Scrive Lucilla Pavoni:
Caro Paolo D'Arpini, incoraggiata dalla risposta che hai dato a Roberto Giovannini (http://saul-arpino.blogspot.it/2012/11/il-giornaletto-di-saul-del-28-novembre.html ) ripropongo il problema scie chimiche, di cui forse avevo parlato in un tempo in cui pochissimi avevano notato cosa succede sopra alle nostre teste.
Ci hanno rubato anche il cielo, e lo stanno usando per modificare il clima, causando nubifragi e terremoti, e per farci ammalare rendendoci zombie con malattie come l'Alzheimer.
Io vivo in una zona di montagna, dove l'aria è pulita e dove, fino a pochi anni fa, di solito la gente moriva semplicemente perché era stanca di vivere (per vecchiaia). Forti fino all'ultimo giorno, potevi incontrare vecchi di novant'anni, arzilli e lucidi, che ancora zappavano la terra.
Da due o tre anni a questa parte, prima in maniera subdola e poco appariscente, e adesso in maniera sfacciata e plateale, succede che in uno spazio aereo, dove normalmente possono passare un paio di aerei li linea in una giornata, il cielo è letteralmente invaso e disegnato da decine e decine di scie che si intersecano tra loro, fino a formare croci, losanghe, griglie, che s'allargano sempre più e permangono ore ed ore sopra alle nostre teste....
Continua, con aggiunta di articolo tecnico collegato: