ILVA, arrestato Emilio Riva ed altri sette. Il magistrato: "Totale noncuranza dei gravissimi danni".



Due le ordinanze firmate dal gip.

La prima, trecento pagine, con la quale si dispone il sequestro dei sei
impianti, contiene, tra le motivazioni del provvedimento anche i risultati
di due perizie, una chimica e l'altra medico- epidemiologica:
«L'esposizione continuata agli inquinanti dell'atmosfera ha causato e
causa nella popolazione fenomeni degenerativi di apparati dell'organismo
umano che si traducono in eventi di malattia e di morte». E ancora, parole
pesantissime: «La gestione del siderurgico di Taranto è sempre stata
caratterizzata da una totale noncuranza dei gravissimi danni che il suo
ciclo di lavorazione e produzione provoca all'ambiente e alla salute delle
persone e impone l'immediata adozione, a doverosa tutela di beni di rango
costituzionale che non ammettono contemperamenti, compromessi o
compressioni di sorta quali la salute e la vita umana, del sequestro
preventivo».

La seconda invece dispone gli arresti domiciliari per gli otto indagati:
il patron Emilio Riva, presidente dell'Ilva Spa fino al maggio 2010, il
figlio Nicola Riva, che gli è succeduto e si è dimesso un paio di
settimane fa, l'ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi
Capogrosso, il dirigente capo dell'area del reparto cokerie, Ivan Di
Maggio, il responsabile dell'area agglomerato, Angelo Cavallo. La misura
cautelare, riguarda anche altri tre dirigenti di più recente nomina. Gli
otto sono accusati di disastro ambientale colposo e doloso, avvelenamento
di sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni
sul lavoro, danneggiamento aggravato di beni pubblici, getto e sversamento
di sostanze pericolose.

Fonte:
http://www.ilgiornale.it/news/interni/i-pm-chiudono-lilva-taranto-e-operai-bloccano-citt-825756.html


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