La Fondazione Luigi Micheletti di Brescia annuncia la
pubblicazione del volume: “Il caso italiano: Industria, chimica e ambiente”,
curato dai due storici Pier Paolo Poggio e Marino Ruzzenenti e pubblicato
dall’editore JacaBook di Milano, 522 pagine con allegato un cd. Il rapporto
fra industria, chimica e ambiente è uno dei più discussi e controversi
nell’ambito dell’ecologia politica e dei movimenti ambientalisti: molte
attività industriali e chimiche hanno effetti negativi sull’ambiente, eppure
non possiamo fare a meno dei loro prodotti che vanno dalle conserve di
pomodoro ai concimi, dall’acciaio alle schede dei telefoni cellulari, dal
vetro delle finestre agli inchiostri, dai saponi alla benzina, a tutto quello
che, volenti o nolenti, entra nella nostra
vita.
Il libro esamina numerosi casi di violenza ambientale
derivati dalle attività industriali: dall’incidente di Severo, in Lombardia,
che richiamò l’attenzione del mondo sull’esistenza delle diossine, alla
fabbrica di coloranti dell’ACNA di Cengio, in Liguria, che ha inquinato per
decenni le acque del fiume Bormida, a quella del piombo tetraetile di Trento,
a quella del DDT della Rumianca di Pieve Vergonte, in Piemonte, a quelle di
esplosivi della Valle del Sacco vicino Roma, e apre la discussione su come è
possibile soddisfare le necessità umane, quelle dei paesi ricchi e quelle dei
paesi poveri, con beni materiali meno violenti nei confronti delle popolazioni
e della natura..
Una serie di articoli è dedicato a Laura Conti, la
studiosa che è stata per decenni in prima linea nel denunciare che è
necessario esercitare controlli pubblici su quanto avviene in un territorio
per assicurare agli esseri umani cibo sicuro, acqua pulita, diritti di
mobilità e di salute, trasmettendo alle generazioni future un ambiente
abitabile.
Il cd allegato al libro invita ad una camminata nella
“chimica”. Il 2011 è stato dichiarato “Anno mondiale della chimica”:è stata
una occasione per chiedersi se davvero “chimica” è parolaccia ? Se ne
conoscono effetti negativi sotto forma di pesticidi tossici, di veleni
industriali, di armi che hanno reso ancora più dolorosa la guerra, di
plastiche indistruttibili e inquinanti, ma una conoscenza spregiudicata della
chimica e della sua storia consente anche di incontrare numerosi personaggi
che si sono sforzati di migliorare il mondo scoprendo sostanze utili alla vita
e processi per diminuire l’inquinamento del
pianeta.