Fwd: vendita edifici: dal 2012 è obbligatorio indicare la prestazione energetica



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-------- Messaggio originale --------
Oggetto: 	vendita edifici: dal 2012 è obbligatorio indicare la
prestazione energetica
Rispedito-Data: 	Tue, 24 Jan 2012 06:24:11 +0100
Rispedito-Da: 	economia at peacelink.it
Data: 	Tue, 24 Jan 2012 06:25:49 +0100
Mittente: 	ANDREA AGOSTINI <lonanoda at tin.it>
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A: 	economia <economia at peacelink.it>




da ilcambiamento.it
Efficienza Energetica

*_Vendita Edifici: dal 2012 è obbligatorio indicare la prestazione
energetica
_*
Dal 1 gennaio 2012 in tutti gli annunci di vendita di edifici è
obbligatorio riportare l'indice di prestazione energetica dell'immobile.
Una novità introdotta dal Dlgs 28/2011, più noto come 'decreto
rinnovabili', che potrà contribuire a orientare gli acquisti in
direzione di una maggiore attenzione all'efficienza energetica e alla
riduzione dei consumi.
di Angela Lamboglia - 18 Gennaio 2012

Dal 1 gennaio 2012 in tutti gli annunci di vendita di edifici è
obbligatorio riportare l'indice di prestazione energetica dell'immobile
Acquirenti più informati, costruttori più attenti alla prestazione
energetica degli immobili. A partire da quest'anno, insieme ai
tradizionali criteri di valutazione della qualità di un edificio,
tenderà ad acquisire sempre più peso la sua efficienza energetica e
quindi la capacità di pesare meno sull'ambiente e sulle tasche di chi vi
risiede o lo utilizza per altri fini.
Con il Dlgs n. 28 del 3 marzo 2011 - che attua in Italia la direttiva
2009/28/CE sulla promozione delle fonti rinnovabili - diventa
obbligatorio nei contratti di compravendita o di locazione fornire
all'acquirente o al conduttore la documentazione relativa alla
certificazione energetica dell'edificio. Non solo, gli annunci
commerciali di vendita devono riportare l'indice di prestazione che un
tecnico abilitato ha verificato e documentato nell’attestato di
certificazione energetica (ACE).
Secondo quanto chiarito dal Consiglio Nazionale del Notariato, il
vincolo si applica anche alle operazioni di permuta, vendita di eredità
o di azienda e un contratto che non contenga informazioni in merito alla
prestazione dell'immobile – neanche in forma di autodichiarazione -
potrà essere considerato nullo.
Attraverso la conoscenza di questi dati, chi acquista un immobile sarà
in grado di confrontare il rendimento di diversi edifici, valutare i
benefici che ciascuno è in grado di offrire e la convenienza rispetto al
prezzo, ed orientarsi verso quello più efficiente.

Chi acquista un immobile sarà in grado di confrontare il rendimento
energetico di diversi edifici
Più in generale, la norma dovrebbe progressivamente condurre a una
migliore qualità del patrimonio immobiliare nazionale, in termini di
contenimento dei consumi, grazie a un meccanismo virtuoso per cui gli
acquirenti tenderebbero a premiare gli edifici più efficienti, quelli di
classe A. Fino a espellere dal mercato gli immobili dal rendimento più
basso. Secondo il direttore del Cresme, Centro ricerche economiche
sociali di mercato per l'edilizia e il territorio, Lorenzo Bellicini,
“già gli edifici in Classe B, sono ormai quasi fuori mercato”.
Così nella teoria e probabilmente anche nella pratica, se non fosse che
il decreto non introduce alcuna sanzione per chi non rispetti la regola.
A ciò si aggiunge che la maggior parte delle regioni italiane non ha
ancora legiferato sulla materia e - sempre secondo quanto osservato dal
Consiglio Nazionale del Notariato - poiché la certificazione energetica
deve essere predisposta in base alla normativa regionale, laddove tale
disciplina manchi i contratti privi dell'ACE sono da considerarsi validi.
Ad oggi le uniche regioni ad aver previsto sia norme specifiche per i
casi di compravendita e locazione, che sanzioni per gli inadempienti in
entrambe le circostanze, sono Lombardia, Piemonte e Friuli-Venezia
Giulia. Altre regioni, come Emilia-Romagna, Liguria e Toscana, hanno
stabilito il vincolo di allegare l'attestato di certificazione
energetica in caso di trasferimento o locazione di immobili, ma non
multe per violazione della norma.
Quanto al resto dell'Italia, la strada da fare è ancora tanta.