Uranio, miniera in Tanzania minaccia ecosistema protetto



TANZANIA, “SFRUTTAMENTO URANIO, UNA MINACCIA PER L’AMBIENTE” 

(Agenzia Misna, 9 settembre 2011): “ Lo sfruttamento delle risorse di uranio nel parco del Selous costituisce “una minaccia enorme” per l’omonima riserva naturale, parte di un ecosistema classificato come ‘patrimonio dell’umanità’ dalle associazioni ambientali e dall’Unesco.
A denunciarlo sono una decina di organizzazioni non governative tedesche che hanno depositato una petizione indirizzata al presidente Jakaya Kikwete perché sospenda il progetto che interessa la zona di Selous, nel sud del paese.
“L’estrazione di una sola tonnellata di uranio produce 99 tonnellate di 
rifiuti radioattivi il cui stoccaggio costituisce sempre un rischio per 
l’ambiente circostante” avvertono le ong, rivolgendo un appello al governo 
di Arusha perché abbandoni “senza esitazione” il progetto di sfruttamento.
Estesa su una superficie di oltre cinque milioni di ettari, la riserva del 
Selous possiede una delle faune più diversificate dell’intero continente 
africano, con esemplari di elefanti, rinoceronti neri, ghepardi, giraffe e 
numerose specie di uccelli rari. Un ecosistema, avvertono gli entomologi 
tutt’altro che isolato e collegato ad altre riserve naturali da corridoi 
biologici e corsi d’acqua.
Circa un anno fa, il governo di Arusha aveva annunciato trionfalmente 
l’avvio della produzione in una miniera di uranio nella regione meridionale 
di Ruvuma, la prima del suo genere nel paese, e promesso di trasformare la Tanzania in uno dei maggiori esportatori mondiali di questo minerale. “ 


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