una sconfitta epocale dei movimenti oppure no?
- Subject: una sconfitta epocale dei movimenti oppure no?
- From: Lino Balza <medicinademocraticalinobalza at hotmail.com>
- Date: Mon, 30 Jan 2012 09:06:38 +0100
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Riassumo i punti che ritengo più salienti del dibattito su liste hyperlink, no centrali, pace, medicina democratica, ecc. Dopo Vincenzo Miliucci, l’avevo avviato io:
<<L'operazione
è il preludio di un'offensiva più massiccia contro il movimento popolare:
sfondare in Val Susa sulla questione grandi opere vuol dire per lo stato mettere
a segno un obbiettivo strategico ed un precedente che varrà per tutte le altre
forme di opposizione sociale nelle lotte ecopacifiste.
Ciò sta avvenendo nel vuoto politico
senza incontrare resistenza, quella resistenza che i movimenti
dis-organizzati non hanno saputo o voluto contrapporre -non convocando gli Stati
Generali dei beni comuni come proposti, chiudendosi nel proprio particolare:
esempio acqua- buttando all'aria l'occasione storica conquistata con i
referendum. Una sconfitta epocale>>. D’accordo
Marinella, Michelangiolo Bolognini, Tiziana Volta, Katia Lumachi, Mario, Mena
Moretta, Cesare Manachino, Dante Bedini, Leo Bolliger ecc. Articolati gli
interventi di Danilo D’Antonio, Isidoro Malandra, Luca Benedini, Antonio
Molli, Antonio Caracciolo, ecc. Più esplicito di me, Marco Giustini: <<Non aver unificato il Movimento per l'acqua (non semplicemente con un atto di solidarietà esterna) con il Movimento NOTAV, nei tempi e con i modi proposti, ha generato l'isolamento politico del Movimento NOTAV e di quello per l'acqua. L'attacco a quello NOTAV avviene ora per via giudiziaria, mentre per quello per l'acqua è bastato semplicemente non applicare il risultato referendario. Così la vittoria clamorosa del referendum è stata semplicemente buttata nel cesso per l'incapacità di analisi strategica di alcuni>>. Sullo stesso tono, Isidoro Malandra: <<La
settorializzazione degli interessi (acqua, nucleare, grandi opere,
rifiuti ecc) doveva servire ad esercitare una critica forte nei confronti
dei singoli modelli imperanti e contribuire allo studio e all'elaborazione
di proposte che, messe insieme, avrebbero dovuto configurare
un progetto di cambiamento in grado di parlare
alla maggioranza della popolazione, al di là non dell'ideologia ma aldilà
degli schieramenti dati. Invece essa ha favorito l'emersione di una elìte
(io li definisco "professionisti del movimento", letali quanto i burocrati di
partito), capace di indirizzare la massa consistente di nuovi soggetti
disposti a mobilitarsi e per questo motivo
autolegittimantesi>>. E
Lorenzo Dellacorte: <<(Concorre)
l'infiltrazione nei movimenti ai
posti di dirigenza di soggetti che quanto meno contengono le lotte per mantenere
le loro misere posizioni di leaderschip e di "vantaggio"che sarebbero messe in
discussione nella convergenza verso movimenti più
vasti>>. Siamo
ancora in tempo a convocare gli Stati generali del governo dei beni comuni?
L’interrogativo divide fra ottimisti, dubbiosi e pessimisti. Ottimisti
come Leo Bolliger:
<<Chiamatelo come volete ma è assolutamente necessario un
coordinamento nazionale, una rete che emerga e faccia emergere globalmente le
nostre tesi, le nostre azioni, i nostri progetti, le nostre realizzazioni
concrete di lotta ma anche e soprattutto costruttive nelle amministrazioni e
nella società>> O come Frankoze: <<Facciamo ancora in tempo, a formare un coordinamento nazionale che riunisca le tre A, Acqua, Aria, Ambiente, noi siamo cittadini di serie A è un dovere tentare insieme una resistenza, contro uno stato sordo alle richieste del popolo>>. O
come Ernesto Celestini:
<<Esistono centinaia di associazioni che parlano a nome di mille /duemila
persone che nemmeno si conoscono tra loro e non sanno nemmeno come la pensano
gli altri iscritti .... in questo modo la gente sa di aver dato la propria
partecipazione e si sente impegnata ma ... è solo illusione.
In questo vuoto politico tanto sintomatico, in un paese che corre con il pilota
automatico, se non si riesce a spiegare che l'unico modo per tornare alla
democrazia è quello che propone, da tanto tempo, Lino Balza ... allora siamo
complici anche noi>>. Ci
sono i dubbiosi, con tendenza all’ottimismo, come Mauro Coltorti: <<E' chiaro che
senza una svolta netta e decisa verso una lotta su tutti i fronti dei Beni
Comuni siamo perdenti. Non so neppure se siamo ancora in tempo a fare
qualcosa. E' inutile lottare per il rimborso del 7 o del 15%. Il modo di
recuperarli quei soldi li trovano comunque. E' un falso obiettivo, magari è
d'effetto per i cittadini ma devia l'attenzione da tutto il resto…
Gli
inviti per fare l'Assemblea dei Beni Comuni dovrebbero partire da una delle
associazioni che si occupano di Beni Comuni e dato che questo forum si occupa di
acqua, il bene comune per eccellenza insieme all'aria, al mare ed alla
terra, il mio invito, e mi sembra anche quello di
altri partecipanti al forum, è che sia il Forum dell'Acqua ad attivarsi in
tal senso. Innanzi tutto c'è bisogno che ad attivarsi sia un Forum forte ed
autorevole. Il Forum è riuscito a coagulare le attività di centinaia di gruppi
che lavorano su tutto il territorio nazionale. Inoltre il referendum ha
dato forza ed autorevolezza al Forum. Chi altri ? Ci
sono infine i pessimisti che non sperano che di essere smentiti, come Lino Balza che
pensa che i buoi sono già scappati dalla stalla, o come Marco Giustini: <<
Il Movimento per l'acqua aveva tutte le carte in mano per attivare un
processo di unificazione dei movimenti. Aveva l'indubbia autorevolezza datagli
dalla vittoria referendaria ed in più anche i soldi, derivanti dai rimborsi
referendari, per creare una organizzazione autonoma. Peccato aver perso questa
occasione unica>>. In
disaccordo Lucio Beloni: << Io
fino ad oggi, considero il percorso di tutto il Forum più vincente che perdente.
Ci sono partite tutte da giocare
come quella dell'Obbedienza Civile>>. Via Dante 86 15121 Alessandria Tel. 3470182679 - 013143650 linobalzamedicinadem at libero.it ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- MEDICINA DEMOCRATICA - MOVIMENTO DI LOTTA PER LA SALUTE onlus Via dei Carracci 2 20100 Milano www.medicinademocratica.org www.facebook.com/MedicinaDemocratica http://www.medicinademocratica.org/article.php3?id_article=2 Sezione provinciale: Via San Pio V n. 4 15121 AL tel.
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