Pesticidi e morie di api in tutto il mondo
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- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 25 Nov 2011 12:14:30 +0000
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25 Novembre 2011
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG
Germania)
Tribunale Popolare Permanente dal 3 al 6 dicembre 2011 a Bangalore,
India
I pesticidi più venduti della Bayer continuano a causare morie di api in
tutto il mondo
Le preoccupanti morie di intere popolazioni di api in tutto il mondo
sono destinate a continuare, dal momento che la compagnia tedesca del settore
agro-chimico Bayer, continua senza alcuna restrizione a fabbricare e a vendere i
pesticidi neonicotinoidi.
La responsabilità della Bayer nel fenomeno noto come Colony Collapse
Disorder o CCD, (il problema della moria di intere colonie di api) è inserita
tra i casi che saranno presentati, fra il 3 e il 6 dicembre, durante la sessione
contro le multinazionali del settore agro-chimico, del Tribunale Popolare
Permanente (Permanent People's Tribunal o PPT), un tribunale internazionale di
opinione, che processerà le sei maggiori multinazionali del settore agro-chimico
per numerose violazioni dei diritti umani.
"La moria delle api è un problema globale ed è quindi cruciale
discuterne e trovarne la soluzione a livello internazionale. E' un buon segno
che il PPT, che rappresenta una iniziativa a carattere mondiale, affronti questo
problema che è una minaccia sia livello ecologico che a livello economico",
afferma Philipp Mimkes, portavoce della Coalizione contro i pericoli
derivanti dalla Bayer (CBG), un gruppo a difesa dell'interesse pubblico con
base in Germania.
Mimkes rivela che l'imidaclopride (nome commerciale Gaucho) e la
clotianidina (nome commerciale Poncho) rimangono i pesticidi più venduti dalla
Bayer, malgrado il fatto che tali pesticidi, noti come neonicotinoidi, siano
fortemente collegati con le morie di api (CCD).
Nel 2010 le vendite del Gaucho hanno raggiunto gli 820 milioni di
dollari e quelle del Poncho, i 260 milioni di dollari. Il Gaucho è il pesticida
più venduto della Bayer e il Poncho è al settimo posto. "E' per questo che la
Bayer combatte coi denti e le unghie contro l'applicazione di un bando nei
confronti dei neonicotinoidi, malgrado il grave danno ambientale che causano",
dice Mimkes.
In Europa molti degli usi più pericolosi dei neonicotinoidi sono stati
proibiti. La Germania, l'Italia, la Francia e la Slovenia, hanno bandito l'uso
del Gaucho nel trattamento dei semi di mais, la sua principale applicazione.
Comunque, l'uso di questi pesticidi è libero in molti paesi, inclusi gli Stati
Uniti dove, ogni anno a partire dal 2006, muore un terzo della popolazione
apiaria.
Declino delle popolazioni di api
Il termine Colony Collapse Disorder (CCD) viene usato per descrivere il
drastico declino delle popolazioni di api in tutto il mondo, iniziato verso a
metà degli anni '90, nello stesso periodo in cui furono introdotti sul mercato i
neonicotinoidi. Nel 1994 iniziò la moria di intere colonie di api mellifere
prima in Francia e poi in Italia, Spagna, Svizzera, Germania, Austria, Polonia,
Inghilterra, Slovenia, Grecia, Belgio, Canada, Stati Uniti, Brasile, Giappone e
India.
I neonicotinoidi sono una classe di pesticidi chimicamente affini alla
nicotina. Entrano nel sistema vascolare della pianta e vengono rilasciati nel
polline e nel nettare di cui le api si nutrono.
Mentre è probabile che le morie siano causate da una combinazione di
diversi fattori, tra i quali lo stress derivante dall'allevamento industriale
delle api e la perdita di habitat naturale, molti scienziati ritengono che
l'esposizione ai pesticidi sia uno dei fattori più critici. Le preoccupazioni
maggiori derivano dal fatto che i neonicotinoidi hanno sulle api e su altri
insetti impollinatori, effetti subletali cumulativi. Tra questi effetti vi sono
disturbi neurologici del comportamento e disfunzioni del sistema immunitario che
corrispondono ai sintomi rilevati nelle morie di api da
CCD.
Il CCD ha un serio impatto sulla economia degli apicoltori in tutto il
mondo. Negli Stati Uniti, dove il giro di affari collegato alle api è di 15
miliardi di dollari, le perdite dovute al CCD sono stimate nell'ordine del 29 -
36% all'anno.
Nel 1991 la Bayer ha iniziato a produrre l'imidaclopride, che oggi è
l'insetticida più usato sulle colture agricole e orticole, specialmente il mais,
il girasole e la colza. Ma nel 1999 la Francia ha bandito l'uso
dell'imidaclopride per il trattamento dei semi di girasole, dopo che un terzo
delle sue api erano morte in seguito al suo uso su larga scala. Cinque anni più
tardi, la Francia ne proibiva l'uso anche sui semi di
mais.
La Bayer ha allora iniziato a produrre, come successore
dell'imidaclopride, la clotianidina, che fu introdotta sul mercato statunitense
nel 2003 e in Germania nel 2006. La clotianidina è anch'essa un neonicotinoide
altamente tossico per le api.
Un recente rapporto del Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite
(UNEP) descrive i pesticidi della Bayer, clotianidina e imidaclopride come
pericolosi per molti animali. Lo studio rivela come queste sostanze chimiche
possano potenzialmente causare l'esposizione cronica ad agenti tossici, sia
degli insetti impollinatori, che di altri animali come gatti, pesci, topi,
conigli, uccelli e lombrichi. "Studi di laboratorio hanno dimostrato che tali
sostanze chimiche possono causare perdita di orientamento, danneggiare la
memoria e il metabolismo cerebrale e essere causa di morte", scrive il rapporto
dell'UNEP.
A causa della loro elevata persistenza, i neonicotinoidi possono
rimanere nel terreno per molti anni. In questo modo anche coltivazioni non
trattate, fatte crescere in un campo dove precedentemente sono stati usati i
neonicotinoidi, possono assumere le tossine dal suolo attraverso le loro
radici.
Nel 2008, nella regione del Baden-Wuerttemberg, nella Germania
meridionale, due terzi della popolazione apiaria lungo il fiume Reno, morì a
causa della polvere di clotianidina contenuta in semi di mais trattati, portata
dal vento sui campi vicini durante le operazioni di semina. Le analisi sulle api
mostrarono che il 99% di esse presentava un accumulo di clotianidina. Nello
stesso frangente scomparvero anche farfalle e altri insetti
utili.
I neonicotinoidi vanno fermati con una campagna
aggressiva
Il gruppo di Philipp Mimkes è attivo contro i neonicotinoidi dal 1997,
quando i rischi di queste sostanze erano pressoché sconosciuti al grande
pubblico. MImkes spiega che è giunto il momento di costringere in modo
aggressivo la Bayer a cessare la fabbricazione e la vendita di questi pesticidi
e che la stessa Bayer sia chiamata a rispondere dei danni ambientali causati dai
suoi prodotti.
"La novità più importante è che oggi ci sono migliaia di rapporti,
articoli e studi in tutto il mondo, sulla correlazione tra l'esposizione a
pesticidi come la clotianidina e l'imidaclopride e il massiccio declino delle
api. Gli apicoltori e i gruppi ambientalisti di molti paesi si sono attivati e
hanno fatto pressioni sui loro governi e autorità per proteggere le api",
afferma Mimkes.
Un documento dell' Environment Protection Agency (EPA) (l'Ente
statunitense per la Protezione dell'Ambiente) rivela che l'EPA aveva concesso il
permesso alla Bayer di condurre i suoi studi sui neonicotinoidi, utilizzando la
colza e non il mais. E' una distinzione importante perché la colza è una
coltivazione molto minore confronto al mais. Inoltre, aggiunge il documento, gli
studi vennero condotti su campi troppo piccoli e troppo vicini tra loro e, dal
momento che le api operano in un raggio ampio fino a 10 chilometri, è molto
probabile che le api degli studi operassero al di fuori dei campi dove avveniva
il test.
La prossima sessione del Tribunale Popolare Permanente contro le
multinazionali del settore agro-chimico metterà sotto accusa anche governi e
istituzioni che, in molti casi, hanno operato in collusione con le
multinazionali, in violazione, oltre ad altri diritti dell'uomo, del diritto
alla vita, alla salute e al lavoro.
"Le precedenti sessioni del Tribunale Popolare Permanente, hanno messo
sotto pressione le compagnie giudicate e speriamo quindi che questa sessione
porti slancio alla campagna per fermare la moria di massa delle api", conclude
Philipp Mimkes.
Il Tribunale Popolare Permanente affonda le sue radici storiche
nei Tribunali Popolari sulla guerra in Vietnam e sui dittatori dell'America
Latina. Più recentemente, nell'era della globalizzazione, il Tribunale ha
affrontato e denunciato la politica delle multinazionali, le quali operano al di
sopra delle leggi nazionali e possono impunemente commettere violazioni dei
diritti umani.
La sessione del Tribunale Popolare Permanente sulle
multinazionali del settore agro-chimico, mette per la prima volta nel mirino
Monsanto, Syngenta, Bayer, Dow Chemical, DuPont e BASF, ovvero le sei compagnie
che controllano il sistema alimentare e agricolo mondiale.
vedere anche:
·
Tribunale Popolare Permanente: www.agricorporateaccountability.net/en/page/general/20
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