Qualenergia - Nubi sul futuro delle rinnovabili
- Subject: Qualenergia - Nubi sul futuro delle rinnovabili
- From: marco palombo <elbano9 at yahoo.it>
- Date: Wed, 2 Jun 2010 08:23:33 +0000 (GMT)
Il Gestore dei Servizi Energetici non sarà più obbligato a riacquistare i certificati verdi
in eccesso rispetto agli obblighi dei produttori. L’articolo 45
contenuto nella manovra finanziaria (decreto legge 78/10) del governo è
stato confermato nonostante le critiche e i timori di tutte le associazioni ambientaliste e di settore dello scorso venerdì.
La
misura 45 afferma che: “L’articolo 2, comma 149, della Legge n. 244 del
24 dicembre 2007 e l’art. 15, comma 1, del decreto del Ministero dello
Sviluppo Economico del 18 dicembre 2008 sono soppressi”.
In
base alle norme soppresse il GSE era tenuto a ritirare, in un certo
anno, i certificati verdi che eccedevano gli obblighi dell'anno
precedente di ogni soggetto obbligato (il prezzo corrisposto era pari
al prezzo medio riconosciuto ai CV nell'anno precedente e registrato
dal Gestore dei Mercati Energetici).
Questa misura mirava a mantenere l'equilibrio nel mercato dei certificati verdi
in caso di eccesso di offerta. Se un soggetto obbligato otteneva più
certificati di quelli che gli necessitavano in quell'anno, poteva
utilizzarli per gli obiettivi degli anni successivi oppure venderli sul
mercato. Ma poiché il prezzo di mercato dei CV negli ultimi anni
tendeva a scendere, queste vendite future potevano destabilizzare il
mercato. Con la Finanziaria 2008 si decise allora che il GSE avrebbe
ritirato i CV l'anno successivo ad un prezzo certo.
Questa nuova modifica del sistema incentivante sembra inspiegabile perché in contrasto con l’obiettivo dell’Italia di raggiungere il 17% di energia rinnovabili al 2020
sui consumi finali di energia e giunge a pochissime settimane dalla
presentazione alla Commissione Europea del Piano di Azione Nazionale
sulle rinnovabili in cui andranno delineati gli strumenti e le misure
idonee a raggiungere questo target.
Questo provvedimento
improvviso, che cambia in corsa il quadro legislativo, potrebbe essere
un colpo durissimo per tutto il settore, senza che peraltro ciò vada ad
incidere sulle entrate dello Stato, ma come sappiamo solo sulle
bollette elettriche.
Si mettono così a rischio gli investimenti già effettuati e quelli futuri,
e anche molti posti di lavori (25.000 lavoratori sono operativi nel
solo eolico) in uno dei pochi comparti che ha retto la crisi. Secondo
alcuni osservatori questa norma è stata voluta anche da settori della Lega e da alcune parti della Confindustria, senza che gli uffici tecnici del Ministero dello Sviluppo Economico venissero minimamente consultati.
Alcuni esponenti dell'opposizione, come Francesco Ferrante del Pd, ritengono che "questa norma del Governo non trova altra spiegazione se non quella dell’abbandono delle fonti rinnovabili, forse per inseguire la chimera nucleare".
a cura della redazione di Qualenergia.it
1 giugno 2010
Ricordo che devono essere ancora ufficializzati gli incentivi per gli impianti fotovoltaici per il 2011. Gli incentivi attuali sono validi fino al 31 dicembre 2010. Di fatto molte attivita' commerciali e investimenti sono fermi in attesa di certezze.
marco
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