Grazie, Silvia. Ottima informazione.
Ciao, Franco
----------------------------------------- Franco BORGHI Via
Frescobaldi 13 - 44042 CENTO Tel.051.6836715 -Fax
051.18895462 Cell.348.3802633 Skype: consultfb Reply to: xenos at iii.it
----- Original Message -----
Sent: Thursday, May 19, 2011 5:35
PM
Subject: R: Re: [ecologia] Canapa, pianta
disinquinante, fonte alimentare e tessile e per la produzione di biomassa..
insomma un toccasana per la natura e per l'uomo!
Ciao
a tutti,
in
italia è vietata la commercializzazioni di prodotti a base di stevia, non la
sua coltivazione.
Ho
ne ho una pianta che ho acquistato da una azienda della provincia di padova http://www.aromatichedelbosco.it/vendita.php?npag=8
Tra
poco sarà abbastanaza grande da iniziare ad utilizzarla.
ciao
Silvia
----Messaggio originale---- Da:
scienza.marcia at katamail.com Data: 19/05/2011 16.26 A:
<ecologia at peacelink.it> Ogg: Re: [ecologia] Canapa, pianta
disinquinante, fonte alimentare e tessile e per la produzione di biomassa..
insomma un toccasana per la natura e per l'uomo!
sì l’aspartame è tossico ed è in circolazione perché il signor Rumsfeld
che qualcuno di noi più anziani ricorderà implicato nella guerra del golfo
del 1991 ha fatto carte false per farlo approvare dalla FDA
l’esercito che vuole avvelenarci, come al solito
PEr chi fosse interessato video documentario sull’aspartame
storia dell’aspartame e altre info su questa storia infame di
avvelenamento
Sent: Thursday, May 19, 2011 4:04 PM
Subject: Re: [ecologia] Canapa, pianta disinquinante, fonte
alimentare e tessile e per la produzione di biomassa.. insomma un toccasana
per la natura e per l'uomo!
Cara Caterina,
molto interessante l' articolo sulla canapa che, tra
l' altro, mi riporta ai tempi della mia fanciullezza, quando giocavo a
nascondino in mezzo ai cumuli di canapa !
Vorrei segnalarti un' altra pianta, modesta, ma
MOLTO interessante: la STEVIA, che è un dolcificante naturale molto più
efficace dello zucchero e assolutamente innocua. Ma ne viene proibita la
coltivazione per proteggere il business dei produttori di dolcificanti.
Vedere su internet un' abbondante documentazione.
L' Istituto Ramazzini di Bentivoglio (BO) ha
certificato che l' aspartame è cancerogeno, dopo 10 anni di sperimentazioni,
ma non succede nulla e si continua così, mentre con la stevia si
risolverebbe il problema della dolcificazione per i diabetici.
Spero che tu possa trattare questo
argomento.
Io sto cercando le piantine di Stevia ma è
difficilissimo trovarle. Tu ne sai qualcosa ?
Saluti, Franco
----------------------------------------- Franco BORGHI
Via Frescobaldi 13 - 44042 CENTO Tel.051.6836715 -Fax
051.18895462 Cell.348.3802633 Skype: consultfb Reply to: xenos at iii.it
----- Original
Message -----
Sent:
Thursday, May 19, 2011 1:48 PM
Subject:
[ecologia] Canapa, pianta disinquinante, fonte alimentare e tessile e per
la produzione di biomassa.. insomma un toccasana per la natura e per
l'uomo!
Canapa, pianta disinquinante, fonte
alimentare e tessile e per la produzione di biomassa.. insomma un
toccasana per la natura e per l'uomo!
Ufficialmente non risulta, ma negli accordi fra "vincitori" ed
Italia, alla fine della seconda guerra mondiale, l'Italia fu obbligata
ad interrompere la produzione di canapa (le sementi furono cedute alla
Francia o distrutte), con la scusa "dichiarata" di attuare il
proibizionismo contro le droghe. Ma non risulta nel trattato di pace e
non poteva essere espressa in quei termini… Avvenne “di fatto” -in
seguito alla visita di Alcide De Gasperi negli Usa ed all’entrata
dell’Italia nella Nato- che il governo italiano all’inizio degli anni
’50 proibisse la coltivazione. Altro particolare che fa riflettere è la
contemporanea invenzione delle fibre sintetiche (ricavate dal petrolio)
che avvenne in quel periodo e che poteva affermarsi solo con
l’eliminazione della canapa. Oltre al fatto che i petrolieri USA erano
totalmente contrari al possibile uso combustibile di questa pianta
miracolosa. Ovviamente la cosa fu ordita in forma mascherata, alla base
(ufficiosamente) c’era la pressione politica americana, in chiave
proibizionista, contraria alla produzione di elementi vegetali che
potessero avere usi narcotici.
In effetti c'è da considerare che
la canapa in se stessa è una sola pianta, non vi sono differenze
sostanziali fra le piante denominate: sativa, marijuana, ganja,
cannabis, etc. La specie è unica e si feconda tranquillamente con
qualsiasi consimile di qualsiasi provenienza… La sola differenza sta
nella selezione che viene fatta: o in funzione della produzione di fibra
tessile o alimentare o in funzione della produzione di
cannabinolo.
Il luogo di coltivazione ovviamente a tali fini è
importante, più si scende verso l’equatore e maggiore è la quantità di
cannabinolo mentre molto minore è nelle zone temperate e fredde. Dal
punto di vista del cannabinolo faccio un esempio con gli zuccheri
presenti nei grappoli della vite. In Sicilia, Grecia, etc. si produce
vino a forte tasso alcolico mentre in Germania, Inghilterra, etc. a
malapena si raggiungono i 6/7 gradi, tant’è che in passato la Guerra dei
Cent’anni fra Inghilterra e Francia in realtà nascondeva la volontà di
accaparrarsi le piane della Bretagna e del Midì in cui si produceva buon
vino, che era molto ricercato in Inghilterra… soprattutto da nobili e
dalla “corona”, mentre il volgo si accontentava della birra…. Questo,
ritornando alla canapa, spiega anche come mai in Germania ci sono forti
aiuti per la coltivazione della canapa invece in Italia sono quasi
assenti.
Ad esempio nella Tuscia, ritornando al periodo
pre-bellico, esistevano paesi che specificatamente vivevano di questa
coltivazione (vedi Canepina..), Calcata era uno di questi, i contadini
chiamavano la canapa il “tabacco dei poveri” (sino a vent’anni fa in
Africa essa veniva chiamata “tabac africaine”). Ovviamente veniva usata
anche per fumigagioni oltre che per farci lenzuola, braghe e corde, allo
stesso modo in cui si faceva con il tasso barbasso o la vitalba…. anche
per ragioni salutistiche e curative (il sistema medicinale europeo era
basato sull'uso della canapa come additivo fisso). Dalla fine della
guerra, quando subentrò la proibizione della coltivazione, tutte le
sementi furono bruciate. Questa è storia, sia pur travestita e
manipolata…. ed oscurata (tante di queste notizie mica sono riprese
negli annali.. sono tramandate a voce e basta).
Oggi la canapa
potrebbe sostituire non solo le fibre sintetiche ma addirittura essere
una valente fonte alimentare, energetica e di disinquinamento
ecologico, soprattutto per rivitalizzare i campi sfibrati e
desertificati dalla coltivazione intensiva del tabacco (questa sì che è
una vera droga e nociva al massimo) o da altre coltivazioni intensive,
infatti non è un mistero che la canapa (come l’ortica) è capace di
riequilibrare le qualità organolettiche dei terreni.
Durante il
prossimo incontro annuale della Rete Bioregionale Italiana che si terrà
a Ospitaletto di Marano (Modena, dal 18 al 19 giugno 2011, è prevista
una discussione sull'alimentazione naturale.. Ovviamente non potremo
tralasciare il discorso sulla canapa... Siete invitati a
partecipare: (vedere programma su: http://altracalcata-altromondo.blogspot.com/2011/05/17-incontro-annuale-della-rete.html)
Paolo D’Arpini Referente P.R. Rete Bioregionale
Italiana http://retebioregionale.ilcannocchiale.it/..........
Lettere ricevute sullo stesso
tema:
Nella provincia di Caserta, prima che la coltivazione della
canapa venisse vietata, si producevano i migliori semi al mondo oltre
che ad un’apprezzabile produzione. Ora che l’Unione Europea non finanzia
più la coltivazione del tabacco e sostiene, invece, la reintroduzione
della canapa, mi sembra interessante inquadrare, sul piano storico tutta
la vicenda. Per cui sarei molto grato a Paolo D’Arpini se mi aiutasse in
questa ricerca. Ringrazio per l’attenzione. Dr. agronomo Giuseppe
Messina – Caserta
.......
La canapa è una risorsa naturale
fondamentale per i quattro bisogni principali dell'umanità: cibo,
carburante, fibra e medicine. E' una delle piante più produttive in
massa vegetale di tutta la zona temperata: una coltivazione della durata
di tre mesi e mezzo produce una biomassa quattro volte maggiore di
quella prodotta dalla stessa superficie di bosco in un anno. La canapa è
stata, tra le specie coltivate, una delle poche conosciute fin
dall'antichità sia in Oriente che in Occidente. ... (http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=4196) Danilo Perolio
|