(AGI) - Londra, 11 gen. – L’«influenza A», le cui conseguenze
per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in
realtà era una «falsa pandemia» orchestrata dalle case
farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del
vaccino: l'accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente
tedesco della commissione Sanità del Consiglio d'Europa.
Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie
farmaceutiche di aver influenzato la decisione
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità di dichiarare la
pandemia.
Pesante il j'accuse di Wodarg, ex membro dell'Spd, medico
ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco
hanno accumulato «enormi guadagni» senza alcun rischio
finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i
magri bilanci sanitari spendendo milioni nell'acquisto di
vaccini contro un'infezione che in realtà era poco aggressiva.
Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio
d'Europa che chiede un'inchiesta sul ruolo delle case
farmaceutiche; e sulla questione il Consiglio d'Europa terrà
un dibattito a fine mese. La denuncia, riportata con grande
evidenza dal Daily Mail, arriva qualche giorno dopo quella
secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di
sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate
all'apice della crisi.
Il Mail ricorda che, in Gran Bretagna il ministero della
salute aveva previsto 65.000 decessi, creato una linea-verde e
un sito web per dare consigli, sospeso la regola che vieta di
vendere anti-virali senza prescrizione medica; furono allertati
gli obitori e persino l'esercito, che doveva essere pronto a
entrare in campo qualora si fossero verificati tumulti tra la
popolazione a caccia dei farmaci. Secondo Wodarg, il caso
dell'influenza suina è stato «uno dei più grandi scandali
sanitari» del secolo. Le maggiori aziende farmaceutiche,
secondo Wodarg, sono riuscite a piazzare «i propri uomini»
negli «ingranaggi» dell'Oms e di altre influenti
organizzazioni; e in tal modo potrebbero aver persino convinto
l'organizzazione Onu ad ammorbidire la definizione di pandemia,
il che poi portò, nel giugno scorso, alla dichiarazione di
pandemia in tutto il mondo. «Per promuovere i loro farmaci
brevettati e i vaccini contro l'influenza, le case
farmaceutiche hanno influenzato scienziati e organismi
ufficiali, competenti in materia sanitaria, e così allarmato i
governi di tutto il mondo: li hanno spinti a sperperare le
ristrette risorse finanziari per strategie di vaccinazione
inefficaci e hanno esposto inutilmente milioni di persone al
rischio di effetti collaterali sconosciuti per vaccini non
sufficientemente testati». Wodarg non fa alcun nome esplicito
di persona in conflitto di interessi; ma lo scorso anno il
Daily Mail aveva rivelato che Sir Roy Anderson, uno scienziato
consulente del governo britannico sull'influenza suina, fa
parte del consiglio d'amministrazione della GlaxoSmithKline.
L'azienda farmaceutia, che produce antinfluenzali e vaccini, ha
immediatamente replicato alle accuse, definendole «sbagliate e
infondate». (AGI)
Bia
111213 GEN 10
NNN