Produzione
energetica da fonti pulite e rinnovabili..? Va bene...
ma non con metodi che incentivano il meccanismo
consumista ed industriale...
Ancora una
volta debbo ritornare sul tema della produzione
energetica pulita. Mi spiace doverlo fare perché
stavolta debbo partire lancia in resta contro “le
finte produzioni energetiche pulite”. In questo
momento d'attesa sclerotica del picco del petrolio
l'opzione nucleare viene spacciata come una soluzione
praticabile ed intanto il sistema industriale e
tecnologico spinge contemporaneamente verso processi
“alternativi” che soddisfano invece l'esigenza della
continua “crescita”...
Ad esempio negli ultimi giorni son
tornato spesso sull'argomento dell'impianto a colza di
Monterosi (Viterbo) su cui ho ricevuto vari commenti.
Sergio Baffoni, di Ecologia Peacelink, dice:
“Bruciatore ad olio di colza di Monterosi...? Il
problema aggiuntivo è che dato che l'olio di colza non
ha una resa altissima, a meno di non alimentare la
centrale con forti sovvenzioni per sostenere qualche
lobby agricola, sarà necessario passare all'olio di
palma. Con tutte le conseguenze per la deforestazione,
le violazioni dei diritti delle comunità locali e
soprattutto il danno al clima (conversione delle
torbiere in piantagioni e rilascio di massicce
quantità di CO2 in atmosfera)”
Insomma la
centrale ad olio di colza di Monterosi è un fulgido
esempio di come l'industria pesante e la finanza
continuino ad occupare ogni ambito di produzione
energetica, anche quello delle rinnovabili. Vedasi il
fiorire di mega torri eoliche nelle nostre campagne o
la copertura di migliaia di ettari coltivabili con
neri pannelli solari.
Infatti
bisogna smetterla -afferma il prof. Benito Castorina-
di identificare le rinnovabili col fotovoltaico che
sta invadendo le campagne con milioni di mc. di
cemento armato, acciaio, silicio, per la produzione
dei quali bisogna bruciare quantità enormi di
petrolio, scavare gli inerti dalle montagne, inquinare
l’aria e surriscaldarla per un beneficio illusorio se
consideriamo che su un metro quadro di superficie il
sole scarica più di un kw di energia che viene
totalmente utilizzata dalle piante, cosa che i
pannelli solari si sognano...”
“Poi va
considerato il costo dello smaltimento successivo di
questi impianti solari a terra... - conclude
Castorina- domani sarà un problema demolire e buttare
in discarica questi pannelli per ripristinare i campi
di grano e le vigne e gli aranceti che oggi sono fatti
abbandonare perché non rendono al contadino quanto un
impianto fotovoltaico (grazie agli sproporzionati
incentivi)”
L'Italia
paga milioni di euro per l’inquinamento da gas serra
ed è importante riuscire a spostare l'attenzione sulle
fonti rinnovabili veramente pulite ed accessibili,
come potrebbe essere la produzione energetica da
biomassa.. ma non quella con combustibili liquidi,
come la colza o l'olio di palma, che richiedono una
lavorazione industriale e una produzione agricola
intensiva e inquinante. La biomassa è preferibile da
colture dedicate che abbiano anche usi collaterali e
non il solo scopo di produrre combustibile.
Una biomassa
che produca energia, etanolo biodiesel, biogas,
syngas, carta, polimeri, mobili, medicine e chi più ne
ha più ne metta, compreso l’eliminazione dei rifiuti,
riciclaggio e tutte le cose che hanno senso per una
fase transitoria nell'era del dopo petrolio.
Anche
European Consumers è tornata sull'argomento della
centrale termoelettrica di Monterosi: “Il 7 aprile
2011 è stata inviata , una raccomandata RR. -
Interrogazione - indirizzata al sindaco di Monterosi
ed al presidente della Provincia di Viterbo - Afferma
l'avv. Vittorio Marinelli, presidente
dell'associazione - Questo passo a favore dei
consumatori ed a tutela dell'ambiente non deve essere
interpretato come una negazione a produrre energia
elettrica da fonti alternative.. Anzi è proprio negli
intendimenti di European Consumers dedicare la massima
attenzione alle fonti rinnovabili (vedi le diverse
azioni sulla Free Energy: http://www.google.com/search?client=gmail&rls=gm&q=european%20consumers%20free%20energy).
E' perciò
assolutamente necessario che la produzione energetica
non sia una scusa per continuare ad utilizzare metodi
che vanno a nocumento dell'ambiente e della salute.
Decrescere, decrescere e prendere coscienza della
comune appartenenza all'evento vita... E per
concludere.. una domanda: “Dove andranno a finire quei
milioni di ettolitri di acqua super radioattiva
riversati in mare a Fukushima...?”
Paolo
D'Arpini
Referente
P.R. Rete Bioregionale Italiana
Presidente
Circolo vegetariano VV.TT.
Via Mazzini,
27 - Treia (Macerata)
Tel.
0733/216293
…........
Altri
articoli:
http://www.circolovegetarianocalcata.it/?s=energia+rinnovabile