Studio Greenpeace - The Silent Energy (R)evolution - La silenziosa rimonta delle rinnovabili
- Subject: Studio Greenpeace - The Silent Energy (R)evolution - La silenziosa rimonta delle rinnovabili
- From: marco palombo <elbano9 at yahoo.it>
- Date: Sat, 25 Jun 2011 06:09:09 +0100 (BST)
La silenziosa rimonta delle rinnovabili, un report Greenpeace
La rivoluzione delle rinnovabili è già iniziata ed è inarrestabile: lo mostra l'ultimo studio di Greenpeace, "The Silent Energy [R]evolution”, una nuova analisi del mercato mondiale della produzione energetica. Il rapporto dimostra come a partire dagli anni '90 abbia avuto inizio una silenziosa, ma sempre più crescente, rivoluzione energetica.
“La rivoluzione silenziosa delle rinnovabili è già iniziata ed è inarrestabile”. E' questa la bottom line dell'ultimo studio di Greenpeace, "The Silent Energy [R]evolution”, una nuova analisi del mercato mondiale della produzione energetica, pubblicato oggi (vedi allegati). Il rapporto dimostra come a partire dagli anni '90 abbia avuto inizio una silenziosa, ma sempre più crescente, rivoluzione energetica.
La produzione di energia solare ed eolica, nell'ultimo decennio, è cresciuta più rapidamente di qualsiasi altra fonte energetica al punto che oltre un quarto (26%) della nuova potenza installata nello scorso decennio è imputabile alle rinnovabili, mentre il nucleare rappresenta solo un 2% della potenza installata nello stesso periodo.
Quanto successo in quest'ultimo decennio dimostra che oggi i governi possono fare una scelta semplice e chiara: rinunciare a fonti pericolose come il nucleare e il carbone e puntare sulle rinnovabili, non solo per salvare il clima, ma anche per garantire sviluppo e occupazione.
La corsa delle rinnovabili procede a scapito di nucleare e carbone. Mentre il nucleare ha avuto bisogno di 10 anni per installare circa 35.000 MW (2000-2010), l'eolico ha installato una potenza analoga nel solo 2010. Sempre nell'ultimo decennio, gli investimenti sul carbone sono diminuiti ovunque tranne che in Cina, dove però è stata raddoppiata, ogni anno dal 2003, la potenza di eolico. Ciò a dimostrazione del fatto che anche la Cina ha deciso di puntare sulle rinnovabili.
E l'Italia? Dopo la schiacciante vittoria referendaria e la decisione della Germania di uscire dal nucleare e puntare su rinnovabili ed efficienza energetica, ora anche il governo italiano dovrebbe investire nell'energia pulita. Soprattutto se si considera che a partire dal 2004 si è registrato un forte incremento degli investimenti sul gas, mentre nel 2009 e 2010 sono state le rinnovabili a dominare la scena.
I prossimi anni saranno decisivi per un'ulteriore affermazione del settore delle energie pulite. Per questo chiediamo che siano riviste le politiche energetiche attraverso l'introduzione di tariffe modulate per fonte energetica e taglia (feed-in premium tariffs) con accesso prioritario dell'energia rinnovabile alla rete elettrica.
(da comunicato Greenpeace)
Fonte www.qualenergia.it
Sul sito qualenergia in allegato a questa notizia sono riportati la relazione di Greenpeace sullo studio (10 pagine) e una sintesi in italiano (4 pagine).
Su un mio blog www.Energiapalombo.blogspot.com nei prossimi giorni riportero' una mia sintesi e commenti.
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