia indietro. Eppure, io credo che il nostro mondo sia quel treno in corsa e che come quel treno abbia una possibilità non certa, non sicura ma una possibilità ci sia….”
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