Riporto questo articolo di un blogger, Paolo De Gregorio, perche' mi e'
piaciuto molto il titolo che penso possa essere utilizzato anche in altre
situazioni. Mi sembra giusto pero' proponendo questo slogan, che non e' detto
debba piacere ad altri come e' piaciuto a me, citare anche chi l' ha proposto
e il pezzo di cui e' il titolo.
- Se il 12 giugno andiamo al mare, affoghiamo
-
di Paolo De Gregorio, 29 marzo 2011
Ci
avviamo verso una fase elettorale e forse è utile ricordare che vince le
elezioni chi ha la capacità, i soldi, i mezzi di informazione, per convincere
una parte delle classi subalterne (salariati, stipendiati, disoccupati,
casalinghe, precari, pensionati) a votare contro i propri interessi, aiutato
in modo decisivo dalla struttura operativa della Chiesa, che ha sempre spinto
i credenti a votare per la destra.
Ma perché chiamiamo democrazia
(potere del popolo) un sistema capitalista che concentra nelle sue mani i
poteri decisivi: dalle decisioni di chi assumere nell’apparato produttivo, al
potere di licenziare, al potere di decidere quali merci produrre e
distribuire, al potere di usare i propri apparati mediatici per imporre mode e
consumi, a cui va aggiunto il potere delle mafie, che in Sicilia riescono a
far vincere le destre in ogni provincia?
A questi “poteri forti”,
a cui si aggiungono le varie massonerie e i servizi deviati sempre operanti
nella nostra Repubblica, si contrappone il NULLA nelle sembianze di una
opposizione divisa, senza identità, che ha perduto il rapporto con il
territorio e con quel proletariato profondo, abbandonato e preda ormai dei
preti e del lavaggio del cervello delle Tv commerciali.
Sarebbe
saggio ricordare che gli operai al Nord hanno votato Lega,i quartieri popolari
di Roma sono tutti per la destra, al Sud comandano le mafie che fanno votare
PDL.
La RAI, che sulla carta doveva essere “pubblico servizio” e
quindi contrappeso antagonista allo strapotere capitalista, è finita
miserabilmente per due terzi in mano agli uomini del Caimano ed è l’ufficio di
collocamento dei parenti della Casta politica.
L’opposizione politica
ha il maggior rappresentante nel PD, partito interclassista di Centro, diviso
in correnti, erede della Democrazia Cristiana, che non mette in discussione il
capitalismo, né il ruolo del Vaticano, né la proprietà privata monopolista dei
mezzi di informazione, né le guerre imperialiste al seguito degli USA e della
Nato.
Nell’ipotesi di un cambio di governo le cose resterebbero
pressoché uguali, se si esclude la questione giustizia, che oggi è attaccata
solo perché B. vuole evitare la galera.
L’unica speranza è quella di
vedere una forte partecipazione ai referendum e da quella vittoria ripartire
con l’obiettivo principale di distruggere il tripolio RAI-Mediaset-Murdoch,
con la regola tassativa che nessun soggetto può possedere più di una rete e,
nel caso della RAI, il Presidente, con tutti i poteri, deve essere eletto dai
cittadini che pagano il canone, in regolari elezioni da abbinare a quelle
politiche o amministrative.
Paolo De Gregorio