Bonifica siti militari, costi e tempi



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Date: Fri, 25 May 2012 17:48:06 +0200
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Subject: [SPF:fail] decontaminazione siti militari, costi e tempi

Il costo standard della decontaminazione del Salto di Quirra può essere facilmente coperto con i fondi destinati all'acquisto di cinque dei circa 100 caccibombardieri F35 da € 180 milioni l'uno programmato dal governo della cinica italietta che fa cassa usando la Sardegna come pattumiera bellica, tagliando pensioni, scuola, ricerca scientifica, servizi sanitari ecc.
Inoltro comunicato ripreso martedì 22/5/2012 da Sardegna e Unione Sarda.
mariella cao

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COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI
 
COMUNICATO STAMPA 21 MAGGIO 2012
 
IL COMITATO SCRIVE ALLA COMMISSIONE PARLAMENTARE: "ECCO LE INFORMAZIONI SULLE BONIFICHE DEI POLIGONI"
  
Il comitato Gettiamo le basi scrive alla Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. Stamane è stata inviata una mail a tutti i senatori componenti la Commissione con una nota informativa allegata sulle bonifiche dei poligoni. La Commissione, a conclusione della seduta numero 70 del 15 maggio scorso dove è stato sentito il generale Maurizio Lodovisi, ha preso atto che allo stato attuale “mancano elementi d’informazione su costi e modalità di attuazione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica del poligono di Quirra”.
 
Vista invece l’urgenza di procedere a una bonifica in tempi brevi per tutelare prima di tutto la salute della popolazione, il Comitato ha preparato una breve scheda dalla quale si possono desumere alcuni elementi richiesti dall’organismo parlamentare.
 
Per esempio, il Comitato fa sapere che esiste uno studio del CNR di Ancona del 2005 titolato “Studio per la riduzione dei vincoli permanenti nell’area marina di Teulada”, commissionato dal ministero della Difesa, con diverse indicazioni su tempi e modalità d’intervento per la rimozione dei residuati bellici, dell’esploso e inesploso. Lo studio prevede un tempo di circa trenta anni per portare a termine l’operazione e la stima non si discosta da quella standard dei centri studi delle forze armate degli Stati Uniti per casi simili.
 
Un caso assimilabile alla Sardegna è infatti quello di Vieques, Portorico. Il poligono caraibico, dismesso nel 2003, per tipo di attività e dimensioni (kmq 55) può considerarsi il gemello minore di quello di Capo Teulada (kmq 72), per estensione è poco più di un terzo del Poligono di Quirra. A Vieques è stato ufficialmente ammesso l’utilizzo di “alcune”munizioni all’uranio. La bonifica ha avuto inizio nel 2002, stando al programma terminerà nel 2022, finora però è stato ripulito solo un terzo. Il budget standard degli Usa per la bonifica di siti militari è stato presto sforato rendendo necessario istituire un "Superfund", finora sono stati investiti 486 milioni di dollari.
 
Altre informazioni, tutte facilmente reperibili in Rete, giungono dalla bonifica della base Usa nell’isola hawaiana di Kaho’olawe o dalla contaminazione delle falde acquifere nella base di Camp Lejeune (Nord Carolina), sulla quale esiste pure un rapporto recente del 19 gennaio 2012 stilato dall’Agency for Toxic Substances and Disease Registry.
 
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Segue testo e-mail inviata ai senatori della Commissione Parlamentare d'inchiesta sull'uranio impoverito.
 
COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI 
 
Alla Commissione Parlamentare d'inchiesta sull'esposizione a possibili fattori patogeni, con particolare
riferimento all'uso dell'uranio impoverito.
 
Oggetto: Bonifica del Poligono Interforze Salto di Quirra (PISQ). 
Riferimento seduta del 15/05/2012, audizione del Generale di Squadra Aerea Maurizio Lodovisi.

Considerato che la Commissione a conclusione della seduta n. 70 “prende atto che, allo stato,
mancano elementi d’informazione su costi e modalità di attuazione degli interventi” di messa in sicurezza e
bonifica del Pisq, affidati al gen. Lodovisi, resi indilazionabili a seguito dei fatti gravissimi esposti dal
procuratore Fiordalisi, riteniamo doveroso portare all’attenzione studi ed esperienze di situazioni analoghe
da cui si possono ricavare, in tempi brevi, le informazioni richieste dalla Commissione.

Si porta pertanto all’attenzione:
 
1) Lo studio del CNR di Ancona del 2005 titolato “Studio per la riduzione dei vincoli permanenti nell’area
marina di Teulada”, commissionato dal ministero della Difesa o dalla Marina Militare, (le fonti divergono)
offre indicazioni su tempi e modalità d’intervento per la rimozione dei residuati bellici, dell’ esploso e
inesploso. Prevede un tempo di circa trenta anni per portare a termine l’operazione, la stima non si
discosta da quella standard dei centri studi delle forze armate degli Stati Uniti.
L’indagine non considera la decontaminazione da sostanze radioattive e nano particelle.
Se si tiene conto del fatto che l’immensa area marittima annessa al Pisq (kmq 28.400 solo una delle quattro
zone di mare militarizzato a fronte dei complessivi kmq 750 di Capo Teulada ) è quasi esclusivamente
interessata da tiri terra-mare e mare-mare, l’operazione di rimozione dei residuati bellici appare molto più
complessa e tecnicamente più difficile di quella indicata per Capo Teulada dove i tiri sono prevalentemente
mare-terra, quindi l’esploso e l’inesploso si concentra in un’area ridotta.
Si ha notizia del rapporto del CNR esclusivamente dai media locali (si veda allegato articolo "il sardegna" 24/11/2006)
e dalle dichiarazioni di amministratori, rappresentanti del ministero della Difesa e delle Forze
Armate nel corso dell’acceso dibattito pubblico sul tema bonifica negli anni 2005-07.
 
2) Bonifica in corso del poligono di Vieques, Portorico, da parte degli Stati Uniti.
Il poligono caraibico, dismesso il 1/5/ 2003, per tipo di attività e dimensioni (kmq 55) può considerarsi come il
gemello minore di quello di Capo Teulada (kmq 72), per estensione è poco più di un terzo del Pisq. E’ stato
ufficialmente ammesso l’utilizzo di “alcune” munizioni all’uranio. La bonifica ha avuto inizio nel 2002, stando
al programma terminerà nel 2022, però finora è stato ripulito solo un terzo. Il budget standard degli Usa
per la bonifica di siti militari è stato presto sforato, è stato necessario istituire un "Superfund". Finora sono
stati investiti $ 486 milioni.
Una mole d’informazioni è facilmente reperibile in internet, sia nei siti governativi, sia nei vari siti di
organizzazioni di cittadini e ricercatori indipendenti.
 
3) Bonifica della base Usa nell’isola hawaiana di Kaho’olawe (più piccola di Capo Teulada): investiti $ 400
milioni, bonificato il 10% dell’area.
 
4) Informazioni preziose sui problemi che pone l’operazione bonifica emergono dalle vertenze
pluridecennali versus Usa di Panama, Costa Rica, Giappone, Corea ecc.
 
5) Contaminazione delle falde acquifere nella base di Camp Lejeune (Nord Carolina), rapporto del
19/1/2012 dell’Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR).
lejeune-investigation.html
at-the-nations-largest-marine-base-damaged-lives/2012/01/10/gIQAfpy4GQ_story.html
 
Cagliari, 20 maggio 2012
Comitato sardo Gettiamo le Basi