R: Re: [ecologia] scie chimiche



Esistono i deposimetri.

Per favore, quando avrai qualche dato chimico sulle immissioni in aria ambiente in zona Lago d'Iseo... forniscilo.

Alessandro

www.peacelink.it

From: "corrado penna - fisico" <scienza.marcia at katamail.com>
Sender: ecologia-request at peacelink.it
Date: Fri, 30 Dec 2011 18:39:17 +0100
To: <ecologia at peacelink.it>
ReplyTo: ecologia at peacelink.it
Subject: Re: [ecologia] scie chimiche

a roberto, non sei stato in grado di rispondere a nessuna delle nostre argomentazioni e ancora blateri frasi inconsulte
 
dai fai uno sforzo, dici qualcosa di serio di argomentato, o taci per sempre
 

Bombardamento chimico biologico sul lago d'Iseo?

ALLARME AEREO, scie chimico-biologiche?

Martedì 5 febbraio, alle ore 13, un aereo presumibilmente militare (ma camuffato da aereo civile in quanto di colore bianco) ha intenzionalmente sorvolato a quota bassa (circa 1.000 metri, che per un aereo è una quota decisamente inusuale se non in fase di decollo/atterraggio) l'Istituto d'Istruzione Superiore "G. Antonietti" di Iseo. La vicinanza e la presumibile quota sono state confermate anche da altri testimoni, alcuni miei ex alunni che si trovavano accanto a me in quel momento.

Ricordo che gli aerei civili percorrono rotte aeree a circa 9.000 metri di altezza (dove l'aria è più rarefatta e quindi il consumo di carburante è minore) e che il Regolamento dell’Aria adottato dall' Ente Nazionale Aviazione Civile (al CAPITOLO 3 - REGOLE GENERALI – Punto 3.1.2) recita testualmente :

Ad eccezione dei casi in cui è necessario per il decollo o l'atterraggio, o nei casi di permesso accordato dall’ENAC, gli aeromobili non devono volare al di sopra di aree abitate di città e paesi, su insediamenti o assembramenti di persone all'aperto.

La manovra in sé è quindi già potenzialmente pericolosa (come non ricordare con angoscia la tragedia di quella scuola di Bologna sventrata 10 anni fa da un aereo militare?) ma persino illegale.

Il pericolo potrebbe essere però molto maggiore di quello che sembra, dal momento che l’aereo rilasciava una notevole striscia bianca che non poteva essere una scia di condensa. Le scie di condensa, come può confermare un qualsiasi manuale di aeronautica, si formano solo al di sopra degli 8.000 metri, ed anche in quel caso solo in coincidenza con temperature molto basse ed umidità elevate. In nessun caso si possono formare a 1.000 e neppure a 3.000 metri di quota (anche se la quota dell'aereo non fosse stata stimata correttamente non ci sarebbero lo stesso le condizioni per la formazione di una scia di condensa di vapore acqueo fuoriuscito dal motore).

Per fornire qualche ragguaglio sulla questione riporto quanto segue: “L’immissione in atmosfera dei gas di scarico degli aerei, ricchi di nuclei di condensazione e di vapore acqueo, determina la sovrassaturazione del vapore acqueo e, quindi, la formazione di scie. Le scie di condensazione si formano ad altezze in cui la temperatura dell’aria è molto bassa (inferiore a -40 °C), con umidità relativa almeno del 60%. Le scie possono essere più o meno durare nel tempo, a seconda della stabilità dell’aria e della quantità di vapore presente.” [Girolamo Sansosti & Alfio Giuffrida - Manuale di meteorologia, Una guida alla comprensione dei fenomeni atmosferici e climatici in collaborazione con l’UAI (Unione Astrofili Italiani) - Gremese Editore – 2006 – pag 86] .

Dal momento che la diminuzione di temperatura per ogni 1.000 metri è di circa 6,5° è evidente che l'aereo avvistato a bassa quota non poteva mai e poi mai rilasciare una scia di condensa, come confermano i dati di umidità e temperatura di quel giorno: i -40° di temperatura venivano rilevati solo a 7.500 metri di quota, e da 7.500 fino a 12.000 metri di quota (chi lo vede mai un aereo che vola 12 km di altezza?) l'umidità relativa era compresa tra l' 1% ed il 47%.

Non essendovi per altro alcun carburante che bruciando possa formare quel tipo di scie con quel colore biancastro (osservando i canad-air che volano basso fino al mare per raccogliere l'acqua per spegnere gli incendi si può facilmente notare il fumo nero che proviene dai motori), l’unica possibilità che resta è inquietante, perché in tutto il mondo sono state rivelate anomale scie di origine chimica dette chemtrails (scie chimiche). Le analisi della polvere di ricaduta hanno portato all’identificazione di una serie di elementi chimico-biologico pericolosi per l’uomo, particolarmente alluminio, bario, torio, nanopolimeri artificiali pericolosi per il sistema respiratorio, agenti infettivi (ad es. il micoplasma).

Il tutto sembra essere legato ad una oscura manovra che in Italia è stata esportata dal governo USA e viene gestita sotto l’ombrello della NATO. Il rapporto annuale del Pentagono dimostra infatti che gli Stati Uniti stanno preparando prove di armi chimiche e biologiche all’aria libera in violazione delle convenzioni internazionali, ha annunciato il professor Francis A.Boyle, riconosciuto un esperto in materia. Si può temere il peggio se si mette in conto che l’esercito degli Stati Uniti ha già realizzato in passato quel tipo di esperimenti in diverse grandi città statunitensi, sulla pelle della propria popolazione. Famoso è ad esempio l’episodio di San Francisco negli anni 50, quando agenti biologici furono spolverizzati da navi militari sull’inerme e inconsapevole popolazione, e non si può dimenticare la
recente ammissione del ministero della difesa britannico di avere testato in tutto il dopoguerra agenti chimici e biologici su milioni di propri concittadini.

Ma la storia continua.

Mercoledì 6 febbraio circa 50 aerei hanno sorvolato il lago d’Iseo graffiando il nostro cielo con strane scie biancastre, le loro rotte erano assolutamente caotiche e a volte volavano in coppia su linee parallele (segno che non si trattasse di aerei di linea civile che sono incanalati in corridoi ben definiti). Per altro un simile numero di attraversamenti aerei è spropositato in una zona dove non vi sono punti di snodo per i corridoi aerei dell’aviazione civile. Molti aerei volavano a quote troppo basse per formare scie di condensa. L’umidità necessaria alla formazione di scie di condensa è di oltre il 70%, mentre i dati meteorologici davano per le ore 12 (quando è iniziata l’intensificazione dei sorvoli col rilascio di scie bianche, circa uno ogni 5 minuti) un’umidità relativa molto al di sotto della soglia (sempre minore al 40% a qualsiasi quota compresa fra i 5.000 metri ed i 12.000 metri) questa è la prova ulteriore che i fenomeni osservati non fossero normali scie di condensa. Per altro gli aerei volavano bassi, vicini, si sentivano continuamente il loro rombare, e ad ogni rombo si notava una scia

A questo indirizzo si possono trovare i dati che dimostrano come alle ore 12 del giorno 6, quando si è intensificato il fenomeno, non vi erano le condizioni per la formazione di scie di condensa

condizioni meteo giorno 6 ore 12

La controprova è stata l’osservazione del cielo nel giorno seguente, quando solo una ventina di aerei si sono visti a distanza ravvicinata, e solo alcuni lasciavano scie dietro di sé. L’aviazione civile non può essere la causa di 50 voli il mercoledì e 20 il giovedì nello stesso spazio di cielo, quella militare invece sì. Quei rombi continui ogni 10 minuti non si sentivano. E d’altronde la base di Ghedi è vicina.

Ulteriore conferma, il giorno 8 febbraio, in cui si sono viste numerose scie soprattutto intorno alle 12, l’umidità relativa era nettamente inferiore alla soglia

condizioni meteo giorno 8 ore 12

Per altro nei giorni successivi si è verificato un aumento fuori norma delle temperature, che potrebbe essere l'effetto delle scie chimiche, come è stato rilevato in numerose zone esposte ad irrorazione chimica.

... ma ovviamente chi vuole chiudere gli occhi può sempre pensare che si tratta solo di coincidenze, esagerazioni dei soliti "cospirazionisti". Purtroppo le prove della cospirazione esistono da tempo, ma la gente fa finta di non sapere, non vedere, non ricordare.
 
 
 
From: eeeconews
Sent: Friday, December 30, 2011 6:26 PM
Subject: [ecologia] scie chimiche
 

cari amici di peacelynk,

 

i “credenti alle scie chimiche”,  per fortuna pochi, sono abbastanza per definire allarmante il relativo fenomeno culturale:

come mai un certo numero di persone “crede” a notizie false ed inverosimili ?

se la notizia fosse solo falsa, poco male, difatti dopo un po si smentirebbe da sola (ma non sarebbe male filtrare sul web le notizie meno attendibili, per non disinformare l’ opinione pubblica).

il guaio è che la notizia è anche inverosimile (una cospirazione mondiale e con milioni di complici omertosi, che vuole sterminare l’ umanità !), il che dimostra che alcune persone rifiutano logica, rigore scientifico ed un po di sano scetticismo razionale ….. e questo è molto preoccupante (il sonno della ragione genera mostri, ha scritto goya nel celebre quadro).

…… e se ora qualche mattacchione si inventasse che, al contrario, è in atto una micidiale cospirazione mondiale e di segno opposto: cioè di alcuni inquinatori reali (ce ne sono fin troppi !) che  si sono inventati sul web queste “scie chimiche”, con lo scopo di  eludere o ritardare i costosissimi impianti di depurazione (previsti dal protocollo di kyoto) ….. ?

 

roberto falvella